Quattordici auto rubate a Bari e provincia, in manette un 32enne
Cinque veicoli sono stati ritrovati e restituiti ai legittimi proprietari dai carabinieri
lunedì 4 aprile 2022
9.23
Un 32enne barese è stato arrestato dai carabinieri, in quanto ritenuto responsabile insieme ad un complice del furto e del tentato furto di 14 autovetture di grossa cilindrata parcheggiate in strada, in particolare nei quartieri di Poggiofranco, Picone, Carbonara e dei comuni della Provincia.
D.S.N., con il concorso di un complice con funzione di vedetta, secondo l'impostazione accusatoria accolta dal Gip, in tutti gli episodi, dopo aver manomesso il sistema radar installato in corrispondenza del paraurti anteriore, procedeva a decriptare il sistema di allarme e, con una chiave clonata sul posto, sbloccava la chiusura della portiera avviando l'accensione del veicolo. Terminata in pochi minuti l'azione delittuosa, il 32enne conduceva il veicolo appena asportato in un'area di parcheggio poco illuminata, seguito dall'autovettura che faceva da "staffetta" condotta dal complice. Nel provvedimento vengono riconosciuti, in due episodi, gravi indizi di colpevolezza a carico della compagna, 30enne, del soggetto, non colpita da misure cautelari.
I due, nel pomeriggio del 27 marzo u.s., a Bari "Torre a Mare", erano stati arrestati dai carabinieri in flagranza perché sorpresi mentre tentavano di asportare due veicoli con le medesime modalità, venendo trovati nella circostanza in possesso di arnesi da scasso, telecomandi, diverse chiavi alterate, nonché la somma di circa 1.400 euro in contanti. In quell'occasione, il 32enne, dopo la convalida dell'arresto chiesto dalla Procura della Repubblica e disposto dal GIP del Tribunale di Bari, era stato sottoposto agli arresti domiciliari mentre la donna rimessa in libertà.
Nel corso dell'attività d'indagine i carabinieri, hanno recuperato cinque veicoli, restituiti ai legittimi proprietari, ricostruendo un danno complessivo stimato in circa 700 mila euro.
Durante l'esecuzione dell'odierno provvedimento, i carabinieri hanno rinvenuto presso l'abitazione dell'uomo strumentazione elettronica finalizzata ad eludere il sistema di protezione antifurto dei veicoli, oltre a chiavi di autovetture pronte alla clonazione.
Dopo le formalità di rito, il 32enne è stato è stato posto agli arresti domiciliari.
D.S.N., con il concorso di un complice con funzione di vedetta, secondo l'impostazione accusatoria accolta dal Gip, in tutti gli episodi, dopo aver manomesso il sistema radar installato in corrispondenza del paraurti anteriore, procedeva a decriptare il sistema di allarme e, con una chiave clonata sul posto, sbloccava la chiusura della portiera avviando l'accensione del veicolo. Terminata in pochi minuti l'azione delittuosa, il 32enne conduceva il veicolo appena asportato in un'area di parcheggio poco illuminata, seguito dall'autovettura che faceva da "staffetta" condotta dal complice. Nel provvedimento vengono riconosciuti, in due episodi, gravi indizi di colpevolezza a carico della compagna, 30enne, del soggetto, non colpita da misure cautelari.
I due, nel pomeriggio del 27 marzo u.s., a Bari "Torre a Mare", erano stati arrestati dai carabinieri in flagranza perché sorpresi mentre tentavano di asportare due veicoli con le medesime modalità, venendo trovati nella circostanza in possesso di arnesi da scasso, telecomandi, diverse chiavi alterate, nonché la somma di circa 1.400 euro in contanti. In quell'occasione, il 32enne, dopo la convalida dell'arresto chiesto dalla Procura della Repubblica e disposto dal GIP del Tribunale di Bari, era stato sottoposto agli arresti domiciliari mentre la donna rimessa in libertà.
Nel corso dell'attività d'indagine i carabinieri, hanno recuperato cinque veicoli, restituiti ai legittimi proprietari, ricostruendo un danno complessivo stimato in circa 700 mila euro.
Durante l'esecuzione dell'odierno provvedimento, i carabinieri hanno rinvenuto presso l'abitazione dell'uomo strumentazione elettronica finalizzata ad eludere il sistema di protezione antifurto dei veicoli, oltre a chiavi di autovetture pronte alla clonazione.
Dopo le formalità di rito, il 32enne è stato è stato posto agli arresti domiciliari.