Rapinarono 10mila euro a un benzinaio al Libertà, arrestato uno dei responsabili

Il fatto risale allo scorso 12 giugno, quando l'uomo stava andando a consegnare l'incasso in banca. In manette finisce un pregiudicato classe 1977

martedì 23 giugno 2020 11.54
I poliziotti della squadra mobile di Bari, al termine di una serrata attività d'indagine, hanno fermato il 18 giugno il pregiudicato Alessandro Signorile classe '77 ritenuto responsabile, insieme ad altri complici, della rapina effettuata a un dipendente del distributore carburanti "IP" sito a Bari in Via Trisorio. Al termine dell'udienza di convalida il GIP del Tribunale di Bari, pur non convalidando il fermo di P.G., ha emesso una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Signorile.

La rapina, avvenuta la mattina del 12 giugno in corso della Carboneria nei pressi di un istituto bancario, era stata perpetrata ai danni di un dipendente del distributore di carburanti IP di via Trisorio, avvicinato da un uomo armato di pistola il quale, dopo essere sceso da un'Opel Astra poi risultata rubata, lo ha costretto a consegnargli l'incasso dei giorni precedenti pari a ¤ 9600, che il dipendente stata andando a depositare in banca.

I poliziotti della sezione falchi, dopo aver acquisito le prime informazioni dalla denuncia sporta dalla vittima, hanno raccolto una serie di filmati registrati dalle telecamere di video sorveglianza della zona, accertando che i due malviventi che viaggiavano a bordo dell'Opel Astra erano seguiti da un autocarro di colore rosso con altre persone a bordo.

Dall'analisi delle immagini è stato possibile rilevare la targa dell'autocarro riconducibile ad Alessandro Signorile, pregiudicato con precedenti specifici ed in affidamento in prova presso una ditta di
autodemolizioni di Bari.

Gli investigatori della mobile hanno perquisito la ditta sita in via Bruno Buozzi nella mattina del 18 giugno e hanno rinvenuto sia l'autocarro rosso sia l'Opel Astra rubata che aveva, al momento del rinvenimento, targhe modificate, giubbotti catarifrangenti di colore arancione identici a quelli utilizzati dai due malviventi a bordo, ricetrasmittenti e passamontagna. Di tale materiale Signorile non ha saputo fornire spiegazione, motivo per il quale è stato sottoposto al fermo di P.G. per il reato di rapina e ricettazione in concorso con altri.

Il Gip nella giornata di sabato, dopo l'udienza di convalida, pur non convalidando il fermo operato dalla squadra mobile ha emesso, a carico di Signorile, un'ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Prosegue incessante l'attività d'indagine per identificare tutti i responsabili.