Puglia, al via la campagna 2020 anti incendi boschivi. Già oltre 700 episodi quest'anno
Oggi l'incontro nella sede della Protezione civile regionale. Carabinieri forestali: «Individuate 13 aree sensibili sul territorio»
martedì 7 luglio 2020
15.05
A poco più di 20 giorni dall'inizio della campagna antincendio boschivo 2020, si è tenuto questa mattina un incontro, organizzato dall'Arif, presso la Protezione Civile regionale, presieduto dal governatore della Regione Puglia Michele Emiliano. Dal 15 giugno al 6 luglio 2020 gli interventi sono stati già 727, di cui 104 di una certa rilevanza. Le squadre dell'Arif sono intervenute su tutti gli incendi boschivi. I più importanti sono stati due. Il primo, il 21 giugno a S. Marina di Stigliano, Carpignano Salentino, in provincia di Lecce, oltre alle nostre squadre Arif, Carabinieri forestali, Protezione civile e Vigili del Fuoco, è intervenuto 1 Canadair che ha effettuato diversi lanci. Sono stati bruciati 10 ettari di pineta. Un altro intervento rilevante il 29 giugno a Vieste, in provincia di Foggia, oltre alle varie squadre a terra è intervenuto un Canadair che ha effettuato 46 lanci di cui 20 con schiumogeno. Sono andati in fumo 5 ettari.
«La sala operativa è interforze perché lo spegnimento di un incendio non dipende da un solo soggetto ma da un insieme di soggetti che consente di avviare la strategia: prevenzione, segnalazione e reazione. Questo processo viene coordinato dalla Regione Puglia e dalla Protezione civile - ha dichiarato Emiliano. La nostra capacità di azione si fonda sulla professionalità. Abbiamo una capacità operativa di mettere insieme Stato, Regioni, Comuni, Forze dell'ordine, Parchi, enti come se si trattasse di un'unica organizzazione, questa è una capacità della Repubblica italiana e della protezione civile per garantire la massima sicurezza possibile. La Regione ha anche investito nelle opere contro il dissesto idrogeologico, fondamentali per evitare che cittadini e operatori rischino la vita in caso di catastrofe».
«Lo scorso anno ci sono stati circa 4200 incendi su tutto il territorio regionale. In genere il 90% circa non ha origine da combustioni spontanee. Dal 15 giugno al 15 settembre c'è una emergenza di Protezione Civile che viene dichiarata dal Capo della Protezione civile regionale cioè dal presidente della Regione. Il ruolo della Protezione civile – ha sottolineato Mario Lerario, dirigente della Protezione civile regionale - è quello di mettere insieme le diverse componenti, quello di sensibilizzare le popolazioni all'attenzione verso il territorio, è quello di prevenire e gestire l'emergenza per fare in modo che venga preservato non solo il patrimonio boschivo ma anche ambientale e questo riguarda tutta la cittadinanza. Un patrimonio significativo perché mette insieme tanti settori. L'antincendio in qualche modo costituisce una grande esperienza, un grande bagaglio culturale per la regione Puglia. Mette insieme Vigili del Fuoco, Carabinieri forestali, Arif e tutte le componenti del volontariato».
Il colonnello Giovanni Misceo, della Regione Forestale Carabinieri di Bari, ha sottolineato che i Carabinieri forestali sono «Mobilitati sul tema della prevenzione. Abbiamo individuato 13 aree particolarmente sensibili al fenomeno. Stiamo affinando attività investigative con sistemi sul territorio che ci permettano di ricostruire eventuali fenomeni criminosi. Poi ci occupiamo di aree percorse già dal fuoco, dando supporto ai Comuni per l'aggiornamento del catasto di queste aree».
Il commissario straordinario dell'Arif, Gennaro Ranieri, dice: «Durante la campagna Aib l'Arif lavora in stretta collaborazione con la Protezione civile. La nostra attività è anche propedeutica alle attività di antincendio vero e proprio e si sviluppano neele attività di prevenzione, fondamentale per cercare di contenere il numero degli incendi. L'Arif ha in campo 671 uomini e 81 mezzi».
Il neo-presidente del parco dell'Alta Murgia Francesco Tarantini spiega: «Il parco nazionale dell'Alta Murgia è uno dei 13 parchi su 24 considerati più critici per gli incendi per le particolari condizioni climatiche estive tipiche dell'ambiente mediterraneo. Lo scorso anno nel parco Nazionale dell'Alta Murgia ci sono stati 44 incendi di cui 14 hanno distrutto 87 ettari di bosco e 30 incendi hanno mandato in fumo 1250 ettari di pascolo. Il Parco sta attivando il piano AIB 2020 aggiornato e stiamo sollecitando i sindaci del parco ad aggiornare il catasto delle aree percorse dal fuoco. Con Arif stretta collaborazione con convenzione a 360 gradi per la prevenzione incendi e il contenimento della fauna, oltre al miglioramento delle attività di avvistamento nel parco, zona nord ovest con la presenza di 6 postazioni di telerilevamento».
