Scoperta discarica abusiva nel barese: presenti 450 tonnellate di rifiuti speciali
Gli agenti della Guardia di Finanza hanno denunciato tre persone, sequestrati tre automezzi
martedì 16 novembre 2021
8.43
I Finanzieri della Compagnia di Altamura – coordinati dal I Gruppo Bari – hanno sottoposto a sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, una "discarica abusiva" e tre automezzi impiegati per il trasporto e lo scarico di rifiuti speciali, in esecuzione di un decreto emesso dal GIP del Tribunale di Bari, dott.ssa Anna Perilli, su richiesta della locale Procura della Repubblica, guidata dal Procuratore dott. Roberto Rossi.
Secondo l'ipotesi accusatoria, un imprenditore edile di Cassano delle Murge avrebbe realizzato e gestito una discarica non autorizzata all'interno di un uliveto di sua proprietà di 1,5 ettari, ove venivano riversati materiali inerti, roccia e terra da scavo.
Il provvedimento giunge al termine delle indagini eseguite dalle Fiamme Gialle altamurane, dirette dal Sostituto Procuratore dott. Baldo PISANI, che hanno permesso (anche grazie a video-registrazioni effettuate mediante l'installazione di telecamere e specifiche attività di osservazione e pedinamento) di appurare che il luogo in questione era utilizzato anche da altri due soggetti del posto, uno dei quali titolare di un'impresa esercente la "Posa in opera infissi, arredi, controsoffitti, pareti mobili", per riversare e bruciare scarti della lavorazione del legno. Pratica, quest'ultima, particolarmente pericolosa per l'ambiente e la natura, anche per la presenza nei rifiuti stoccati e inceneriti di sostanze nocive, quali solventi, diluenti e svernicianti, capaci di contaminare il terreno ed inquinare l'aria.
Gli indagati dovranno rispondere dei reati di "Attività di gestione di rifiuti non autorizzata" (punito con l'arresto da sei mesi a due anni e con l'ammenda da 2.600 a 26.000 euro) e di "Combustione illecita di rifiuti" (punito con la reclusione da tre a sei anni) e saranno tenuti ad effettuare le operazioni di rimozione, di recupero, di smaltimento dei rifiuti, nonché di bonifica e di ripristino dello stato dei luoghi. Inoltre, a carico del proprietario del terreno, sono state accertate sanzioni amministrative e tributi evasi (c.d. Ecotassa) per un ammontare complessivo pari a oltre 70.000 euro.
Gli esiti del presente servizio costituiscono una chiara testimonianza del costante presidio esercitato dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bari nelle attività di prevenzione e contrasto degli illeciti in materia ambientale, a salvaguardia della salute dei cittadini e a tutela degli imprenditori onesti che operano nel mercato rispettando le regole.
Secondo l'ipotesi accusatoria, un imprenditore edile di Cassano delle Murge avrebbe realizzato e gestito una discarica non autorizzata all'interno di un uliveto di sua proprietà di 1,5 ettari, ove venivano riversati materiali inerti, roccia e terra da scavo.
Il provvedimento giunge al termine delle indagini eseguite dalle Fiamme Gialle altamurane, dirette dal Sostituto Procuratore dott. Baldo PISANI, che hanno permesso (anche grazie a video-registrazioni effettuate mediante l'installazione di telecamere e specifiche attività di osservazione e pedinamento) di appurare che il luogo in questione era utilizzato anche da altri due soggetti del posto, uno dei quali titolare di un'impresa esercente la "Posa in opera infissi, arredi, controsoffitti, pareti mobili", per riversare e bruciare scarti della lavorazione del legno. Pratica, quest'ultima, particolarmente pericolosa per l'ambiente e la natura, anche per la presenza nei rifiuti stoccati e inceneriti di sostanze nocive, quali solventi, diluenti e svernicianti, capaci di contaminare il terreno ed inquinare l'aria.
Gli indagati dovranno rispondere dei reati di "Attività di gestione di rifiuti non autorizzata" (punito con l'arresto da sei mesi a due anni e con l'ammenda da 2.600 a 26.000 euro) e di "Combustione illecita di rifiuti" (punito con la reclusione da tre a sei anni) e saranno tenuti ad effettuare le operazioni di rimozione, di recupero, di smaltimento dei rifiuti, nonché di bonifica e di ripristino dello stato dei luoghi. Inoltre, a carico del proprietario del terreno, sono state accertate sanzioni amministrative e tributi evasi (c.d. Ecotassa) per un ammontare complessivo pari a oltre 70.000 euro.
Gli esiti del presente servizio costituiscono una chiara testimonianza del costante presidio esercitato dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bari nelle attività di prevenzione e contrasto degli illeciti in materia ambientale, a salvaguardia della salute dei cittadini e a tutela degli imprenditori onesti che operano nel mercato rispettando le regole.