Regionali 2015, 23 condanne per voto di scambio

Le accuse sono di associazione mafiosa, scambio elettorale politico-mafioso, coercizione elettorale e corruzione

lunedì 28 maggio 2018 19.50
Tra tende e rinvii si è svolta in un aula del tribunale di via Nazariatz, chiededo il consenso degli imputati e dei loro legali, l'udienza davanti al Giudice dell'udienza preliminare Alessandra Piliego che ha condannato 23 imputati a pene comprese fra i 7 anni e 8 mesi e i 25 mesi di reclusione, 4 gli assolti, al termine del processo di primo grado, celebrato con il rito abbreviato, per associazione mafiosa, scambio elettorale politico-mafioso, coercizione elettorale e corruzione.
La vicenda emersa dalle indagini della Dda di Bari, riguarda alcuni presunti affiliati al clan Di Cosola, che avrebbero tentato di condizionare l'esito delle elezioni regionali in Puglia del 2015 procurando voti, in cambio di denaro, in alcuni casi il denaro era sostituito dalle minacce. Il candidato era Natale Mariella, lista Popolari, a sostegno di Michele Emiliano presidente.

L'incensurato Armando Giove, ritenuto il referente di Mariella, è stato condannato alla pena 2 anni, 1 mese e 20 giorni per scambio politico elettorale, è stato però assolto dall'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa.