Rifiuti, Carrieri all'attacco: "Illegali le sanzioni penali previste per chi non li smaltisce correttamente"

Nel mirino del consigliere comunale anche i cosiddetti 'treni di cassonetti' a cui sarebbero obbligati i commercianti

lunedì 12 novembre 2018 17.56
"Nel primo semestre 2018 la Cittá di Bari ha recuperato meno rifiuti rispetto al 2017. Mentre tutti i Comuni limitrofi (Modugno, Bitonto. Triggiano, Valenzano) hanno visto aumentare le quantitá dei rifiuti prodotti". Non le manda a dire il consigliere comunale di Centrodestra Giuseppe Carrieri che in una nota attacca il Comune di Bari sulle modalità della raccolta dei rifiuti e sulle sanzioni previste per cittadini commercianti. "Sono 2 le ordinanze sindacali di cui ho chiesto con 2 risoluzioni urgenti, depositate in consiglio comunale, l'immediata revoca in autotutela - spiega Carrieri - se entro 7 giorni non avró risposta, sottoporró la questione prima al Prefetto e poi alla Procura della Repubblica. La prima é la 1852 del 8 ottobre che ha esteso ai lavoratori autonomi baresi la sanzione penale dell'arresto da 3 mesi a 1 anno, nel caso di incontrollato abbandono di rifiuti. Una follia e una illeceitá poiché il sindaco non puó estendere una sanzione penale ai suoi concittadini, senza che sia previsto dalla legge. Un' ordinanza inoltre che confusamente vieta il conferimento dei rifiuti a Bari di chi non risiede a Bari, a meno che non venga fornita la prova di trovarsi a Bari per motivi di studio e/o turistici. E che ha giá comportato l'irrogazione di sanzioni a ignari ospiti della nostra cittá "sorpresi" a smaltire rifiuti".
La seconda ordinanza nel mirino di Carrieri é la 1877 del 2018, che ha imposto a tutti i commercianti di Bari di installare nei propri negozi, "treni di cassonetti" per smaltire in maniera differenziata i rifiuti prodotti nei loro esercizi commerciali. "Si tratta - prosegue il consigliere - di bidoncini da allocare sia nelle aree destinate alle lavorazioni come cucine, depositi, magazzini, sia negli spazi frequentati dai clienti compresi i bagni. Un'altra inutile follia, che impone costi finanziari e logistici ai commercianti baresi e li espone a pesanti sanzioni tra cui la chiusura sino a 3 giorni del negozio in caso di recidiva. Entrambe le ordinanze del sindaco, ritengo abbiano un obiettivo: sviare l'attenzione dal vero problema che é l'incapacitá di Amiu di raccogliere e smaltire bene i rifiuti urbani della cittá e incolpare altri: i commercianti, i mercatali, gli abitanti dei Comuni limitrofi bollati come sporcaccioni".