Puglia, Teresa Bellanova resta con Renzi: «Progetto politico ambizioso»

Addio al Pd della neo ministro dell'agricoltura, ecco il perché

mercoledì 18 settembre 2019 19.27
Dopo la scissione dal Pd operata dall'ex segretario ed ex presidente del Consiglio Matteo Renzi, iniziano ad arrivare i primi nomi eccellenti che hanno deciso di seguirlo in questa nuova avventura. Dalla Puglia, Renzi incassa la partecipazione al suo nuovo partito "Italia Viva" da parte della neo ministro dell'agricoltura Teresa Bellanova. Le ragioni di questa scelta sono state affidate dalla Bellanova ad una lunga nota condivisa anche sui social.

«Ho sempre detto in questi giorni che al momento opportuno avrei detto da che parte sto con la franchezza che mi caratterizza - dichiara Bellanova - Sto con Matteo Renzi. È un progetto politico ambizioso. Guarda al futuro del Paese e dell'Europa, nel tentativo di interpretare e catalizzare quello che nella società italiana nasce e si muove e non trova più interlocutori competenti, affascinanti e credibili tra le forze politiche. Per questo la parola scissione è fuori luogo e pericolosa per interpretare quello che sta avvenendo. Non è scissione ma sincera presa d'atto di una difficoltà di coesistenza tra anime diverse che in questi anni si è fatta sempre più evidente».

«Dopo aver sconfitto Salvini - prosegue - e il peggiore leghismo sul terreno della democrazia parlamentare, restituendo al Paese una prospettiva civile e un nuovo corso politico, adesso è tempo di un passo ulteriore, che non mette in crisi il Governo ma lo rafforza. Costruiamo una Casa che amplia e arricchisce l'offerta politica all'interno delle forze democratiche, fa tesoro di una delle esperienze di governo più importanti degli ultimi anni, parla la lingua del riformismo di cui questo Paese ha bisogno come il pane, guarda alle donne, alle nuove generazioni e a tutte quelle energie di cui questo Paese è ricchissimo ma che la politica attuale in parte ignora, di certo trascura».

«C'è un pezzo di Paese - conclude - che non ha interlocutori politici. C'è un'Italia che ha bisogno di essere interpretata con parole nuove e credibili. Non le liturgie del passato ma la forza di un nuovo che aspetta solo di essere detto. Metto, come sempre, tutta me stessa in questo progetto. Sapendo bene che riceverò critiche, che deluderò qualcuno, che sto facendo la scelta meno comoda mettendomi in gioco. Ma lo faccio in prima persona, con passione e generosità, perché credo che quest'altra nuova strada sia quella giusta».