Qualità della vita, Bari Eco-city: «Il capoluogo nelle retrovie. Basta propaganda»

L'associazione di centrodestra: «Dati sconfortanti, Emiliano e Decaro incapaci di attuare cambio di passo»

martedì 8 novembre 2022 18.26
A Bari la qualità della vita non è delle migliori. A dirlo sono due ricerche, pubblicate nei giorni scorsi. La prima è quella di Italia Oggi e Università la Sapienza di Roma sulla qualità della vita delle città italiane, basata su nove parametri (e 92 sottoindicatori). La seconda è prodotta da Legambiente e Sole24ore sulle performance ambientali delle città italiane, basata su 18 parametri ecologici distribuiti in sei aree tematiche: aria, acque, rifiuti, mobilità, ambiente urbano ed energia rinnovabile.

Nel primo caso, Bari si piazza all'80mo posto, mentre nella seconda graduatoria Bari è addirittura 85ma tra i capoluoghi italiani.

«Entrambi gli studi - elaborati da soggetti imparziali e terzi - collocano quindi Bari nelle ultime posizioni tra le città italiane e in tal modo smentiscono la terribile/insopportabile quotidiana propaganda mediatica sull'operato dell'amministrazione comunale». L'attacco arriva dal direttivo dell'associazione di area centrodestra Bari eco-city. «È tutto un susseguirsi di dati sconfortanti e negativi per la Città di Bari quello che si ricava esaminando nel dettaglio le due ricerche».

Classifica qualità della vita


AFFARI e LAVORO: 76 POSTO; Bari inserita in gruppo "scarso"; con tasso disoccupazione femminile al 12,87%;
REATI e SICUREZZA: 82 POSTO; Bari inserita in gruppo "scarso"; con 165,84 furti in appartamento ogni 100 mila abitanti;
ISTRUZIONE E FORMAZIONE: 74 POSTO; Bari inserita in gruppo "scarso"; con il 58,40% della popolazione adulta in possesso di diploma di scuola secondaria;
REDDITO e RICCHEZZA: 76 POSTO; Bari inserita in gruppo "scarso"; con reddito medio disponibile annuale procapite di 15.242 euro;
TEMPO LIBERO e SPORT: 96 POSTO; Bari inserita in gruppo "insufficiente"; con 2,78 palestre ogni 100 mila abitanti.

Classifica ecosistema urbano

ACQUA: Dispersione in rete 49%;
ARIA: PM10 (polveri sottili) 22,5 mc;
RIFIUTI: Raccolta differenziata 43%;
VERDE PUBBLICO: 9mq per abitante;
ENERGIA RINNOVABILE PUBBLICA: 4kw installati per 1000 abitanti su edifici pubblici

«Una "mitragliata" di numeri impietosi, quindi, che impone un cambio di passo radicale per invertire i costanti dati negativi sul benessere economico dei baresi e sulla qualità ambientale della città, che dopo decenni di gestione amministrativa di Bari è ormai evidente che prima Emiliano e oggi Decaro non sono però capaci di attuare», conclude Bari eco-city nel suo attacco.