Sanzioni annullate ai medici, Procacci: «Accendere i riflettori su difficoltà dell'emergenza-urgenza»

Il primario dopo la notizia ha voluto personalmente ringraziare Mattarella che era subito intervenuto nella vicenda

martedì 24 ottobre 2023 9.19
A cura di La Redazione
Ieri sera dal ministero del Lavoro è giunta la notizia dell'annullamento delle sanzioni comminate ai medici del Policlinico di Bari per aver "lavorato troppo" durante il periodo Covid. A sollevare il caso era stato il primario del pronto soccorso dello stesso nosocomio cittadino, Vito Procacci, che ieri era via social ha voluto lanciare un messaggio chiaro, commentando la decisione di annullare le sanzioni arrivata dopo una verifica da parte dell'ispettorato del lavoro.

«Come avrete letto, la sanzione nei confronti miei e dei miei colleghi è stata sospesa - scrive Procacci -. Ci tengo a ringraziare tutti voi dal profondo del mio cuore, in questi due giorni ho ricevuto un sostegno, una solidarietà e un affetto che ha confermato qualcosa che sapevo già: la mia gente è grande. In particolare, il mio ringraziamento si rivolge alle istituzioni: alla Ministra del Lavoro, la dott.ssa Marina Calderone e al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. A quest'ultimo va il mio profondo affetto, come padre del nostro Stato e protettore della nostra Costituzione».

Non solo ringraziamenti, però, da parte di Procacci che aggiunge: «Da oggi occorre che le istituzioni accendano i riflettori sulla condizione di grande difficoltà nella quale versa la Medicina di Emergenza-Urgenza Italiana, in particolare i medici di emergenza-urgenza scontano pesantemente il peso di carichi assistenziali insostenibili con organici ridotti allo stremo e vedono il proprio ruolo non valorizzato e, a volte, offeso».

«Mai come oggi - conclude Procacci - è necessaria un'azione istituzionale per valorizzare la figura del medico di emergenza urgenza e degli infermieri che operano nei servizi di Pronto Soccorso, in modo tale da invogliare sempre più i giovani medici a scegliere questa branca che è la più bella delle medicine, oltre ad essere il più sacro baluardo del diritto al salute».