Regionali Puglia, la Lega lancia la candidatura di Altieri: «Basta con il lockdown di Emiliano»
Il Carroccio si prepara all'appuntamento elettorale: «Stop burocrazia, cittadini tornino sovrani». D'Eramo: «Fondamentale unità della coalizione»
lunedì 1 giugno 2020
13.37
Dopo gli scossoni, le fratture e i dissidi interni, la Lega ufficializza il nome di Nuccio Altieri come proprio candidato alla presidenza della Regione Puglia, in vista dell'appuntamento elettorale che (con ogni probabilità) si terrà il 20-21 settembre. «La Puglia deve ripartire dopo il lockdown causato dal Covid e dopo i cinque anni di lockdown del governo di Emiliano - dice Altieri, presentandosi alla stampa come candidato del Carroccio: l'unica cosa che non è stata bloccata in questi anni è l'avanzata della Xylella. Siamo sovranisti, per noi il cambio radicale è dare sovranità ai cittadini pugliesi, che oggi sono sudditi bloccati da una montagna di burocrazia. Il limite storico della Puglia è fare procedure e non progresso, Emiliano da burocrate ha bloccato lo sviluppo industriale e l'iniziativa nel campo turistico».
Per Altieri, «Non è stato fatto un bando per le guide turistiche, l'ultimo fu della Provincia nel 2014. Non saremo meta turistica senza infrastrutture del turismo; finora sono stati dati soldi a pioggia ma senza creare, per esempio, arene per i grandi eventi estivi. Viviamo in una regione senza cinema e teatri, un ragazzo non può formarsi più vedendo spettacoli di Pirandello o Verga. La Puglia è senza palcoscenico, ha sofferto mancanza di visione: noi nomineremo un assessore alla sanità e uno all'agricoltura, due ambiti fondamentali che con Emiliano non hanno avuto rappresentanza in giunta».
[YOUTUBE]
Poi Altieri torna a puntare l'indice contro la macchina burocratica regionale: «La Puglia deve diventare facile, oggi è complicata - prosegue il presidente di Invimit e candidato leghista. In questi cinque anni non siamo stati attrattivi, non c'è stato nessun grande investimento. Le richieste vanno avanzate in autocertificazione, i controlli saranno fatti dopo. Finora c'è stato pregiudizio sul lavoro e sull'iniziativa privata: 232mila persone percepiscono il reddito di cittadinanza, il che vuol dire che non lavorano. L'impegno è portare quei numeri alla metà, autorizzando le imprese. Continuare con i finanziamenti a pioggia significa far finire i fondi, a breve non ci saranno soldi per anziani e disabili».
Rilancio della libera iniziativa privata: questo il punto centrale del programma di Altieri che la Lega svilupperà nelle prossime settimane. «Se si lascia una parte del territorio senza insediamenti stiamo creando delle discariche che non producono reddito - prosegue. Un parco fruibile deve avere cose che permettano agli uomini di vivere quello spazio. Chi costruisce non è per forza un delinquente. La Puglia ha bisogno di alta velocità fino al Salento, il sistema di portualità ancora non arriva a quello che è stato fatto a Trieste, dove l'indotto portuale interessa tutta la città. Sostenibilità è poter pagare le giuste tasse: gli oneri devono essere sostenibili per le famiglie e le attività. Parliamo di cose di buon senso, cose che si possono fare in dieci giorni. In campagna elettorale chiameremo i cittadini a firmare progetti di leggere da presentare il primo giorno di governo. In un momento difficile ci vogliono le cose semplici».
Sul possibile scontro interno al centrodestra fra Fitto di Fratelli d'Italia e Altieri della Lega interviene il segretario regionale del Carroccio Luigi D'Eramo, che dice: «Sono due candidature di spessore, i leader della coalizione di centrodestra sapranno fare la scelta migliore. Nei prossimi giorni si arriverà a una definizione complessiva per trovare l'interprete che guidi la coalizione: la nuova visione della Puglia passa da un programma condiviso con l'elettorato e i portatori di interessi. L'unità del centrodestra è un valore fondamentale».
