Processo Banca Popolare di Bari, ammesse 2.700 parti civili
Oltre a circa mille soci anche il Comune e la Regione Puglia
martedì 13 luglio 2021
15.59
Importante giornata oggi per i soci della Banca Popolare di Bari. Il Tribunale Penale di Bari stamane, durante l'udienza presso la Fiera del Levante, relativa al procedimento penale in corso contro gli ex vertici della Banca Popolare, ha accolto la costituzione di parte civile proposta da un migliaio di soci. E rigettato tutte le eccezioni avanzate dalle difese degli imputati.
Sono stati esclusi soltanto gli azionisti che hanno accettato l'accordo transattivo proposto dalla BPB e una serie di soggetti (sindacati, associazioni consumatori, etc) ritenuti non danneggiati direttamente dal default finanziario occorso alla Banca. In totale sono circa 2.700 le parti civili ammesse, tra cui, oltre agli azionisti, anche Regione Puglia, Comune di Bari, Codacons, Unione nazionale consumatori e Federconsumatori.
Di estrema importanza, inoltre, la non ammissione come parte civile della (nuova) Banca Popolare di Bari e l'ammissione, invece, quale responsabile civile della medesima (nuova) BPB, che comporterá nel caso di condanna degli ex amministratori, la possibilitá di ottenere il ristoro dei danni subiti anche e direttamente dalla Banca.
«Siamo soddisfatti del risultato ottenuto che consentirà a tanti nostri iscritti soci di BPB, che hanno ritenuto di costituirsi parte civile, di poter far valere le loro giuste pretese e un ristoro dei risparmi oggi azzerati - afferma il direttivo di AssoAzionistiBPB (associazione dei soci della Banca Popolare di Bari) che inoltre auspica - che l'Istituto barese, oggi pubblico, voglia proporre a breve un serio e congruo accordo transattivo che ristori effettivamente tutti i soci dei danni subiti, senza costringerli a ingolfare i tribunali penali e civili con defatiganti processi che comunque chiediamo possano concludersi prima del decorso della prescrizione».
Sono stati esclusi soltanto gli azionisti che hanno accettato l'accordo transattivo proposto dalla BPB e una serie di soggetti (sindacati, associazioni consumatori, etc) ritenuti non danneggiati direttamente dal default finanziario occorso alla Banca. In totale sono circa 2.700 le parti civili ammesse, tra cui, oltre agli azionisti, anche Regione Puglia, Comune di Bari, Codacons, Unione nazionale consumatori e Federconsumatori.
Di estrema importanza, inoltre, la non ammissione come parte civile della (nuova) Banca Popolare di Bari e l'ammissione, invece, quale responsabile civile della medesima (nuova) BPB, che comporterá nel caso di condanna degli ex amministratori, la possibilitá di ottenere il ristoro dei danni subiti anche e direttamente dalla Banca.
«Siamo soddisfatti del risultato ottenuto che consentirà a tanti nostri iscritti soci di BPB, che hanno ritenuto di costituirsi parte civile, di poter far valere le loro giuste pretese e un ristoro dei risparmi oggi azzerati - afferma il direttivo di AssoAzionistiBPB (associazione dei soci della Banca Popolare di Bari) che inoltre auspica - che l'Istituto barese, oggi pubblico, voglia proporre a breve un serio e congruo accordo transattivo che ristori effettivamente tutti i soci dei danni subiti, senza costringerli a ingolfare i tribunali penali e civili con defatiganti processi che comunque chiediamo possano concludersi prima del decorso della prescrizione».