Protesta dell'opposizione contro l'Acquedotto Pugliese e la mancanza di acqua

Insieme ad un gruppo di cittadini, stanchi del disservizio, hanno espresso il loro punto di vista

domenica 26 novembre 2017
A cura di Elga Montani
Venerdì mattina, sotto la sede dell'Acquedotto Pugliese in via Cognetti, è andata in scena la protesta dei consiglieri di opposizione, insieme ad un gruppo di cittadini, contro la riduzione della pressione dell'acqua effettuata dall'azienda, e la conseguente mancanza della stessa in vari quartieri della città. Nonostante le diverse comunicazioni di Acquedotto Pugliese, che ha sottolineato come la siccità sia la causa primaria della decisione di ridurre la pressione, e il fatto che l'azienda abbia spiegato che le "colpe" se l'acqua non arriva in alcuni condomini specie ai piani alti sia dovuta ad impianti non a norma, il malumore e tanto. Molti cittadini, in effetti, sottolineano anche come sarebbe stato più opportuno avvisare l'utenza per tempo, dato che non è possibile rimediare a problemi strutturali dei condomini in poco tempo.

«Per oltre due ore abbiamo protestato (insieme ad alcuni Cittadini) - scrive Giuseppe carriere, consigliere comunale e metropolitano - davanti alla sede di Acquedotto Pugliese per dar voce ai tanti baresi e pugliesi che stanno soffrendo l'emergenza idrica. Infatti, incredibilmente, a fine Novembre, a Bari e in Puglia molte case, ospedali, uffici sono senz'acqua e riscaldamento«.

«Questo accade poiché da anni Acquedotto Pugliese non investe massicciamente per riparare la rete idrica cittadina e regionale - prosegue Carrieri - che perde circa il 50% dell'acqua immessa. Uno sperpero e uno scandalo senza fine, perpetuato da una società pubblica il cui unico interesse sembra quello di aumentare le poltrone; quello di cambiare continuamente Presidente e componenti del consiglio; quello di smistare a ripetizione consulenze e incarichi esterni».

«Abbiamo chiesto alla dirigenza di AQP impegni puntuali, precisi, immediati. Investimenti tecnologici che consentano riduzioni sensibili dell'incredibile tasso di dispersione. Abbiamo, inoltre, evidenziato che un contributo alle sempre più frequenti crisi idriche possa anche arrivare dalla costruzione di medio/piccoli dissalatori in aree portuali. Crediamo, pertanto, che molte cose si possano e debbano fare per evitare che i cittadini baresi e pugliesi siano privati di un bene essenziale per il loro benessere quotidiano«.

«Torneremo in AQP nei prossimi giorni - conclude il consigliere - a causa dell'assenza odierna del Presidente. Nel frattempo chiediamo che il sindaco di Bari "si svegli" e costituisca una cabina di regia, un tavolo istituzionale per affrontare l'emergenza idrica, affinché non si trasformi anche in emergenza sanitaria. Diversamente chiederemo le immediate dimissioni di tutti i responsabili».