Regionali Puglia, Tajani sponsorizza Fitto: «Grande tema è l'uso dei fondi europei»
Il vicepresidente di Forza Italia: «Il problema della disoccupazione non lo risolve il pubblico». Il candidato: «Salvini? Faremo campagna elettorale insieme»
sabato 27 giugno 2020
12.44
Raffaele Fitto incassa l'endorsement di Antonio Tajani: il vicepresidente di Forza Italia ed eurodeputato si è presentato questa mattina a Bari in conferenza stampa al fianco del candidato presidente della Regione Puglia espresso dalla coalizione di centrodestra.
Il candidato voluto da Giorgia Meloni e Fratelli d'Italia raccoglie l'appoggio del leader del partito di Berlusconi, che insiste sull'unità del centrodestra: «Il centrodestra si presenta compatto all'appuntamento con regionali e amministrative, mentre la sinistra si presenta divisa - ha detto Tajani. Forza italia ha individuato in Fitto la sintesi della coalizione. Da ottobre in Puglia potrà esserci un governo di centrodestra, ci sono le condizioni politiche per cambiare le cose in questa regione. Parteciperò in prima persona alla campagna elettorale, perché sono convinto che Fitto meriti di tornare a fare il presidente della Regione. Mi batterò con lo stesso impegno con cui lui si è battuto per la mia elezione a presidente dell'Europarlamento».
Durante la conferenza stampa anche la "classica" telefonata di Berlusconi: «Mi ha augurato in bocca al lupo e ribadito il sostegno di Forza Italia - rivela Fitto. Siamo reduci da momenti di tensione, ma oggi stiamo riavvolgendo il nastro: l'unità è fondamentale per vincere. Con Forza Italia costruiremo un percorso comune nella nostra coalizione; FI darà un contributo con liste fatte di persone di qualità. Con Tajani abbiamo collaborato in Europa per il bene del nostro Paese. Noi possiamo indicare i settori fondamentali della regione in cui si sono accumulati ritardi; il più importante è l'incapacità di sfruttare i fondi europei e di cogliere nuove opportunità».
Entrando nel merito della campagna elettorale, Tajani aggiunge: «Fitto ha governato benissimo la Regione Puglia e ha acquisito un'importante esperienza europea. Sapremo cogliere tutte le opportunità che l'Europa offre, sapremo aiutare la Puglia a sfruttare i fondi. Non possiamo, però, non insistere sulle riforme del Paese: bisogna abbattere le tasse, arrivare alla flat tax e rinviare a fine 2020 gli adempimenti fiscali. Dobbiamo avviare una riforma della giustizia civile, della burocrazia e della sanità per ottenere i fondi del recovery plan. Il Covid non è una responsabilità italiana, è giusto che ci sia solidarietà ma è necessario avviare delle riforme per avere aiuti. Aspettiamo ancora la risposta di Conte, noi di Forza Italia siamo alternativi al Governo delle quattro sinistre, così come in Puglia. Qui porteremo Bardi, Santelli e Toma, presidenti di Basilicata, Calabria e Molise. Toma ha regalato alle famiglie meno abbienti un computer per il collegamento fra studenti e docenti. In Basilicata l'amministrazione di centrodestra ha mandato delle task force nelle Rsa per curare in loco. Non esiste solo in Nord, il Sud merita considerazione».
Sul fondo salva-stati, uno dei principali motivi di divergenza fra Forza Italia e Lega-Fratelli d'Italia, Tajani insiste: «La sanità è una delle grandi questioni pugliesi. A noi tocca dire che la sanità in Puglia deve essere più efficiente, deve prepararsi a una possibile seconda ondata di Coronavirus; non possiamo restare a guardare. Bisogna avere una sanità di prossimità. Noi di Forza Italia siamo convinti che debbano essere utilizzanti i 37 miliardi del Mes, soltanto per la sanità. Noi voteremo a favore in Parlamento, ma questo non significa un sostegno al Governo. Non ci sono accordi sottobanco».
