Puglia nuova "Terra dei Fuochi", il procuratore Rossi: «Realtà. Necessari controlli»
Audizione questa mattina in Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo rifiuti
giovedì 29 febbraio 2024
15.11
«Quando si parla della Puglia come nuova "Terra dei Fuochi" si parla di un dato di realtà». A comunicarlo il procuratore di Bari, Roberto Rossi, in audizione questa mattina in Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari.
Sono tre, secondo il procuratore, i fenomeni principali che si verificano in Puglia: il primo riguarda la cattiva raccolta e la necessità di trattare materiale spurio che viene macinato e trasformato in 1912 e portato in maniere illegale nelle strade pugliesi; il secondo vede lo stesso materiale che viene portato all'estero in maniera illegale; infine il terzo fenomeno riguarda le società che devono gestire i rifiuti e non fanno quanto promesso nelle gare vinte, si trovano in difficoltà economica anche per intervento criminalità organizzata e si autofinanziano con mancato pagamento tasse, e problemi che portano al fallimento delle società stesse.
C'è un flusso di rifiuti ormai importante che dalla Campania arriva alla Puglia, soprattutto nei campi del foggiano e della Bat. «Le aziende - spiega il procuratore - per smaltire materiale non puro si affidano a piccoli trasportatori a nero che non hanno nulla da perdere, lo prendono e lo portano in Puglia. Questo materiale viene portato o in capannoni che poi vengono incendiati, o viene distribuito per le strade. Diventa così un problema enorme di inquinamento diffuso che ha effetti devastanti sulla bonifica, che è poi a carico dei Comuni che si trovano così in difficoltà, oltre che sull'immagine turistica della Puglia in questo momento motore economico importante. Il fenomeno dei sacchetti per strada è quindi collegato non solo ai cittadini, che a volte sono anche loro responsabili».
Fondamentale, secondo Rossi, «aumentare i controlli su strada. Bisogna fermare i camion che portano rifiuti. Se si vede un camion che sgocciola quello è un modo terrificante di eliminazione dei rifiuti: mettono fango contenente sostante terribili, si apre il rubinetto e si fa tutta l'autostrada, arrivando alla fine del viaggio avendo smaltito un quantitativo enorme di sostanze pericolosissime. Bisogna fermare quei camion, e non fidarsi di una documentazione che dice poco. Bisogna sollecitare le forze dell'ordine a fare questi controlli che in Puglia ora sono estremamente necessari. Il traffico è enorme e sta creando danni enormi alla Puglia».
Sono tre, secondo il procuratore, i fenomeni principali che si verificano in Puglia: il primo riguarda la cattiva raccolta e la necessità di trattare materiale spurio che viene macinato e trasformato in 1912 e portato in maniere illegale nelle strade pugliesi; il secondo vede lo stesso materiale che viene portato all'estero in maniera illegale; infine il terzo fenomeno riguarda le società che devono gestire i rifiuti e non fanno quanto promesso nelle gare vinte, si trovano in difficoltà economica anche per intervento criminalità organizzata e si autofinanziano con mancato pagamento tasse, e problemi che portano al fallimento delle società stesse.
C'è un flusso di rifiuti ormai importante che dalla Campania arriva alla Puglia, soprattutto nei campi del foggiano e della Bat. «Le aziende - spiega il procuratore - per smaltire materiale non puro si affidano a piccoli trasportatori a nero che non hanno nulla da perdere, lo prendono e lo portano in Puglia. Questo materiale viene portato o in capannoni che poi vengono incendiati, o viene distribuito per le strade. Diventa così un problema enorme di inquinamento diffuso che ha effetti devastanti sulla bonifica, che è poi a carico dei Comuni che si trovano così in difficoltà, oltre che sull'immagine turistica della Puglia in questo momento motore economico importante. Il fenomeno dei sacchetti per strada è quindi collegato non solo ai cittadini, che a volte sono anche loro responsabili».
Fondamentale, secondo Rossi, «aumentare i controlli su strada. Bisogna fermare i camion che portano rifiuti. Se si vede un camion che sgocciola quello è un modo terrificante di eliminazione dei rifiuti: mettono fango contenente sostante terribili, si apre il rubinetto e si fa tutta l'autostrada, arrivando alla fine del viaggio avendo smaltito un quantitativo enorme di sostanze pericolosissime. Bisogna fermare quei camion, e non fidarsi di una documentazione che dice poco. Bisogna sollecitare le forze dell'ordine a fare questi controlli che in Puglia ora sono estremamente necessari. Il traffico è enorme e sta creando danni enormi alla Puglia».