Putignano, si ripete la tradizione del Carnevale

Carri e sfilate a partire da domani alle 15.30. Tema scelto: "Satira e Liberta"

sabato 16 febbraio 2019
A cura di Fiorella Barile
Monsignori, Preti, Monache, Vedovi, Pazzi (giovani non ancora sposati), Donne sposate e Cornuti (gli Uomini sposati). Sono alcune delle figure storiche del Carnevale entrato nel vivo in questi giorni. A Putignano è tutto pronto per la prima sfilata dei carri allegorici per una colorata 625esima edizione. L'appuntamento sul corso è per domani alle 15.30, tra gruppi mascherati, musica, coriandoli carri allegorici e divertimento. Lo scorso anno sono stati venduti poco quasi 38mila biglietti con un incremento di circa 9mila ticket rispetto all'anno precedente.
"Satira e libertà" è il tema scelto per questa edizione a cui i maestri si sono ispirati per la realizzazione dei carri allegorici. La Révolution Italienne, Verso la libertà, Chi è senza peccato scagli la prima mela, La gabbia dei Matti, Italian Dream Libertà di ... cambiare, Libertà in burrasca e infine The Wall - Incubi del passato: sono i nomi che i cartapestai hanno dato alle loro opere. Ma qual'è la storia del Carnevale di Putignano?
Tutto ha inizio nel 1394. La costa pugliese è preda dei Saraceni, i tentativi di assalto si susseguono e la paura dei saccheggi inizia a popolare gli incubi di abitanti e governatori.
Per proteggere dalle razzie le reliquie di Santo Stefano Protomartire, fino a quel momento conservate nell'abbazia di Monopoli, l'unica soluzione è spostarle a Putignano, perfetta per la sua posizione. Il 26 dicembre 1394 le reliquie, accompagnate da un corteo sacro, vengono traslate nella chiesa di Santa Maria la Greca, lì, dove ancora oggi sono custodite.
È in questo momento che la storia si intreccia alla leggenda. I contadini di Putignano impegnati nell'innesto delle viti con la tecnica della propaggine, al passaggio della processione abbandonano i campi per accodarsi festanti al corteo, ballando, cantando e improvvisando versi satirici in vernacolo.
Nasce così la Festa delle Propaggini, quella che da 622 anni ogni 26 dicembre segna l'inizio del Carnevale più lungo di Italia nonché più antico di Europa. Tutto si evolve nella prima metà del '900 quando la maestranza artigianale del paese realizza piccoli carretti sormontati da pupazzi di paglia e stracci, lasciano il posto ai primi carri allegorici realizzati in ferro e ricoperti di cartapesta. Domani quel rito per la 625esima volta si ripete per la gioia dei piccoli che restano incantati dai quei mostri di cartapesta ma anche per gli adulti affascinati da musica, suoni e colori.