Puglia, migliora la qualità della gravidanza delle partorienti grazie al Test Prenatale Non Invasivo
Obiettivo limitare i rischi afferenti all'utilizzo di sistemi di diagnosi più invasivi tra cui l'amniocentesi
mercoledì 28 luglio 2021
8.51
Implementazione del Test Prenatale Non Invasivo (NIPT), sì del Consiglio regionale.
Il Consiglio approva all'unanimità la legge che mira a migliorare la qualità della gravidanza delle partorienti, in particolare di quelle con condizioni di rischio di salute per il nascituro, in termini sanitari e psicologici, attraverso l'accesso allo strumento dell'Implementazione del Test Prenatale Non Invasivo (NIPT), al fine di limitare i rischi afferenti all'utilizzo di sistemi di diagnosi più invasivi tra cui l'amniocentesi.
Questa iniziativa legislativa definisce: NIPT test: test prenatale non invasivo, anche denominato test del DNA fetale circolante su sangue materno, basato sulla ricerca nel sangue della paziente del DNA fetale libero (cffDNA), a partire dalla decima settimana di gravidanza. Test combinato: esame, non invasivo, che fornisce una stima del rischio (test di screening) che il feto sia affetto da alcune malattie presenti prima della nascita (prenatali). Il test si compone di un'ecografia (traslucenza nucale) e di un prelievo di sangue.
Aneuploidie fetali: anomalie cromosomiche caratterizzate da alterazioni del numero dei cromosomi fetali;
Trisomia 21: è causata dalla presenza di una copia in più del cromosoma 21 ed è anche conosciuta come Sindrome di Down;
Trisomia 18: è causata dalla presenza di una copia in più del cromosoma 18. Conosciuta anche come Sindrome di Edwards, si associa ad una elevata abortività;
Trisomia 13: è causata dalla presenza di una copia in più del cromosoma 13.
La Regione Puglia, in via sperimentale, al fine di migliorare la qualità della gravidanza delle partorienti, in particolare di quelle con condizioni di rischio di salute per il nascituro, in termini sanitari e psicologici, per la durata di due anni a decorrere dalla data di entrata in vigore delle presenti disposizioni, dispone l'erogazione del NIPT test, quale screening prenatale per la diagnosi delle trisomie 13, 18 e 21, in regime di Servizio Sanitario Regionale senza oneri economici a carico delle seguenti categorie:
donne gravide di età inferiore ai quaranta anni al concepimento e con il risultato del test combinato che prevede un rischio compreso tra 1/301 e 1/1000;
donne gravide di età maggiore o uguale a quaranta anni al concepimento.
La Giunta regionale, per l'attuazione di quanto previsto dal primo comma, entro centoventi giorni dall'entrata in vigore delle presenti norme adotta i necessari atti finalizzati alla introduzione ed erogazione del NIPT test senza oneri economici per le categorie suddette. 536mila euro in bilancio per l'anno incorso.
Il Consiglio approva all'unanimità la legge che mira a migliorare la qualità della gravidanza delle partorienti, in particolare di quelle con condizioni di rischio di salute per il nascituro, in termini sanitari e psicologici, attraverso l'accesso allo strumento dell'Implementazione del Test Prenatale Non Invasivo (NIPT), al fine di limitare i rischi afferenti all'utilizzo di sistemi di diagnosi più invasivi tra cui l'amniocentesi.
Questa iniziativa legislativa definisce: NIPT test: test prenatale non invasivo, anche denominato test del DNA fetale circolante su sangue materno, basato sulla ricerca nel sangue della paziente del DNA fetale libero (cffDNA), a partire dalla decima settimana di gravidanza. Test combinato: esame, non invasivo, che fornisce una stima del rischio (test di screening) che il feto sia affetto da alcune malattie presenti prima della nascita (prenatali). Il test si compone di un'ecografia (traslucenza nucale) e di un prelievo di sangue.
Aneuploidie fetali: anomalie cromosomiche caratterizzate da alterazioni del numero dei cromosomi fetali;
Trisomia 21: è causata dalla presenza di una copia in più del cromosoma 21 ed è anche conosciuta come Sindrome di Down;
Trisomia 18: è causata dalla presenza di una copia in più del cromosoma 18. Conosciuta anche come Sindrome di Edwards, si associa ad una elevata abortività;
Trisomia 13: è causata dalla presenza di una copia in più del cromosoma 13.
La Regione Puglia, in via sperimentale, al fine di migliorare la qualità della gravidanza delle partorienti, in particolare di quelle con condizioni di rischio di salute per il nascituro, in termini sanitari e psicologici, per la durata di due anni a decorrere dalla data di entrata in vigore delle presenti disposizioni, dispone l'erogazione del NIPT test, quale screening prenatale per la diagnosi delle trisomie 13, 18 e 21, in regime di Servizio Sanitario Regionale senza oneri economici a carico delle seguenti categorie:
donne gravide di età inferiore ai quaranta anni al concepimento e con il risultato del test combinato che prevede un rischio compreso tra 1/301 e 1/1000;
donne gravide di età maggiore o uguale a quaranta anni al concepimento.
La Giunta regionale, per l'attuazione di quanto previsto dal primo comma, entro centoventi giorni dall'entrata in vigore delle presenti norme adotta i necessari atti finalizzati alla introduzione ed erogazione del NIPT test senza oneri economici per le categorie suddette. 536mila euro in bilancio per l'anno incorso.