Agricoltura e sviluppo industriale al centro del discorso liberale di Tajani: «I fondi comunitari servono anche per l'agricoltura - prosegue il forzista. Ci batteremo perché non ci siano tagli alla politica agricola comune, e a livello nazionale perché ci siano più investimenti. Non condivido le scelte di politica agricola del ministro Bellanova: la regolarizzazione di centinaia di migliaia di immigrati è un errore, i procedimenti sarebbero lunghissimi. La Regione Puglia non ha avuto il coraggio di estirpare il bubbone Xylella all'inizio; adesso bisogna investire di più a livello locale, nazionale ed europeo. Gli imprenditori sono uno strumento per creare occupazione, non possiamo non farci carico del problema dell'occupazione giovanile. La soluzione non è nel pubblico: bisogna fare di tutto per avere una politica industriale e agricola nazionale e regionale, senza la quale non si crea lavoro. Dobbiamo guardare con attenzione a Taranto, dove sono stati commessi errori che ha mandato in crisi l'indotto».
Ieri il passaggio a Bari di Salvini, al cui fianco c'era Nuccio Altieri (il vicepresidente di un eventuale governo di centrodestra in Puglia) ma non lo stesso Fitto. Il candidato prova a buttare acqua sul fuoco, cercando di spegnere le polemiche politiche interne alla coalizione: «Con la Lega abbiamo avuto una discussione normale, Salvini ha sottolineato che ieri era una loro iniziativa e che in futuro ci presenteremo insieme - dice Fitto indossando i panni del pompiere. Il loro contributo sarà decisivo, il messaggio forte è che il centrodestra è unito: il rapporto è molto "Fitto"».
Salvini ha indicato nella gestione dei rifiuti e nel modello sanitario pubblico-privato le principali tematiche della campagna elettorale in Puglia: «Il tema dei rifiuti si presta alle critiche - spiega Fitto. Il ciclo era chiuso e poi è stato riaperto, la Puglia paga le tasse più alte. Mi farà piacere confrontarmi con i sindaci pugliesi. Il modello sanitario positivo del Veneto fa emergere le criticità del nostro sistema. Il ruolo dei medici va riscritto e ridisegnato, quel modello è uno spunto per costruirne uno nostro. L'Udc ha espresso il proprio sostegno al centrodestra nelle regioni in cui si vota. Liste? Sarò al tavolo, puntiamo sul gioco di squadra. La caratteristica della nostra campagna sarà dare indicazioni su ciò che va fatto, non ci interessa la contrapposizione personale. La nostra regione ha bisogno di accendere una speranza, per i tanti giovani che guardano al futuro con incertezza. Attiveremo un confronto con le organizzazioni di categoria e gli attori regionali. Siamo reduci da stagioni in cui al voto di protesta non è seguito nulla: noi dobbiamo finalizzare la delusione di questi cinque anni in un progetto futuro», conclude Fitto.
Il candidato voluto da Giorgia Meloni e Fratelli d'Italia raccoglie l'appoggio del leader del partito di Berlusconi, che insiste sull'unità del centrodestra: «Il centrodestra si presenta compatto all'appuntamento con regionali e amministrative, mentre la sinistra si presenta divisa - ha detto Tajani. Forza italia ha individuato in Fitto la sintesi della coalizione. Da ottobre in Puglia potrà esserci un governo di centrodestra, ci sono le condizioni politiche per cambiare le cose in questa regione. Parteciperò in prima persona alla campagna elettorale, perché sono convinto che Fitto meriti di tornare a fare il presidente della Regione. Mi batterò con lo stesso impegno con cui lui si è battuto per la mia elezione a presidente dell'Europarlamento».
Durante la conferenza stampa anche la "classica" telefonata di Berlusconi: «Mi ha augurato in bocca al lupo e ribadito il sostegno di Forza Italia - rivela Fitto. Siamo reduci da momenti di tensione, ma oggi stiamo riavvolgendo il nastro: l'unità è fondamentale per vincere. Con Forza Italia costruiremo un percorso comune nella nostra coalizione; FI darà un contributo con liste fatte di persone di qualità. Con Tajani abbiamo collaborato in Europa per il bene del nostro Paese. Noi possiamo indicare i settori fondamentali della regione in cui si sono accumulati ritardi; il più importante è l'incapacità di sfruttare i fondi europei e di cogliere nuove opportunità».
