Sangue per le strade del Libertà, ancora una rissa tra extracomunitari
L'episodio tra via Manzoni e via Sagarriga Visconti. Cipriani "Riprendiamoci il futuro": "Stiamo attivando una petizione popolare da presentare al Ministero degli Interni"
lunedì 25 giugno 2018
18.17
Urla, spintoni e ferite da taglio nel cuore della notte a Bari. Ancora un episodio di violenza al quartiere Libertà è accaduto questa notte tra via Manzoni e via Sagarriga Visconti dove si è consumata una violenta lite tra due gruppi di extracomunitari di origini nord africane in contrasto tra loro.
"Siamo arrivati al punto - spiega Luigi Cipriani, segretario del Movimento "Riprendiamoci il Futuro" - che i residenti dopo le ore 20 hanno paura di uscire di casa a causa della nutrita presenza di irregolari e prostitute nel nostro quartiere. In più circostanze la gente, sopratutto donne con bambini e anziani, è costretta a fare slalom tra chi staziona sui marciapiedi. Il quartiere libertà è diventato tutto un fiorire di negozi abusivi, sporcizia, bisogni fisiologici fatti all'aperto,occupazione di appartamentini senza contratti di locazione. Dove sono le Istituzioni?"
Per questo Cipriani si sta attivando "per una petizione popolare da inviare al Ministero degli Interni affinchè "qualcuno" si svegli - conclude - e intervenga al fine di ripristinare uno stato di sicurezza nel nostro quartiere ad oggi negato". Intanto sull'episodio indaga la polizia.
"Siamo arrivati al punto - spiega Luigi Cipriani, segretario del Movimento "Riprendiamoci il Futuro" - che i residenti dopo le ore 20 hanno paura di uscire di casa a causa della nutrita presenza di irregolari e prostitute nel nostro quartiere. In più circostanze la gente, sopratutto donne con bambini e anziani, è costretta a fare slalom tra chi staziona sui marciapiedi. Il quartiere libertà è diventato tutto un fiorire di negozi abusivi, sporcizia, bisogni fisiologici fatti all'aperto,occupazione di appartamentini senza contratti di locazione. Dove sono le Istituzioni?"
Per questo Cipriani si sta attivando "per una petizione popolare da inviare al Ministero degli Interni affinchè "qualcuno" si svegli - conclude - e intervenga al fine di ripristinare uno stato di sicurezza nel nostro quartiere ad oggi negato". Intanto sull'episodio indaga la polizia.