Santeramo, lavori di trasformazione abusivi in un terreno protetto. Denunciato
L'area è stata sottoposta a sequestro per l'esecuzione di operazioni non autorizzate
mercoledì 3 aprile 2019
12.24
Lavori di trasformazione non autorizzati in un'area di circa 00.90.00 ha sita in località Mass. Iacoviello, nell'agro di Santeramo in Colle, protetta da vincoli paesaggistico-ambientali. Scatta il sequestro preventivo del terreno e degli immobili annessi da parte dei militari della stazione Carabinieri forestale di Cassano delle Murge. Denunciato all'autorità giudiziaria il locatario e promittente acquirente dei fondi, nonché esecutore materiale dei lavori di trasformazione.
L'area è stata interessata da lavori di trasformazione, eseguiti in assenza di regolare autorizzazione. Nello specifico, si tratta di attività - condotte con l'ausilio di mezzi meccanici - di riporto e spianamento di pietre e rifiuti edili accumulati nelle immediate vicinanze del fabbricato rurale in stato di abbandono, oltre a residui di tegole e copertura in terra battuta provenienti dai tetti della stessa struttura. Nell'area protetta i carabinieri hanno registrato anche un parziale abbattimento del preesistente muro a secco, dove è stato installato un cancello in ferro.
Il responsabile è stato denunciato per la violazione dell'art. 733 bis CP (distruzione e deterioramento di habitat naturale protetto), del P.P.T.R. – Puglia elaborato ai sensi dell'art. 143 del D. Lgs. 42/2004, sanzionato dall'art. 181 dello stesso decreto legislativo, degli artt. 50 e 51 delle N.T.A. del P.R.G. di Santeramo in Colle, degli artt. 6 e 30 della Legge 394/91, degli artt. 4 e 5 del D.P.R. n. 357/97, dell'art. 256 c. 1 lett. "a" del D. Lgs. 152/06 (gestione illecita di rifiuti speciali non pericolosi).
L'area è stata interessata da lavori di trasformazione, eseguiti in assenza di regolare autorizzazione. Nello specifico, si tratta di attività - condotte con l'ausilio di mezzi meccanici - di riporto e spianamento di pietre e rifiuti edili accumulati nelle immediate vicinanze del fabbricato rurale in stato di abbandono, oltre a residui di tegole e copertura in terra battuta provenienti dai tetti della stessa struttura. Nell'area protetta i carabinieri hanno registrato anche un parziale abbattimento del preesistente muro a secco, dove è stato installato un cancello in ferro.
Il responsabile è stato denunciato per la violazione dell'art. 733 bis CP (distruzione e deterioramento di habitat naturale protetto), del P.P.T.R. – Puglia elaborato ai sensi dell'art. 143 del D. Lgs. 42/2004, sanzionato dall'art. 181 dello stesso decreto legislativo, degli artt. 50 e 51 delle N.T.A. del P.R.G. di Santeramo in Colle, degli artt. 6 e 30 della Legge 394/91, degli artt. 4 e 5 del D.P.R. n. 357/97, dell'art. 256 c. 1 lett. "a" del D. Lgs. 152/06 (gestione illecita di rifiuti speciali non pericolosi).