Regione Puglia, sono 7.305 le vaccinazioni anomale tra dicembre e gennaio

Lo ha comunicato il presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione, Fabiano Amati

sabato 17 aprile 2021 8.02
Limitando l'osservazione al periodo dicembre-gennaio, risultano 7.305 vaccinazioni anomale. Questo quanto emergerebbe dagli elenchi dei vaccinati sino al 12 aprile scorso.

A comunicarlo il presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati, commentando l'elenco acquisito oggi dei cittadini beneficiari della vaccinazione anti-Covid al 12 aprile 2021.

«La bellezza dei numeri - dichiara Amati - consiste nella loro capacità di fotografare la realtà senza giri di parole e rendersi utili, dunque, per decisioni o soluzioni politiche. Mi spiace solo che per compiere atti semplici ci sia bisogno di generare tensioni e incomprensioni inutili, com'è accaduto per ottenere gli elenchi. Riservandomi un'analisi più dettagliata e limitando l'osservazione al periodo dal 27 dicembre al 31 gennaio, arco di tempo in cui non erano stati ammessi alla vaccinazione i conviventi o assistenti di persone fragili, risultano ammessi al beneficio della vaccinazione 6.593 operatori non sanitari in RSA, 389 persone prive di indicazioni sulla categoria professionale di appartenenza, 243 persone adibite ad altra attività lavorativa a rischio, diversa cioè da quella di operatore sanitario in strutture ospedaliere o RSA e 14 persone con attività a contatto con animali. Dati decisamente anomali. A ciò si aggiunga, però, nel periodo sino al 12 aprile, l'ammissione al beneficio della vaccinazione di 66 persone minori di 18 anni, di cui 23 per appartenenza a categoria non specificata, 34 alla categoria degli operatori sanitari, 5 operatori sanitari in RSA, 3 operatori scolastici e 1 forze di polizia. Anche questo dato si presenta intuitivamente anomalo. Ma c'è una questione ben più grande da analizzare con attenzione e pur considerando la doppia dose: è quella relativa alla vaccinazione degli operatori sanitari, che si presenta anomala perché a fronte di 207.584 vaccinati al 12 aprile, tale quantità è sproporzionata rispetto al numero di 140mila operatori sanitari totali dichiarati ai fini della vaccinazione, dai quali andrebbero peraltro sottratti i 20mila operatori che ai fini del controllo agli obblighi di vaccinazione risultano al 10 aprile non vaccinati per ragioni sanitarie o per rinuncia. Ma su questo, come su altro, mi riservo ulteriori valutazioni».