Ristoratori di Bari Vecchia contro la Sovrintendenza: «Così tanti rischiano di chiudere»
Pronto il ricorso al Tar che verrà presentato con ogni probabilità la prossima settimana, si punta al momento alla sospensiva
mercoledì 27 settembre 2023
11.29
I ristoratori di Bari Vecchia contro la Sovrintendenza e la pretesa di quest'ultima che i dehors presenti all'esterno dei locali vengano spostati di 1,20 m per garantire una visuale dei palazzi. Una decisione che non i proprietari dei locali che hanno fatto richiesta di rinnovo si sono visti cadere come una spada di Damocle tra capo e collo quando meno se lo aspettavano, e che per alcuni può significare chiusura.
A spiegare le ragioni che hanno portato alcuni di loro (al momento dovrebbero essere circa 15) a presentare ricorso al Tar sperando nell'immediato in una sospensiva sono alcuni appartenenti all'associazione We Are in Bari Vecchia, che sottolineano anche le differenze tra i diversi locali, in quanto quelli che si trovano nelle stradine strette in seguito a tale decisione sono costretti o a togliere le strutture o a ridurre di molto i coperti, il che significa in alcuni casi una possibile chiusura in quanto molti di loro non hanno spazi all'interno.
«Abbiamo anche scritto alla Sovrintendenza - spiega Gianni del Mastro - ma non abbiamo avuto alcuna risposta. Inoltre il mese scorso abbiamo avuto un incontro in Comune con l'assessore Palone, l'assessore Pierucci e il responsabile dell'ufficio tecnico, ma anche da loro non abbiamo avuto riscontri. Siamo pronti a continuare la nostra protesta, e far valere le nostre ragioni, anche con un sit-in».
A spiegare le ragioni che hanno portato alcuni di loro (al momento dovrebbero essere circa 15) a presentare ricorso al Tar sperando nell'immediato in una sospensiva sono alcuni appartenenti all'associazione We Are in Bari Vecchia, che sottolineano anche le differenze tra i diversi locali, in quanto quelli che si trovano nelle stradine strette in seguito a tale decisione sono costretti o a togliere le strutture o a ridurre di molto i coperti, il che significa in alcuni casi una possibile chiusura in quanto molti di loro non hanno spazi all'interno.
«Abbiamo anche scritto alla Sovrintendenza - spiega Gianni del Mastro - ma non abbiamo avuto alcuna risposta. Inoltre il mese scorso abbiamo avuto un incontro in Comune con l'assessore Palone, l'assessore Pierucci e il responsabile dell'ufficio tecnico, ma anche da loro non abbiamo avuto riscontri. Siamo pronti a continuare la nostra protesta, e far valere le nostre ragioni, anche con un sit-in».