Gli incendi sono una delle cause più importanti di alterazione dell'ambiente e di degrado del territorio, portano gravi conseguenze per l'equilibrio naturale e richiedono lunghi tempi per il riassetto dell'ecosistema forestale e ambientale. Favoriscono inoltre i fenomeni di dissesto dei versanti provocando, in caso di piogge intense, lo scivolamento e l'asportazione dello strato di terreno superficiale.
Fondamentale quindi la prevenzione e l'Arif programma interventi di miglioramento forestale indispensabili per la messa in sicurezza dei complessi forestali demaniali e dei terreni in occupazione temporanea, complessivamente più di 15mila ettari. In particolare nei mesi che precedono la campagna AIB vera e propria, si procede al decespugliamento e alla creazione di fasce di terreno tagliafuoco all'interno e ai confini delle foreste.
Questi gli uomini e i mezzi su cui conta l'Arif per questa campagna AIB 2020
Nel 2019 il totale degli incendi verificatisi sul territorio pugliese sono stati 4181, con una media di 54 al giorno. I comuni dove si sono registrati il maggior numero di interventi sono stati: Santeramo in Colle per la provincia di Bari, Spinazzola (Bat), Cellino San Marco (Br), Lecce (Le), Cagnano Varano (Fg), Ginosa (Ta). Quanto alla tipologia di intervento: 1952 sterpaglia, 791 incolti-stoppie, 166 boschivo, 157 canneto, 155 macchia,126 alberature.
Telerilevamento
Sul fronte della lotta attiva dallo scorso anno è iniziata la sperimentazione di un sistema tecnologico che agevola e facilita il lavoro delle nostre squadre. Accanto alle classiche postazioni di vedetta, ora Arif conta su un sistema di telerilevamento che consente un tempestivo e efficace intervento per lo spegnimento delle fiamme.
Già lo scorso anno in via sperimentale erano state posizionate alcune telecamere in punti strategici del parco nazionale dell'Alta Murgia. Quest'anno è stato formato il personale e perfezionato il sistema.
Le immagini giungono dalle telecamere alla centrale operativa di Gioia del Colle e da qui, via ponte, in sala operativa.
Il sistema è in grado di:
Calcolare gli indici di rischio di innesco;
Monitorare in continuo l'area visivamente, grazie all'utilizzo di telecamere ad alto fattore di zoom comandabili anche da remoto;
Individuare precocemente l'innesco di un focolaio;
Integrare modelli predittivi che permettono di rappresentare su mappe georeferenziate la probabile propagazione del fronte di fiamma sul territorio.
Il sistema è in grado di elaborare, al loro primo insorgere, di localizzare con precisione e tempestività tutti i focolai d'incendio. Il sistema si compone di postazioni di avvistamento basate su una combinazione di termocamere, videocamere e procedure software da utilizzare presso il centro di controllo.
«La sala operativa è interforze perché lo spegnimento di un incendio non dipende da un solo soggetto ma da un insieme di soggetti che consente di avviare la strategia: prevenzione, segnalazione e reazione. Questo processo viene coordinato dalla Regione Puglia e dalla Protezione civile - ha dichiarato Emiliano. La nostra capacità di azione si fonda sulla professionalità. Abbiamo una capacità operativa di mettere insieme Stato, Regioni, Comuni, Forze dell'ordine, Parchi, enti come se si trattasse di un'unica organizzazione, questa è una capacità della Repubblica italiana e della protezione civile per garantire la massima sicurezza possibile. La Regione ha anche investito nelle opere contro il dissesto idrogeologico, fondamentali per evitare che cittadini e operatori rischino la vita in caso di catastrofe».
«Lo scorso anno ci sono stati circa 4200 incendi su tutto il territorio regionale. In genere il 90% circa non ha origine da combustioni spontanee. Dal 15 giugno al 15 settembre c'è una emergenza di Protezione Civile che viene dichiarata dal Capo della Protezione civile regionale cioè dal presidente della Regione. Il ruolo della Protezione civile – ha sottolineato Mario Lerario, dirigente della Protezione civile regionale - è quello di mettere insieme le diverse componenti, quello di sensibilizzare le popolazioni all'attenzione verso il territorio, è quello di prevenire e gestire l'emergenza per fare in modo che venga preservato non solo il patrimonio boschivo ma anche ambientale e questo riguarda tutta la cittadinanza. Un patrimonio significativo perché mette insieme tanti settori. L'antincendio in qualche modo costituisce una grande esperienza, un grande bagaglio culturale per la regione Puglia. Mette insieme Vigili del Fuoco, Carabinieri forestali, Arif e tutte le componenti del volontariato».
