Protesta degli ex dipendenti Iperblu: «Ridateci il nostro lavoro»
Ieri mattina in sit-in all'interno del centro commerciale, ecco le richieste dei sindacati
giovedì 6 giugno 2024
9.58
«Ridateci il nostro lavoro». Poche e semplici parole quelle dei 58 ex dipendenti dell'ipermercato all'interno del centro commerciale Bariblu, alle porte di Bari, rimasti senza lavoro da quando l'attività è stata chiusa, e soprattutto senza un futuro in quanto al momento non è dato sapere se qualcuno subentrerà per riaprire i locali e se quel qualcuno sarà disposto a riassorbire la forza lavoro.
Ieri mattina, gli ormai ex dipendenti, hanno protestato all'interno del centro commerciale. Con loro bandiere dei sindacati e cartelli con scritto: "Pretendiamo rispetto, non disprezzo", "La professionalità ultradecennale va riconosciuta non gettata", "L'anzianità di lavoro non è una colpa, ma un diritto" e anche "A voi gli investimenti e a noi i licenziamenti".
La situazione è difficile, ma i sindacati non mollano e sono al fianco dei lavoratori: «Proseguiremo con la nostra protesta nei confronti di Blu Apulia, proprietaria del centro commerciale che rifiuta di garantire soluzione alla vertenza occupazionale - sottolinea Marco Dell'Anna di Uiltucs -. Iperblu deve restituire il ramo di azienda con il personale a Blu Apulia la quale deve obbligarsi a trasferire il medesimo personale all'operatore economico che subentrerà nelle superfici oggi sfitte. Non siamo disponibili ad ascoltare altre ipotesi».
«Proseguiremo il confronto in comitato Sepac, ma non fermeremo le iniziative di mobilitazione - conclude Dell'Anna -. Continuiamo a chiedere alla Regione Puglia un intervento regolatorio sui centri commerciali, le operazioni di ristrutturazione e rimodulazione delle superfici sono un fenomeno in espansione e non è ammissibile autorizzarle senza alcun vincolo o clausola sociale che tuteli l'occupazione. Basta con le speculazioni».
Ieri mattina, gli ormai ex dipendenti, hanno protestato all'interno del centro commerciale. Con loro bandiere dei sindacati e cartelli con scritto: "Pretendiamo rispetto, non disprezzo", "La professionalità ultradecennale va riconosciuta non gettata", "L'anzianità di lavoro non è una colpa, ma un diritto" e anche "A voi gli investimenti e a noi i licenziamenti".
La situazione è difficile, ma i sindacati non mollano e sono al fianco dei lavoratori: «Proseguiremo con la nostra protesta nei confronti di Blu Apulia, proprietaria del centro commerciale che rifiuta di garantire soluzione alla vertenza occupazionale - sottolinea Marco Dell'Anna di Uiltucs -. Iperblu deve restituire il ramo di azienda con il personale a Blu Apulia la quale deve obbligarsi a trasferire il medesimo personale all'operatore economico che subentrerà nelle superfici oggi sfitte. Non siamo disponibili ad ascoltare altre ipotesi».
«Proseguiremo il confronto in comitato Sepac, ma non fermeremo le iniziative di mobilitazione - conclude Dell'Anna -. Continuiamo a chiedere alla Regione Puglia un intervento regolatorio sui centri commerciali, le operazioni di ristrutturazione e rimodulazione delle superfici sono un fenomeno in espansione e non è ammissibile autorizzarle senza alcun vincolo o clausola sociale che tuteli l'occupazione. Basta con le speculazioni».