Reati in calo? Basta con gli slogan: la rabbia di CONSAP Bari

Interviene il segretario Persia: «Il silenzio mi spaventa»

venerdì 18 agosto 2017
«Durante la tradizionale conferenza stampa di ferragosto, il ministro dell'Interno Minniti ha detto che i reati nei primi sette mesi del 2017 sono calati rispetto al 2016. Il Ministro fa riferimento a dei dati statistici. Alcuni giorni fa, lo stesso Ministro dell'Interno, in relazione alla situazione migranti affermava di vedere la luce fuori dal tunnel. Sono sconcertato e decisamente arrabbiato - afferma il Segretario Generale del Sindacato di Polizia CONSAP di Bari Uccio Persia - Si continua a non voler vedere il problema e finché non si ammetterà che il problema esiste, nessuno si adopererà per trovare una soluzione.

I cittadini ormai non se la bevono più la balla che tutto va bene, che tutto è sotto controllo. Ma come è possibile, solo per logica, pensare che, in un paese sempre più povero, dove la disoccupazione ha raggiunto livelli epocali, i reati calano? La mia versione, molto più realistica è che si i reati sono in calo, ma solo perché ormai il cittadino è sfiduciato. Non si denuncia più. Gli organici delle forze dell'ordine sono dimezzati, questo significa meno controllo del territorio e meno si accerta quel che accade. La Magistratura è al collasso con le montagne di carte da evadere e personale anche qui carente. Le carceri piene tanto che ormai chi commette un reato, solitamente viene posto ai domiciliari, comodamente a casa propria. Ma i reati calano. Si. Certamente! E nei prossimi anni caleranno sempre più con questo andazzo. Inoltre tecnicamente i reati sarebbero calati anche per una mossa intelligente degli ultimi governi. La scelta di depenalizzare o addirittura di abrogare alcuni reati fanno si che quello che prima era reato ora è una sanzione amministrativa.

Non è questa la strada per la Sicurezza. Chi ci governa deve avere il coraggio di rivoluzionare l'attuale sistema penale, giudiziario e penitenziario. Io quotidianamente vivo la strada, tra la gente e dai giornali apprendo come la microcriminalità ormai dilaga. E che dire della macrocriminalità? Il silenzio mi spaventa. Da addetto ai lavori ritengo che il silenzio sia cattivo segno. La storia insegna. Quando la camorra, la mafia, tace, gli affari vanno a gonfie vele, la pax criminale regna.

Basta con gli slogan, impegniamoci per rendere il nostro paese più sicuro con leggi concrete ed efficaci che tutelano il cittadino e contrastano la delinquenza. Io da sbirro e da sindacalista la luce non la vedo. Ad oggi vedo solo il tunnel».