Pronto soccorso di Bari al collasso, Usppi scrive al prefetto
Pronti ad una manifestazione di protesta dei medici del Di Venere e del San Paolo
domenica 18 settembre 2022
16.09
Gravissima carenza di personale medico dei pronto soccorso Di Venere e San Paolo, con conseguente difficoltà e rischio, per l'assistenza in emergenza e urgenza sino al rischio di collasso del sistema.
Questa la denuncia fatta dall'USPPI, Unione Sindacati Professionisti Pubblico Privato Impiego, che ha scritto per questo motivo al prefetto di Bari, al presidente Emiliano, all'assessore Palese, al direttore generale Antonio Sanguedolce della Asl di Bari.
«Le carenze - sottolineano - sono determinate dalla mancata programmazione ed attuazione tempestiva degli arruolamenti necessari rispetto alle necessità conosciute dei pronto soccorso dei due Ospedali Di Venere e San Paolo della ASL/BA. In sostanza, dalla incapacità gestionale e dal disinteresse burocratico alla emergenza edurgenza. Da troppo mesi sono sotto organico, e non riescono a coprire i turni già massacranti».
«Così come non viene attuato - aggiungono - per ragioni incomprensibili ma evidentemente non estranee all'interesse di qualche gestore del sistema, il programma di trasformazione dei pronto soccorso e di attivazione dei punti di primo intervento, che dovrebbe anche esso contribuire a dare certezza al sistema dell'emergenza. Criticità estrema anche nel 118 dove oramai emergono quotidianamente le inefficienze e le contraddizioni di una gestione del 118 – gestione Policlinico e gestione Asl/Ba. Un 118 con due teste è inaccettabile, mette in pericolo la sicurezza degli operatori e la funzione stessa del sistema, comunque molto oneroso per i contribuenti».
«La situazione appare gravissima - concludono - direttamente portatrice di rischio grave per gli utenti e i pazienti gravi che si rivolgono al 118 e ai pronto soccorso di questa ASL BA, così come per gli operatori dell'emergenza costretti ad operare in situazione di grave carenza e difficoltà. Il sindacato autonomo Usppi Puglia chiede al direttore generale Sanguedolce, un immediato intervento per correggere le suddette gravi situazioni di rischio per la salute dei cittadini e per garantir almeno la assistenza in emergenza e urgenza ai pazienti che per necessità grave si rivolgono al 118 ed ai pronto soccorso di questa ASL BA. In caso di ulteriore inerzia o ritardo l'Usppi sarà costretta a denunciare direttamente la situazione alle competenti autorità di governo e giudiziarie. Non è esclusa la possibilità che venga effettuata una manifestazione di protesta dei medici dei pronto soccorso Di Venere e San Paolo di Bari, nei prossimi giorni, dinanzi alla direzione generale Asl/Bari, per poi sportarsi presso la presidenza della giunta regionale».
Questa la denuncia fatta dall'USPPI, Unione Sindacati Professionisti Pubblico Privato Impiego, che ha scritto per questo motivo al prefetto di Bari, al presidente Emiliano, all'assessore Palese, al direttore generale Antonio Sanguedolce della Asl di Bari.
«Le carenze - sottolineano - sono determinate dalla mancata programmazione ed attuazione tempestiva degli arruolamenti necessari rispetto alle necessità conosciute dei pronto soccorso dei due Ospedali Di Venere e San Paolo della ASL/BA. In sostanza, dalla incapacità gestionale e dal disinteresse burocratico alla emergenza edurgenza. Da troppo mesi sono sotto organico, e non riescono a coprire i turni già massacranti».
«Così come non viene attuato - aggiungono - per ragioni incomprensibili ma evidentemente non estranee all'interesse di qualche gestore del sistema, il programma di trasformazione dei pronto soccorso e di attivazione dei punti di primo intervento, che dovrebbe anche esso contribuire a dare certezza al sistema dell'emergenza. Criticità estrema anche nel 118 dove oramai emergono quotidianamente le inefficienze e le contraddizioni di una gestione del 118 – gestione Policlinico e gestione Asl/Ba. Un 118 con due teste è inaccettabile, mette in pericolo la sicurezza degli operatori e la funzione stessa del sistema, comunque molto oneroso per i contribuenti».
«La situazione appare gravissima - concludono - direttamente portatrice di rischio grave per gli utenti e i pazienti gravi che si rivolgono al 118 e ai pronto soccorso di questa ASL BA, così come per gli operatori dell'emergenza costretti ad operare in situazione di grave carenza e difficoltà. Il sindacato autonomo Usppi Puglia chiede al direttore generale Sanguedolce, un immediato intervento per correggere le suddette gravi situazioni di rischio per la salute dei cittadini e per garantir almeno la assistenza in emergenza e urgenza ai pazienti che per necessità grave si rivolgono al 118 ed ai pronto soccorso di questa ASL BA. In caso di ulteriore inerzia o ritardo l'Usppi sarà costretta a denunciare direttamente la situazione alle competenti autorità di governo e giudiziarie. Non è esclusa la possibilità che venga effettuata una manifestazione di protesta dei medici dei pronto soccorso Di Venere e San Paolo di Bari, nei prossimi giorni, dinanzi alla direzione generale Asl/Bari, per poi sportarsi presso la presidenza della giunta regionale».