Entrando nel merito della campagna elettorale, Tajani aggiunge: «Fitto ha governato benissimo la Regione Puglia e ha acquisito un'importante esperienza europea. Sapremo cogliere tutte le opportunità che l'Europa offre, sapremo aiutare la Puglia a sfruttare i fondi. Non possiamo, però, non insistere sulle riforme del Paese: bisogna abbattere le tasse, arrivare alla flat tax e rinviare a fine 2020 gli adempimenti fiscali. Dobbiamo avviare una riforma della giustizia civile, della burocrazia e della sanità per ottenere i fondi del recovery plan. Il Covid non è una responsabilità italiana, è giusto che ci sia solidarietà ma è necessario avviare delle riforme per avere aiuti. Aspettiamo ancora la risposta di Conte, noi di Forza Italia siamo alternativi al Governo delle quattro sinistre, così come in Puglia. Qui porteremo Bardi, Santelli e Toma, presidenti di Basilicata, Calabria e Molise. Toma ha regalato alle famiglie meno abbienti un computer per il collegamento fra studenti e docenti. In Basilicata l'amministrazione di centrodestra ha mandato delle task force nelle Rsa per curare in loco. Non esiste solo in Nord, il Sud merita considerazione».
Sul fondo salva-stati, uno dei principali motivi di divergenza fra Forza Italia e Lega-Fratelli d'Italia, Tajani insiste: «La sanità è una delle grandi questioni pugliesi. A noi tocca dire che la sanità in Puglia deve essere più efficiente, deve prepararsi a una possibile seconda ondata di Coronavirus; non possiamo restare a guardare. Bisogna avere una sanità di prossimità. Noi di Forza Italia siamo convinti che debbano essere utilizzanti i 37 miliardi del Mes, soltanto per la sanità. Noi voteremo a favore in Parlamento, ma questo non significa un sostegno al Governo. Non ci sono accordi sottobanco».
Agricoltura e sviluppo industriale al centro del discorso liberale di Tajani: «I fondi comunitari servono anche per l'agricoltura - prosegue il forzista. Ci batteremo perché non ci siano tagli alla politica agricola comune, e a livello nazionale perché ci siano più investimenti. Non condivido le scelte di politica agricola del ministro Bellanova: la regolarizzazione di centinaia di migliaia di immigrati è un errore, i procedimenti sarebbero lunghissimi. La Regione Puglia non ha avuto il coraggio di estirpare il bubbone Xylella all'inizio; adesso bisogna investire di più a livello locale, nazionale ed europeo. Gli imprenditori sono uno strumento per creare occupazione, non possiamo non farci carico del problema dell'occupazione giovanile. La soluzione non è nel pubblico: bisogna fare di tutto per avere una politica industriale e agricola nazionale e regionale, senza la quale non si crea lavoro. Dobbiamo guardare con attenzione a Taranto, dove sono stati commessi errori che ha mandato in crisi l'indotto».
Ieri il passaggio a Bari di Salvini, al cui fianco c'era Nuccio Altieri (il vicepresidente di un eventuale governo di centrodestra in Puglia) ma non lo stesso Fitto. Il candidato prova a buttare acqua sul fuoco, cercando di spegnere le polemiche politiche interne alla coalizione: «Con la Lega abbiamo avuto una discussione normale, Salvini ha sottolineato che ieri era una loro iniziativa e che in futuro ci presenteremo insieme - dice Fitto indossando i panni del pompiere. Il loro contributo sarà decisivo, il messaggio forte è che il centrodestra è unito: il rapporto è molto "Fitto"».
Salvini ha indicato nella gestione dei rifiuti e nel modello sanitario pubblico-privato le principali tematiche della campagna elettorale in Puglia: «Il tema dei rifiuti si presta alle critiche - spiega Fitto. Il ciclo era chiuso e poi è stato riaperto, la Puglia paga le tasse più alte. Mi farà piacere confrontarmi con i sindaci pugliesi. Il modello sanitario positivo del Veneto fa emergere le criticità del nostro sistema. Il ruolo dei medici va riscritto e ridisegnato, quel modello è uno spunto per costruirne uno nostro. L'Udc ha espresso il proprio sostegno al centrodestra nelle regioni in cui si vota. Liste? Sarò al tavolo, puntiamo sul gioco di squadra. La caratteristica della nostra campagna sarà dare indicazioni su ciò che va fatto, non ci interessa la contrapposizione personale. La nostra regione ha bisogno di accendere una speranza, per i tanti giovani che guardano al futuro con incertezza. Attiveremo un confronto con le organizzazioni di categoria e gli attori regionali. Siamo reduci da stagioni in cui al voto di protesta non è seguito nulla: noi dobbiamo finalizzare la delusione di questi cinque anni in un progetto futuro», conclude Fitto.