Reclutavano braccianti in provincia di Bari per sfruttarli nei campi. Otto patteggiamenti

I lavoratori, tutti italiani, venivano impiegati per 14 ore sotto i tendoni e dovevano restituire 2 euro al giorno al caporale

venerdì 24 maggio 2019 10.56
Un patteggiamento a pene comprese fra i 2 anni di reclusione e i mille euro di multa per le otto persone accusate, con ruoli diversi, di aver sfruttato per anni circa 2mila braccianti agricoli, tutti italiani e in prevalenza donne.

La manodopera veniva reclutata nei territori di Mola di Bari, Noicattaro, Conversano e Rutigliano, per poi essere sfruttata in diversi campi di uva e ciliegie della regione, fino ad Andria e Trinitapoli.

Secondo le indagini della Guardia di Finanza, coordinate dalla Procura di Bari, gli imputati fino a un anno fa riducevano i braccianti in condizioni di sfruttamento, approfittando del loro stato di bisogno e indigenza. La loro forza lavoro veniva pagata circa 2,50 euro all'ora, per un turno di lavoro che durava fino a 14 ore consecutive sotto i teloni con temperature altissime e senza adeguate provviste di acqua. Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, i braccianti sfruttati erano costretti anche a restituire al caporale 2 euro per ogni giornata lavorativa.