Ristoranti, boom di prenotazioni a Bari per San Valentino: "Sold out per sabato e domenica"
Tanti i tavoli prenotati dopo il passaggio in zona gialla: "Presi d'assalto". E c'è chi critica l'improvviso cambio di colore: "Poco rispetto per la categoria"
giovedì 11 febbraio 2021
14.41
Il ritorno della Puglia in zona gialla ha fatto ripartire improvvisamente il settore della ristorazione. Ristoranti, pub e norcinerie potranno riaprire i battenti e accogliere i clienti nei propri locali. Sarà obbligatorio ridurre la capienza delle sale e mettere in pratica tutte le misure per permettere ai clienti di poter consumare il pranzo in sicurezza.
Le attività commerciali sono già attive a partire da questa mattina ma moltissimi clienti hanno deciso di prenotare un posto per il weekend, soprattutto in vista di San valentino.
«Siamo sold out per la giornata di domenica mentre restano pochissimi coperti per quella di sabato – spiega Dario Benedictis, titolare del ristorante "Il Pescatore" -. La richiesta è stata altissima: alcuni tavoli sono stati prenotati già una decina di giorni fa, quando si ipotizzava il passaggio della Puglia in zona gialla. Nelle ultime 24 ore abbiamo ricevuto tantissime chiamate e abbiamo rifiutato circa quaranta prenotazioni. Anche le camere del nostro B&B sono già state bloccate per il fine settimana».
L'ondata di gelo che interesserà la Puglia a partire da domani limiterà l'attività dei ristoranti che dispongono di aree esterne: «Purtroppo non potremo sfruttare tutti i nostri spazi sia per il distanziamento tra i tavoli che per il maltempo previsto nel weekend – prosegue il ristoratore -. Le sale esterne non saranno utilizzabili, quindi ci siamo organizzati dividendo le prenotazioni in due turni: uno alle 13 e l'altro alle 15. Il nostro servizio delivery resterà attivo durante tutta la giornata di domenica, specialmente nelle ore serali».
Boom di prenotazioni anche per lo storico ristorante "Da Paolo": «Siamo stati presi d'assalto – spiega il titolare Paolo Giordano -, ci aspettavamo questa reazione da parte dei clienti che in questi mesi non hanno avuto la possibilità di pranzare nei ristoranti. Abbiamo esaurito le prenotazioni in un giorno e mezzo, oggi stiamo raccogliendo le disponibilità per un eventuale secondo turno a partire dalle ore 15».
In programma anche un servizio delivery per le coppie che decideranno di trascorrere San Valentino in casa: «Proporremo un menù mirato per i clienti che desiderano passare una serata in tranquillità gustando le nostre specialità – conclude il ristoratore -. La zona gialla ci permette di tornare alla normalità: faccio un grosso in bocca al lupo a tutto il settore della ristorazione barese, dobbiamo stringere i denti e tornare a fare il nostro lavoro con le dovute precauzioni per combattere il virus».
Tra i ristoratori baresi c'è anche chi critica il repentino "cambio di colore" e la riapertura improvvisa delle attività: «Noi abbiamo deciso di riaprire da domani – aggiunge Daniele Caldarulo del Black&White – come al solito i cambi di colore avvengono last minute, ma i ristoranti non si possono accendere da un giorno all'altro come se niente fosse. Purtroppo, la stessa cosa è stata fatta l'ultima volta, e fa capire che c'è una mancanza di rispetto, alla base, verso la nostra categoria. Il mio ristorante ha una ricettività molto limitata, ci sono 35/36 posti interni che con il distanziamento diventano 24, e considerando il meteo non potremo usare lo spazio esterno. Stiamo comunque vedendo una risposta da parte dei clienti, ma solo per San Valentino, mentre per le restanti giornate stiamo avendo poche prenotazioni. L'obiettivo di tutti è San Valentino, per questo mi sento di lanciare una proposta. Domenica fateci aprire a cena, con obbligo di chiusura alle 22, mantenendo ovviamente tutte le regole sul distanziamento. Non cambierebbe nulla, ma per noi sarebbe ideale, ma so che non è proprio previsto».
