Rapporto soldi spesi-servizi offerti nei capoluoghi, Bari è quintultima
La classifica stilata dall'Osservatorio conti pubblici non premia la nostra città: 48esimo posto su 52
giovedì 23 maggio 2019
Bari finisce al quintultimo posto della classifica che analizza le performance dei capoluoghi delle regioni a statuto ordinario secondo il rapporto fra soldi spesi ed efficienza del servizio. La nostra città si piazza al 48esimo posto su 52 nella graduatoria stilata dall'Osservatorio conti pubblici dell'Università cattolica di Roma, diretto da Carlo Cottarelli.
Nell'elaborare la classifica gli esperti dell'Osservatorio hanno effettuato un «Confronto tra indicatore di spesa e indicatore di offerta per sei funzioni svolte dai comuni: viabilità e territorio, istruzione pubblica (inclusi gli asili nido), funzioni generali di amministrazione e controllo (es. gestione del personale comunale), funzioni di Polizia locale, servizi inerenti al settore sociale a carico dei comuni (es. strutture residenziali di ricovero per anziani) e smaltimento rifiuti. L'indicatore di efficienza complessiva è calcolato come media ponderata dei sei indicatori».
I dati elaborati, relativi alle città con più di 80mila abitanti, provengono da SOSE s.p.a, società in "condominio" fra Mef e Banca d'Italia, e si riferiscono a dei parametri rilevati nel 2016. Per quanto riguarda Bari, il dato indicatore di spesa si attesta sullo 0,5 (tutto sommato in media); la situazione precipita davanti al -47,7 come indicatore di offerta e al -48,20 come indicatore di efficienza.
Un malessere, peraltro, diffuso in tutta la Puglia: Taranto è quartultima, Brindisi e Foggia penultima e ultima. Nel mezzo c'è Napoli. A vincere lo scudetto dell'efficienza è Pisa, seguita a ruota da Parma e Padova. Ai piedi del podio si piazza Piacenza.
Nell'elaborare la classifica gli esperti dell'Osservatorio hanno effettuato un «Confronto tra indicatore di spesa e indicatore di offerta per sei funzioni svolte dai comuni: viabilità e territorio, istruzione pubblica (inclusi gli asili nido), funzioni generali di amministrazione e controllo (es. gestione del personale comunale), funzioni di Polizia locale, servizi inerenti al settore sociale a carico dei comuni (es. strutture residenziali di ricovero per anziani) e smaltimento rifiuti. L'indicatore di efficienza complessiva è calcolato come media ponderata dei sei indicatori».
I dati elaborati, relativi alle città con più di 80mila abitanti, provengono da SOSE s.p.a, società in "condominio" fra Mef e Banca d'Italia, e si riferiscono a dei parametri rilevati nel 2016. Per quanto riguarda Bari, il dato indicatore di spesa si attesta sullo 0,5 (tutto sommato in media); la situazione precipita davanti al -47,7 come indicatore di offerta e al -48,20 come indicatore di efficienza.
Un malessere, peraltro, diffuso in tutta la Puglia: Taranto è quartultima, Brindisi e Foggia penultima e ultima. Nel mezzo c'è Napoli. A vincere lo scudetto dell'efficienza è Pisa, seguita a ruota da Parma e Padova. Ai piedi del podio si piazza Piacenza.