Scoperto un nascondiglio di armi e droga, in carcere un 24enne
Nel box del giovane, a Carbonara, i poliziotti della Squadra Mobile hanno recuperato cinque pistole clandestine
mercoledì 17 luglio 2024
13.06
Cinque pistole clandestine. Tutto accompagnato da cartucce e giubbotti antiproiettile. È il secondo maxi sequestro di armi a Carbonara, che portato in carcere il 24enne Alessio Bellomo per detenzione illegale di cinque armi, detenzione di un ingente quantitativo di munizioni e detenzione, ai fini di spaccio, di stupefacenti.
Arriva in un momento in cui l'attenzione su quel territorio è alta, mentre saranno gli accertamenti successivi a chiarire a cosa servissero tutte quelle pistole. Per ora si sa che tutto è nato da un'operazione della Squadra Mobile della Questura di Bari del primo dirigente Filippo Portoghese. Lunedì sera, in una operazione di controllo del territorio, i poliziotti si sono presentati a casa del 24enne, «gravato da pregiudizi di polizia per la violazione della legge in materia di stupefacenti».
Al cospetto del luogo vi sono arrivati per vari motivi. Lunedì, ben preparati, si sono presentati per eseguire una perquisizione all'interno di un box, presente nel piano interrato dello stabile condominiale. Dove le sorprese non sono mancate. Gli agenti, durante la perquisizione, hanno trovato nell'immobile, «che è risultato essere nella piena disponibilità dell'indagato», 5 pistole clandestine, fra cui due revolver e tre semi-automatiche: armi perfettamente conservate e funzionanti.
Nel box c'erano anche 384 cartucce di vario calibro (357, 357 magnum, 7.65, 45 e 9), due giubbotti antiproiettile, oltre a 196 grammi di hashish, 34 di marijuana e materiale utile al confezionamento. Tutto finito sotto sequestro, così come lo smartphone del giovane che potrebbe tornare utile a ricostruire spostamenti e conoscenze. Le indagini sono in divenire, ma si sta cercando di capire se il 24enne, ora nel carcere di Bari, avesse contatti con personaggi di un certo spessore.
Si tratta del secondo maxi sequestro di armi a Carbonara: lo scorso 9 luglio, sempre la Squadra Mobile, ha arrestato un altro 24enne, Angelo Caruso: nel baule posteriore di un suv aveva 5 pistole di fabbricazione slava, prive di dati identificativi, nonché numerose munizioni calibro 380 GFL e 9×21, mentre nell'abitacolo la somma di 8mila euro. A casa, infine, è stata sequestrata canapa indiana, una pistola marca Glock 9×21 I.M.I. modello GES.17, ulteriori 240 proiettili e ketamina.
Undici pistole sequestrate in sei giorni. Per conto di chi erano custoditi? C'era un obiettivo imminente che giustificasse la conservazione di tante armi? In mente si affollano molte idee, tante quante sono le ipotesi. Il ventaglio è ampio, ma è ovvio pensare alla criminalità organizzata, in particolar modo al clan Strisciuglio.
Arriva in un momento in cui l'attenzione su quel territorio è alta, mentre saranno gli accertamenti successivi a chiarire a cosa servissero tutte quelle pistole. Per ora si sa che tutto è nato da un'operazione della Squadra Mobile della Questura di Bari del primo dirigente Filippo Portoghese. Lunedì sera, in una operazione di controllo del territorio, i poliziotti si sono presentati a casa del 24enne, «gravato da pregiudizi di polizia per la violazione della legge in materia di stupefacenti».
Al cospetto del luogo vi sono arrivati per vari motivi. Lunedì, ben preparati, si sono presentati per eseguire una perquisizione all'interno di un box, presente nel piano interrato dello stabile condominiale. Dove le sorprese non sono mancate. Gli agenti, durante la perquisizione, hanno trovato nell'immobile, «che è risultato essere nella piena disponibilità dell'indagato», 5 pistole clandestine, fra cui due revolver e tre semi-automatiche: armi perfettamente conservate e funzionanti.
Nel box c'erano anche 384 cartucce di vario calibro (357, 357 magnum, 7.65, 45 e 9), due giubbotti antiproiettile, oltre a 196 grammi di hashish, 34 di marijuana e materiale utile al confezionamento. Tutto finito sotto sequestro, così come lo smartphone del giovane che potrebbe tornare utile a ricostruire spostamenti e conoscenze. Le indagini sono in divenire, ma si sta cercando di capire se il 24enne, ora nel carcere di Bari, avesse contatti con personaggi di un certo spessore.
Si tratta del secondo maxi sequestro di armi a Carbonara: lo scorso 9 luglio, sempre la Squadra Mobile, ha arrestato un altro 24enne, Angelo Caruso: nel baule posteriore di un suv aveva 5 pistole di fabbricazione slava, prive di dati identificativi, nonché numerose munizioni calibro 380 GFL e 9×21, mentre nell'abitacolo la somma di 8mila euro. A casa, infine, è stata sequestrata canapa indiana, una pistola marca Glock 9×21 I.M.I. modello GES.17, ulteriori 240 proiettili e ketamina.
Undici pistole sequestrate in sei giorni. Per conto di chi erano custoditi? C'era un obiettivo imminente che giustificasse la conservazione di tante armi? In mente si affollano molte idee, tante quante sono le ipotesi. Il ventaglio è ampio, ma è ovvio pensare alla criminalità organizzata, in particolar modo al clan Strisciuglio.