D'Eramo, invece, glissa sui dissidi interni alla Lega pugliese, spaccatasi proprio sul nome di Altieri come candidato: «Parliamo a 4 milioni e mezzo di pugliesi - dice il segretario. Vorrei rimanere conentrato sulle tante cose da fare; il resto ha una rilevanza relativa. L'unico obiettivo è battere il centrosinistra ed Emiliano, la Lega sarà la locomotiva del governo di centrodestra. Per la composizione delle liste cercheremo equilibrio fra chi ha costruito questo partito e il contributo delle realtà che si sono avvicinate la movimento. Avremo rappresentanza nelle liste di esponenti del mondo delle categorie e delle professioni. Data delle elezioni? Settembre mi sembra una buona soluzione», conclude D'Eramo.
Per Altieri, «Non è stato fatto un bando per le guide turistiche, l'ultimo fu della Provincia nel 2014. Non saremo meta turistica senza infrastrutture del turismo; finora sono stati dati soldi a pioggia ma senza creare, per esempio, arene per i grandi eventi estivi. Viviamo in una regione senza cinema e teatri, un ragazzo non può formarsi più vedendo spettacoli di Pirandello o Verga. La Puglia è senza palcoscenico, ha sofferto mancanza di visione: noi nomineremo un assessore alla sanità e uno all'agricoltura, due ambiti fondamentali che con Emiliano non hanno avuto rappresentanza in giunta».
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Poi Altieri torna a puntare l'indice contro la macchina burocratica regionale: «La Puglia deve diventare facile, oggi è complicata - prosegue il presidente di Invimit e candidato leghista. In questi cinque anni non siamo stati attrattivi, non c'è stato nessun grande investimento. Le richieste vanno avanzate in autocertificazione, i controlli saranno fatti dopo. Finora c'è stato pregiudizio sul lavoro e sull'iniziativa privata: 232mila persone percepiscono il reddito di cittadinanza, il che vuol dire che non lavorano. L'impegno è portare quei numeri alla metà, autorizzando le imprese. Continuare con i finanziamenti a pioggia significa far finire i fondi, a breve non ci saranno soldi per anziani e disabili».
Rilancio della libera iniziativa privata: questo il punto centrale del programma di Altieri che la Lega svilupperà nelle prossime settimane. «Se si lascia una parte del territorio senza insediamenti stiamo creando delle discariche che non producono reddito - prosegue. Un parco fruibile deve avere cose che permettano agli uomini di vivere quello spazio. Chi costruisce non è per forza un delinquente. La Puglia ha bisogno di alta velocità fino al Salento, il sistema di portualità ancora non arriva a quello che è stato fatto a Trieste, dove l'indotto portuale interessa tutta la città. Sostenibilità è poter pagare le giuste tasse: gli oneri devono essere sostenibili per le famiglie e le attività. Parliamo di cose di buon senso, cose che si possono fare in dieci giorni. In campagna elettorale chiameremo i cittadini a firmare progetti di leggere da presentare il primo giorno di governo. In un momento difficile ci vogliono le cose semplici».
Sul possibile scontro interno al centrodestra fra Fitto di Fratelli d'Italia e Altieri della Lega interviene il segretario regionale del Carroccio Luigi D'Eramo, che dice: «Sono due candidature di spessore, i leader della coalizione di centrodestra sapranno fare la scelta migliore. Nei prossimi giorni si arriverà a una definizione complessiva per trovare l'interprete che guidi la coalizione: la nuova visione della Puglia passa da un programma condiviso con l'elettorato e i portatori di interessi. L'unità del centrodestra è un valore fondamentale».
D'Eramo, invece, glissa sui dissidi interni alla Lega pugliese, spaccatasi proprio sul nome di Altieri come candidato: «Parliamo a 4 milioni e mezzo di pugliesi - dice il segretario. Vorrei rimanere conentrato sulle tante cose da fare; il resto ha una rilevanza relativa. L'unico obiettivo è battere il centrosinistra ed Emiliano, la Lega sarà la locomotiva del governo di centrodestra. Per la composizione delle liste cercheremo equilibrio fra chi ha costruito questo partito e il contributo delle realtà che si sono avvicinate la movimento. Avremo rappresentanza nelle liste di esponenti del mondo delle categorie e delle professioni. Data delle elezioni? Settembre mi sembra una buona soluzione», conclude D'Eramo.