Diversa la situazione se ci si allontana dal centro di Bari. «Siamo aperti da tre ore – racconta Nicola del Birrbante a Santa Fara – non abbiamo avuto ancora prenotazioni, mentre stiamo lavorando come bar. La gente ha riscoperto il piacere di bere il caffè dalla tazzina. Anche per domenica che è San Valentino al momento è tutto fermo, le persone non sapevano davvero cosa sarebbe successo fino a ieri sera per cui non si sono ancora mosse. Da oggi speriamo di avere qualche telefonata per il pranzo, sapendo che alle 18 dobbiamo chiudere ed asporto e domicilio non sono molto richiesti».
Le attività commerciali sono già attive a partire da questa mattina ma moltissimi clienti hanno deciso di prenotare un posto per il weekend, soprattutto in vista di San valentino.
«Siamo sold out per la giornata di domenica mentre restano pochissimi coperti per quella di sabato – spiega Dario Benedictis, titolare del ristorante "Il Pescatore" -. La richiesta è stata altissima: alcuni tavoli sono stati prenotati già una decina di giorni fa, quando si ipotizzava il passaggio della Puglia in zona gialla. Nelle ultime 24 ore abbiamo ricevuto tantissime chiamate e abbiamo rifiutato circa quaranta prenotazioni. Anche le camere del nostro B&B sono già state bloccate per il fine settimana».
L'ondata di gelo che interesserà la Puglia a partire da domani limiterà l'attività dei ristoranti che dispongono di aree esterne: «Purtroppo non potremo sfruttare tutti i nostri spazi sia per il distanziamento tra i tavoli che per il maltempo previsto nel weekend – prosegue il ristoratore -. Le sale esterne non saranno utilizzabili, quindi ci siamo organizzati dividendo le prenotazioni in due turni: uno alle 13 e l'altro alle 15. Il nostro servizio delivery resterà attivo durante tutta la giornata di domenica, specialmente nelle ore serali».
Boom di prenotazioni anche per lo storico ristorante "Da Paolo": «Siamo stati presi d'assalto – spiega il titolare Paolo Giordano -, ci aspettavamo questa reazione da parte dei clienti che in questi mesi non hanno avuto la possibilità di pranzare nei ristoranti. Abbiamo esaurito le prenotazioni in un giorno e mezzo, oggi stiamo raccogliendo le disponibilità per un eventuale secondo turno a partire dalle ore 15».
In programma anche un servizio delivery per le coppie che decideranno di trascorrere San Valentino in casa: «Proporremo un menù mirato per i clienti che desiderano passare una serata in tranquillità gustando le nostre specialità – conclude il ristoratore -. La zona gialla ci permette di tornare alla normalità: faccio un grosso in bocca al lupo a tutto il settore della ristorazione barese, dobbiamo stringere i denti e tornare a fare il nostro lavoro con le dovute precauzioni per combattere il virus».
Tra i ristoratori baresi c'è anche chi critica il repentino "cambio di colore" e la riapertura improvvisa delle attività: «Noi abbiamo deciso di riaprire da domani – aggiunge Daniele Caldarulo del Black&White – come al solito i cambi di colore avvengono last minute, ma i ristoranti non si possono accendere da un giorno all'altro come se niente fosse. Purtroppo, la stessa cosa è stata fatta l'ultima volta, e fa capire che c'è una mancanza di rispetto, alla base, verso la nostra categoria. Il mio ristorante ha una ricettività molto limitata, ci sono 35/36 posti interni che con il distanziamento diventano 24, e considerando il meteo non potremo usare lo spazio esterno. Stiamo comunque vedendo una risposta da parte dei clienti, ma solo per San Valentino, mentre per le restanti giornate stiamo avendo poche prenotazioni. L'obiettivo di tutti è San Valentino, per questo mi sento di lanciare una proposta. Domenica fateci aprire a cena, con obbligo di chiusura alle 22, mantenendo ovviamente tutte le regole sul distanziamento. Non cambierebbe nulla, ma per noi sarebbe ideale, ma so che non è proprio previsto».
Diversa la situazione se ci si allontana dal centro di Bari. «Siamo aperti da tre ore – racconta Nicola del Birrbante a Santa Fara – non abbiamo avuto ancora prenotazioni, mentre stiamo lavorando come bar. La gente ha riscoperto il piacere di bere il caffè dalla tazzina. Anche per domenica che è San Valentino al momento è tutto fermo, le persone non sapevano davvero cosa sarebbe successo fino a ieri sera per cui non si sono ancora mosse. Da oggi speriamo di avere qualche telefonata per il pranzo, sapendo che alle 18 dobbiamo chiudere ed asporto e domicilio non sono molto richiesti».