Progetto "Iperdurum", ecco il pane proteico realizzato dai ricercatori dell'Università di Bari

Il nuovo prodotto sarà presentato e degustato ad Altamura dal 16 al 18 settembre prossimi

mercoledì 14 settembre 2022 11.29
Sarà presentato e degustato nell'ambito della tre giorni di "Murgia a morsi – Sagra della pecora", ad Altamura dal 16 al 18 settembre, il pane super-proteico prodotto nell'ambito di Iperdurum, progetto incentrato sulla "Filiera frumento duro: innovazione varietale, qualità e tracciabilità delle produzioni pugliesi".

Progetto Iperdurum nasce dalla ricerca condotta dall'Università degli Studi di Bari per una cerealicoltura pugliese più sostenibile. È iniziato negli scorsi mesi con un'attività di concertazione dal basso, coadiuvata dalla Vueffe Consulting, ed è proseguito attraverso la realizzazione di workshop tematici su tutto il territorio pugliese, da cui sono emersi i fabbisogni delle aziende agricole e di quelle di trasformazione. Capofila del progetto è l'azienda Coop La Piramide, referente scientifico la professoressa Agata Gadaleta docente di genetica vegetale nel dipartimento di Scienze agro ambientali e territoriali dell'Università degli studi di Bari Aldo Moro, e tra i partner, c'è la Cia - Agricoltori italiani di Puglia.

Il super pane


Durante "Murgia a morsi – Sagra della Pecora", a partire da venerdì 16 settembre alle ore 18 negli spazi del monastero del soccorso ad Altamura, nello stand dedicato a Iperdurum sarà l'azienda PanBiscò (bisco.it), partner del progetto, a presentare il pane realizzato sperimentalmente con quattro diverse qualità di grani autoctoni: "Maciste", "Saragolla", "Marco Aurelio" e "Iride".

I visitatori della manifestazione potranno degustare il pane prodotto nell'ambito del progetto di ricerca. A loro, inoltre, sarà consegnato un consumer test per esprimere una valutazione di ciò che hanno assaporato. «Il pane prodotto con i grani autoctoni ha un contenuto proteico superiore alla media - spiega Luigi Picerno, titolare dell'azienda Biscò di Altamura. Ha valori nutritivi di assoluto rilievo, un sapore e un profumo intensi, ed è caratterizzato inoltre da un'ottima capacità di conservazione delle sue migliori proprietà per almeno otto giorni dal momento in cui è stato sfornato».

La ricerca


"Iperdurum" è un progetto di ricerca finanziato con i fondi del PSR PUGLIA 2014/2020, Misura 16 – Cooperazione – Sottomisura 16.2 "Sostegno a progetti pilota e allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie". Con un grano e una semola più proteici, anche la pasta e il pane prodotti nell'ambito di Iperdurum possiedono valori energetici e nutrizionali maggiori. Questo significa che per il fabbisogno nutritivo-alimentare, quantità più moderate di pane e di pasta saranno sufficienti a garantire lo stesso apporto nutritivo assicurato oggi da fette e porzioni più grandi. Una vera e propria 'rivoluzione' in campo agricolo e agroalimentare nel segno della salubrità degli stili di vita alimentari, della sostenibilità e redditività per le aziende del comparto alimentare.

Pasta e pane 100% grano pugliese

Iperdurum interessa tutta la Puglia, con riguardo particolare all'area di Altamura e a quella di Foggia, vale a dire le zone con più forte vocazione alla produzioni di grano duro, pasta e pane. Tra gli obiettivi di Iperurum, infatti, c'è soprattutto la valorizzazione dell'intera filiera delle spighe dorate pugliesi. Cia -a gricoltori italiani, assieme alle sue aziende associate, è uno dei partner principali di Iperdurum.

Il convegno


Di Iperdurum si discuterà sabato 17 settembre, dalle ore 18.30, nel corso del convegno che si terrà durante "Murgia a morsi" incentrato su "Cibo e territorio nella transizione ecologica". Sarà Agata Gadaleta, dell'Università di Bari, a relazionare proprio su Iperdurum. La mission di Iperdurum è quella di soddisfare il bisogno di innovazione varietale per coltivazioni di frumento duro, strumento indispensabile per offrire produzioni ad elevato valore aggiunto, assicurare la salubrità del prodotto e prevenire il rischio dello sviluppo di micotossine. È volto, quindi, alla valutazione di varietà di frumento duro nuove e tradizionali da impiegare nella trasformazione per la produzione di pane e pasta top di gamma.