Ragazzo morto in casa a Monopoli, indagati due medici
La Procura di Bari apre un fascicolo, omicidio colposo il reato ipotizzato. Il giovane era stato dimesso pochi giorni prima dal San Giacomo
martedì 20 agosto 2019
21.28
Due medici in servizio all'ospedale San Giacomo di Monopoli finiscono sotto indagine della Procura di Bari per la morte del 17enne Giulio Vitti, deceduto domenica scorsa in casa a casa di un malore. Due giorni prima il ragazzo si era recato al pronto soccorso del San Giacomo con febbre e una sospetta otite; era stato dimesso dopo le cure.
L'iscrizione nel registro degli indagati per i due medici, con l'ipotesi di reato di omicidio colposo, è un atto dovuto da parte della Procura di Bari, che attende di conoscere l'esito dell'autopsia eseguita questa mattina sul corpo del ragazzo.
Sotto indagine il medico del pronto soccorso e il suo collega otorino che venerdì scorso hanno visitato e curato il 17enne prima di dimetterlo e mandarlo a casa, prescrivendogli di sottoporsi a una terapia antibiotica.
L'autopsia, i cui esiti si conosceranno tra 90 giorni, è stata eseguita dal medico legale Biagio Solarino e dall'otorinolaringoiatra Michele Barbara, in qualità di consulenti della Procura barese.
Anche la famiglia ha nominato un proprio consulente di parte, Maurizio Scarpa, che ha partecipato agli accertamenti medico-legali.
L'iscrizione nel registro degli indagati per i due medici, con l'ipotesi di reato di omicidio colposo, è un atto dovuto da parte della Procura di Bari, che attende di conoscere l'esito dell'autopsia eseguita questa mattina sul corpo del ragazzo.
Sotto indagine il medico del pronto soccorso e il suo collega otorino che venerdì scorso hanno visitato e curato il 17enne prima di dimetterlo e mandarlo a casa, prescrivendogli di sottoporsi a una terapia antibiotica.
L'autopsia, i cui esiti si conosceranno tra 90 giorni, è stata eseguita dal medico legale Biagio Solarino e dall'otorinolaringoiatra Michele Barbara, in qualità di consulenti della Procura barese.
Anche la famiglia ha nominato un proprio consulente di parte, Maurizio Scarpa, che ha partecipato agli accertamenti medico-legali.