Puglia, lite in Consiglio Regionale sulla doppia preferenza di genere
Discussione accesa nell'ultima seduta prima delle elezioni, circa 2 mila gli emendamenti presentati
martedì 28 luglio 2020
21.25
Duro confronto in Consiglio Regionale sulla doppia preferenza di genere, con favorevoli, contrari e non solo. Un argomento posto all'ordine del giorno dell'ultima seduta come ultimo punto in discussione. Il dibattito, iniziato intorno alle 19, ha visto confrontarsi le posizioni di coloro favorevoli all'introduzione della doppia preferenza, con coloro apertamente contrari in questo momento e chi invece si dimostra contrario ad alcuni aspetti e non al tema in sé.
Circa 2 mila gli emendamenti presentati, di cui 1946 di "paternità" di Francesco Ventola di Fratelli d'Italia. Un dibattito giunto ad un momento di stallo intorno alle 20.30, orario in cui la seduta è stata sospesa, per discutere e valutare la possibilità che la maggior parte di questi emendamenti potesse essere ritirata, portando la discussione al dunque analizzando solo quelli "di peso", circa una decina.
Nessun accordo trovato al ritorno in aula dopo circa 2 ore e toni sempre più accesi, con Ventola che pretende che tutti abbiano copia cartacea o digitale di tutti gli emendamenti presentati. I toni si scaldano e si finisce in piena discussione da campagna elettorale. Il nodo diventa la volontà, tramite emendamento dei 5 stelle, di porre l'obbligo alle liste di avere una composizione 60-40 pena l'esclusione.
Alle 23 si iniziano ad esaminare gli emendamenti, in una seduta che andrà avanti ad oltranza.
Circa 2 mila gli emendamenti presentati, di cui 1946 di "paternità" di Francesco Ventola di Fratelli d'Italia. Un dibattito giunto ad un momento di stallo intorno alle 20.30, orario in cui la seduta è stata sospesa, per discutere e valutare la possibilità che la maggior parte di questi emendamenti potesse essere ritirata, portando la discussione al dunque analizzando solo quelli "di peso", circa una decina.
Nessun accordo trovato al ritorno in aula dopo circa 2 ore e toni sempre più accesi, con Ventola che pretende che tutti abbiano copia cartacea o digitale di tutti gli emendamenti presentati. I toni si scaldano e si finisce in piena discussione da campagna elettorale. Il nodo diventa la volontà, tramite emendamento dei 5 stelle, di porre l'obbligo alle liste di avere una composizione 60-40 pena l'esclusione.
Alle 23 si iniziano ad esaminare gli emendamenti, in una seduta che andrà avanti ad oltranza.