Rosamarina aperta? Per il giudice le strade sono pubbliche
Il noto villaggio turistico è al centro di alcune beghe giudiziarie per gli accessi al mare, sentieri che se liberalizzati potrebbero permettere di annettere nuove costruzioni
mercoledì 20 marzo 2019
19.57
La notizie è stata resa nota direttamente dal Consorzio di Rosamarina: secondo il giudice onorario del Tribunale di Brindisi le strade che si trovano all'interno del noto complesso turistico della 'Bari bene' sono pubbliche". Tutto era nato da un esposto presentato da un consorziato (La Tatofit del barese Tatò), contro il Consorzio stesso nel quale si chiedeva la possibilità di accesso dai suoli esterni (suoi) a quelli interni (del Consorzio), una servitù di passaggio insomma per poter costruire. "Alcuni anni fa - si legge in una nota del Consorzio lasciata alla pagina Facebook 'Rosamarina nel cuore' - una affollata assemblea, quasi all'unanimità, aveva respinto la richiesta formulata in tal senso che avrebbe messo in discussione i confini di lottizzazione ed appesantito il Villaggio di numerose altre unità abitative svilendo così il valore delle nostre ville. Ora è intervenuta questa sentenza che, tra l'altro, ha pericolosamente ed erroneamente affermato che le strade di Rosa Marina sono pubbliche. Poichè le sentenze, se ritenute erronee, non si discutono, ma si impugano l'Amministrazione uscente e quella che sarà eletta il 7 aprile provvederanno a proporre appello dinanzi alla Corte di Lecce per tutelare gli interessi della generalità dei Consorziati e riaffermare i corretti principi giuridici che regolano il nostro Villaggio".
Il 7 aprile infatti i consorziati sono anche impegnati ed eleggere il nuovo Consiglio di Amministrazione e dei Revisori dei conti di Rosamarina che funziona come una piccola città.
In piena campagna elettorale, anche altri consorziati intervengono sulla vicenda: "Non riusciranno con una ingiustificata sentenza a rovinare un villaggio che per oltre 50 anni ha dato lustro ad un intero territorio. Ci opporremo con decisione e fermezza a questa ingiustizia. Non ci faremo intimorire e saremo pronti ad ogni battaglia".
All'inizio di febbraio un altro tassello si era inserito nella storia del rinomato villaggio turistico. Il Consorzio di Rosa Marina ha acquistato quel pezzo di terra oggetto del ricorso della Tatofit, un tratto di macchia mediterranea, strade e parcheggi in adempimento della volontà dei consorziati espressa nel corso dell'assemblea straordinaria per arricchire il patrimonio del Consorzio. Diversi quindi gli interessi in campo: da una parte i consorziati preoccupati per l'apertura del villaggio ai non residenti (oggi si accede solo con una tessera o via mare per la spiaggia) dall'altra i proprietari delle ville attuali e infine quelli di chi vuole costruire ancora. Chi la spunterà?
Il 7 aprile infatti i consorziati sono anche impegnati ed eleggere il nuovo Consiglio di Amministrazione e dei Revisori dei conti di Rosamarina che funziona come una piccola città.
In piena campagna elettorale, anche altri consorziati intervengono sulla vicenda: "Non riusciranno con una ingiustificata sentenza a rovinare un villaggio che per oltre 50 anni ha dato lustro ad un intero territorio. Ci opporremo con decisione e fermezza a questa ingiustizia. Non ci faremo intimorire e saremo pronti ad ogni battaglia".
All'inizio di febbraio un altro tassello si era inserito nella storia del rinomato villaggio turistico. Il Consorzio di Rosa Marina ha acquistato quel pezzo di terra oggetto del ricorso della Tatofit, un tratto di macchia mediterranea, strade e parcheggi in adempimento della volontà dei consorziati espressa nel corso dell'assemblea straordinaria per arricchire il patrimonio del Consorzio. Diversi quindi gli interessi in campo: da una parte i consorziati preoccupati per l'apertura del villaggio ai non residenti (oggi si accede solo con una tessera o via mare per la spiaggia) dall'altra i proprietari delle ville attuali e infine quelli di chi vuole costruire ancora. Chi la spunterà?