Il colonnello Giovanni Misceo, della Regione Forestale Carabinieri di Bari, ha sottolineato che i Carabinieri forestali sono «Mobilitati sul tema della prevenzione. Abbiamo individuato 13 aree particolarmente sensibili al fenomeno. Stiamo affinando attività investigative con sistemi sul territorio che ci permettano di ricostruire eventuali fenomeni criminosi. Poi ci occupiamo di aree percorse già dal fuoco, dando supporto ai Comuni per l'aggiornamento del catasto di queste aree».
Il commissario straordinario dell'Arif, Gennaro Ranieri, dice: «Durante la campagna Aib l'Arif lavora in stretta collaborazione con la Protezione civile. La nostra attività è anche propedeutica alle attività di antincendio vero e proprio e si sviluppano neele attività di prevenzione, fondamentale per cercare di contenere il numero degli incendi. L'Arif ha in campo 671 uomini e 81 mezzi».
Il neo-presidente del parco dell'Alta Murgia Francesco Tarantini spiega: «Il parco nazionale dell'Alta Murgia è uno dei 13 parchi su 24 considerati più critici per gli incendi per le particolari condizioni climatiche estive tipiche dell'ambiente mediterraneo. Lo scorso anno nel parco Nazionale dell'Alta Murgia ci sono stati 44 incendi di cui 14 hanno distrutto 87 ettari di bosco e 30 incendi hanno mandato in fumo 1250 ettari di pascolo. Il Parco sta attivando il piano AIB 2020 aggiornato e stiamo sollecitando i sindaci del parco ad aggiornare il catasto delle aree percorse dal fuoco. Con Arif stretta collaborazione con convenzione a 360 gradi per la prevenzione incendi e il contenimento della fauna, oltre al miglioramento delle attività di avvistamento nel parco, zona nord ovest con la presenza di 6 postazioni di telerilevamento».
CAMPAGNA AIB 2020
Gli incendi sono una delle cause più importanti di alterazione dell'ambiente e di degrado del territorio, portano gravi conseguenze per l'equilibrio naturale e richiedono lunghi tempi per il riassetto dell'ecosistema forestale e ambientale. Favoriscono inoltre i fenomeni di dissesto dei versanti provocando, in caso di piogge intense, lo scivolamento e l'asportazione dello strato di terreno superficiale.
Fondamentale quindi la prevenzione e l'Arif programma interventi di miglioramento forestale indispensabili per la messa in sicurezza dei complessi forestali demaniali e dei terreni in occupazione temporanea, complessivamente più di 15mila ettari. In particolare nei mesi che precedono la campagna AIB vera e propria, si procede al decespugliamento e alla creazione di fasce di terreno tagliafuoco all'interno e ai confini delle foreste.
Questi gli uomini e i mezzi su cui conta l'Arif per questa campagna AIB 2020
ARIF | FG | BARI-BT | TA | BR | LE | TOTALE |
Mezzi AIB | 28 | 20 | 14 | 5 | 13 | 80 |
Uomini | 261 | 154 | 105 | 55 | 96 | 671 |
Nel 2019 il totale degli incendi verificatisi sul territorio pugliese sono stati 4181, con una media di 54 al giorno. I comuni dove si sono registrati il maggior numero di interventi sono stati: Santeramo in Colle per la provincia di Bari, Spinazzola (Bat), Cellino San Marco (Br), Lecce (Le), Cagnano Varano (Fg), Ginosa (Ta). Quanto alla tipologia di intervento: 1952 sterpaglia, 791 incolti-stoppie, 166 boschivo, 157 canneto, 155 macchia,126 alberature.
Telerilevamento
Sul fronte della lotta attiva dallo scorso anno è iniziata la sperimentazione di un sistema tecnologico che agevola e facilita il lavoro delle nostre squadre. Accanto alle classiche postazioni di vedetta, ora Arif conta su un sistema di telerilevamento che consente un tempestivo e efficace intervento per lo spegnimento delle fiamme.
Già lo scorso anno in via sperimentale erano state posizionate alcune telecamere in punti strategici del parco nazionale dell'Alta Murgia. Quest'anno è stato formato il personale e perfezionato il sistema.
Le immagini giungono dalle telecamere alla centrale operativa di Gioia del Colle e da qui, via ponte, in sala operativa.
Il sistema è in grado di:
Calcolare gli indici di rischio di innesco;
Monitorare in continuo l'area visivamente, grazie all'utilizzo di telecamere ad alto fattore di zoom comandabili anche da remoto;
Individuare precocemente l'innesco di un focolaio;
Integrare modelli predittivi che permettono di rappresentare su mappe georeferenziate la probabile propagazione del fronte di fiamma sul territorio.
Il sistema è in grado di elaborare, al loro primo insorgere, di localizzare con precisione e tempestività tutti i focolai d'incendio. Il sistema si compone di postazioni di avvistamento basate su una combinazione di termocamere, videocamere e procedure software da utilizzare presso il centro di controllo.