San Nicola, simbolo di Bari e della sua identità culturale negli occhi dei bambini
Si è svolto ieri il seminario "Verso un curriculo nicolaiano"
giovedì 19 ottobre 2017
19.48
Il nome Nicola deriva dal greco Nikòlaos, che letteralmente significa "vittoria del popolo". Già dalla sua antica etimologia si evince l'enorme portato popolare e collettivo della figura di San Nicola, un santo «dal chiaro valore europeo», come l'ha sapientemente definito l'assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Bari, Paola Romano, intervenuta ieri al Centro Polifunzionale Studenti (ex Palazzo delle Poste) per i saluti istituzionali al seminario di studio "Verso un curriculo nicolaiano - Scuola - Identità - Territorio". L'appuntamento, rivolto non solo al pubblico universitario ma all'intera cittadinanza, è stato voluto e organizzato dalla Fondazione Myrabilia, impegnata nella missione di valorizzare la figura di San Nicola attraverso il suo vasto portato simbolico in una chiave più ludica che religiosa, e dal Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia e Comunicazione dell'Università degli Studi di Bari "Aldo Moro".
L'occasione è stata preziosa per tracciare un bilancio dell'attività svolta nel corso dell'anno in oltre 200 classi di scuole primarie di Bari, Molfetta e Terlizzi. Tre città accomunate da un valore comune: la figura di San Nicola come portatore di doni per i più piccini nel mese di dicembre. I bambini sono stati coinvolti in un progetto che ha messo in gioco la creatività con una serie di disegni dedicati al santo, in cui si evince anche la vicinanza all'iconica immagine di Babbo Natale. Il team di ricerca dell'Università di Bari è stato guidato dalla professoressa Loredana Perla del Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia e Comunicazione. «C'è una grande responsabilità educativa in questo progetto - ha riferito la professoressa - e una visione comune: quella di costruire una città a misura di bambino. Partiamo dalla figura di San Nicola, permeata di un intenso simbolismo dialogico e costruttivo della comunità. Questo portato culturale merita l'attenzione multidisciplinare della ricerca, non solo per i suoi aspetti religiosi, ma per la sua religiosità. Crediamo che investire sull'educazione dei più piccoli sia importante, perché contribuisce alla costruzione di una società civile».
«L'obiettivo di studiare e sperimentare un curriculo nicolaiano in oltre 200 classi di scuole ci consente oggi di avvicinarci al Santo non solo attraverso la religione e il folklore, ma anche partendo dalla formazione dei più piccoli» ha detto Andrea Mori, vicepresidente della Fondazione Myrabilia. La fondazione è stata costituita a Bari nel 2014 da tre imprese (Consorzio meridia, Cooperativa Sociale Progetto Città, Eventialevante srl) a cui si è aggiunta nel 2016 la Cooperativa sociale "I Bambini di Truffaut". Le attività della fondazione sono finalizzate a rendere Bari una vera città dei bambini attraverso il posizionamento identitario di Bari quale città di San Nicola, con un'ottica ludica e giocosa, recuperando anche le tradizioni popolari dei paesi del nord Europa.
Il Dipartimento For.Psi.Com. e Myrabilia hanno avviato lo scorso anno il progetto "Una Lettera da San Nicola per i Diritti dei Bambini e delle Bambine", che ha ribaltato la classica tradizione della letterina scritta dai bimbi per ricevere doni natalizi, rendendo invece il santo autore di questa lettera per riflettere su temi importanti come la protezione dell'infanzia e il rapporto dei bambini con gli adulti. Il progetto è stato sostenuto dall'Assessorato alle Politiche Educative Giovanili e del Lavoro del Comune di Bari e da Coop Alleanza 3.0, in collaborazione con l'Ufficio Scolastico Regionale della Puglia e l'Ufficio Regionale del Garante dei Minori. Il percorso continuerà fino al prossimo 5 dicembre, data nella quale si svolgerà la nuova edizione di "Aspettando San Nicola", con canti, musiche e momenti di gioco tra le strade di Bari.
L'occasione è stata preziosa per tracciare un bilancio dell'attività svolta nel corso dell'anno in oltre 200 classi di scuole primarie di Bari, Molfetta e Terlizzi. Tre città accomunate da un valore comune: la figura di San Nicola come portatore di doni per i più piccini nel mese di dicembre. I bambini sono stati coinvolti in un progetto che ha messo in gioco la creatività con una serie di disegni dedicati al santo, in cui si evince anche la vicinanza all'iconica immagine di Babbo Natale. Il team di ricerca dell'Università di Bari è stato guidato dalla professoressa Loredana Perla del Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia e Comunicazione. «C'è una grande responsabilità educativa in questo progetto - ha riferito la professoressa - e una visione comune: quella di costruire una città a misura di bambino. Partiamo dalla figura di San Nicola, permeata di un intenso simbolismo dialogico e costruttivo della comunità. Questo portato culturale merita l'attenzione multidisciplinare della ricerca, non solo per i suoi aspetti religiosi, ma per la sua religiosità. Crediamo che investire sull'educazione dei più piccoli sia importante, perché contribuisce alla costruzione di una società civile».
«L'obiettivo di studiare e sperimentare un curriculo nicolaiano in oltre 200 classi di scuole ci consente oggi di avvicinarci al Santo non solo attraverso la religione e il folklore, ma anche partendo dalla formazione dei più piccoli» ha detto Andrea Mori, vicepresidente della Fondazione Myrabilia. La fondazione è stata costituita a Bari nel 2014 da tre imprese (Consorzio meridia, Cooperativa Sociale Progetto Città, Eventialevante srl) a cui si è aggiunta nel 2016 la Cooperativa sociale "I Bambini di Truffaut". Le attività della fondazione sono finalizzate a rendere Bari una vera città dei bambini attraverso il posizionamento identitario di Bari quale città di San Nicola, con un'ottica ludica e giocosa, recuperando anche le tradizioni popolari dei paesi del nord Europa.
Il Dipartimento For.Psi.Com. e Myrabilia hanno avviato lo scorso anno il progetto "Una Lettera da San Nicola per i Diritti dei Bambini e delle Bambine", che ha ribaltato la classica tradizione della letterina scritta dai bimbi per ricevere doni natalizi, rendendo invece il santo autore di questa lettera per riflettere su temi importanti come la protezione dell'infanzia e il rapporto dei bambini con gli adulti. Il progetto è stato sostenuto dall'Assessorato alle Politiche Educative Giovanili e del Lavoro del Comune di Bari e da Coop Alleanza 3.0, in collaborazione con l'Ufficio Scolastico Regionale della Puglia e l'Ufficio Regionale del Garante dei Minori. Il percorso continuerà fino al prossimo 5 dicembre, data nella quale si svolgerà la nuova edizione di "Aspettando San Nicola", con canti, musiche e momenti di gioco tra le strade di Bari.