Riqualificazione Bari Costa Sud, Decaro: «Un parco per congiungere mare e città»
Presentate le linee guida del bando di concorso d'idee. Tedesco: «Ai progettisti chiediamo di integrare le opere col territorio»
mercoledì 23 maggio 2018
14.49
La costa sud di Bari, quella che va da Pane e Pomodoro a San Giorgio, è pronta a diventare il punto focale della nuova urbanistica della città, e con essa anche i quartieri retrostanti di Japigia e Sant'Anna assumeranno caratteri nuovi nel reticolato urbano.
Sono state presentate stamattina le linee guida del bando con cui a breve si darà avvio al concorso d'idee internazionale "Costasud" che porterà al vaglio del Comune di Bari le proposte più affascinanti per riqualificare un tratto di costa che, attualmente, non è né vissuto né vivibile. Si tratta, infatti, di una call che può attirare a Bari idee e progetti da tutto il mondo, senza che i proponenti abbiano particolari competenze di architettura o ingegneria.I vincitori verranno annunciati entro la fine dell'anno, e a loro spetterà un premio di 25.000 Euro.
Un bando aperto alle idee più creative, ma che debbano tenere dentro il progetto di un parco di almeno 60 ettari, che funga a tutti gli effetti da ricucitura tra il tratto in prossimità del mare e l'abitato dei quartieri del retro-costa. La pietra angolare delle linee guida, infatti, è la rimozione della linea ferroviaria che si snoda lungo il perimetro di Japigia, oltre all'integrazione delle opere di riqualificazione con il variegato paesaggio a sud di Torre Quetta, dove è presente un fitto reticolo di lame e canali, nonché di terreni colti e incolti.
«Quello della ricucitura tra mare e città - dice il sindaco Antonio Decaro - era uno degli impegni più importanti che avevo preso, e credo che la riqualificazione dell'intero tratto di costa a sud di Bari sarà la cosa più importante del mio mandato. I punti fermi di queste linee guida sono stati messi insieme ai professionisti del PUG e del Piano Coste, dopo numerosi incontri con associazioni sindacali, datoriali e con le cooperative: da una parte avremo un grande parco, dall'altra nuovi tessuti urbani. Mentre disegniamo il piano urbanistico generale facciamo delle anticipazioni sulla città del futuro».
«Si tratta di un progetto difficile - continua il primo cittadino - che ruota intorno al tema della costa intesa con le sue relazioni con il retrocosta. Il progetto dovrà tenere insieme diversi elementi: la salvaguardia del tratto di costa e delle riserve agricole che insistono in quella zona, la riqualificazione del quartiere retrostante, la generazione di spazi per l'aggregazione e l'integrazione tra proprietà pubblica e privata».
«Ai progettisti - continua l'assessore all'Urbanistica Carla Tedesco, entrando nei dettagli - chiediamo un parco che tenga conto della presenza di spazi costieri e della presenza di riserve agricole in quell'area, e che fornisca nuovi servizi in termini di attrezzature per il tempo libero. A loro, inoltre, chiediamo la riqualificazione dei tessuti esistenti, ovvero il quartiere Japigia e il quartiere Sant'Anna, che hanno bisogno di essere connessi tra loro e alla città».
Il progetto, infatti, nasce per animare due realtà che sono essenzialmente residenziali, al cui interno insistono condomini e complessi recintati che sorgono come delle monadi, senza connessione tra loro o con servizi e attività commerciali che in quella porzione di città praticamente non esistono. «C'è bisogno - conclude Tedesco - di creare i presupposti affinché nasca il bisogno di avere servizi di vicinato e attività e non solo case. La presenza di un bene ambientale e paesaggistico così importante come la costa è un'occasione di riqualificazione dei tessuti esistenti. Questa è la visione della città che è nel PUG e che in anticipazione stiamo sperimentando nella porzione Sud-Est del territorio».
Sono state presentate stamattina le linee guida del bando con cui a breve si darà avvio al concorso d'idee internazionale "Costasud" che porterà al vaglio del Comune di Bari le proposte più affascinanti per riqualificare un tratto di costa che, attualmente, non è né vissuto né vivibile. Si tratta, infatti, di una call che può attirare a Bari idee e progetti da tutto il mondo, senza che i proponenti abbiano particolari competenze di architettura o ingegneria.I vincitori verranno annunciati entro la fine dell'anno, e a loro spetterà un premio di 25.000 Euro.
Un bando aperto alle idee più creative, ma che debbano tenere dentro il progetto di un parco di almeno 60 ettari, che funga a tutti gli effetti da ricucitura tra il tratto in prossimità del mare e l'abitato dei quartieri del retro-costa. La pietra angolare delle linee guida, infatti, è la rimozione della linea ferroviaria che si snoda lungo il perimetro di Japigia, oltre all'integrazione delle opere di riqualificazione con il variegato paesaggio a sud di Torre Quetta, dove è presente un fitto reticolo di lame e canali, nonché di terreni colti e incolti.
«Quello della ricucitura tra mare e città - dice il sindaco Antonio Decaro - era uno degli impegni più importanti che avevo preso, e credo che la riqualificazione dell'intero tratto di costa a sud di Bari sarà la cosa più importante del mio mandato. I punti fermi di queste linee guida sono stati messi insieme ai professionisti del PUG e del Piano Coste, dopo numerosi incontri con associazioni sindacali, datoriali e con le cooperative: da una parte avremo un grande parco, dall'altra nuovi tessuti urbani. Mentre disegniamo il piano urbanistico generale facciamo delle anticipazioni sulla città del futuro».
«Si tratta di un progetto difficile - continua il primo cittadino - che ruota intorno al tema della costa intesa con le sue relazioni con il retrocosta. Il progetto dovrà tenere insieme diversi elementi: la salvaguardia del tratto di costa e delle riserve agricole che insistono in quella zona, la riqualificazione del quartiere retrostante, la generazione di spazi per l'aggregazione e l'integrazione tra proprietà pubblica e privata».
«Ai progettisti - continua l'assessore all'Urbanistica Carla Tedesco, entrando nei dettagli - chiediamo un parco che tenga conto della presenza di spazi costieri e della presenza di riserve agricole in quell'area, e che fornisca nuovi servizi in termini di attrezzature per il tempo libero. A loro, inoltre, chiediamo la riqualificazione dei tessuti esistenti, ovvero il quartiere Japigia e il quartiere Sant'Anna, che hanno bisogno di essere connessi tra loro e alla città».
Il progetto, infatti, nasce per animare due realtà che sono essenzialmente residenziali, al cui interno insistono condomini e complessi recintati che sorgono come delle monadi, senza connessione tra loro o con servizi e attività commerciali che in quella porzione di città praticamente non esistono. «C'è bisogno - conclude Tedesco - di creare i presupposti affinché nasca il bisogno di avere servizi di vicinato e attività e non solo case. La presenza di un bene ambientale e paesaggistico così importante come la costa è un'occasione di riqualificazione dei tessuti esistenti. Questa è la visione della città che è nel PUG e che in anticipazione stiamo sperimentando nella porzione Sud-Est del territorio».