Scuola d'estate anche in Puglia, il Governo stanzia 510 milioni
Il ministro Bianchi: «Stiamo dando una opportunità come mai prima, non soltanto di potenziamento dell’apprendimento, ma di socialità»
mercoledì 28 aprile 2021
9.19
Il Governo mette la scuola al centro dei suoi pensieri, e dopo la decisione di riportare in classe bambini e ragazzi almeno per l'ultimo mese dell'anno scolastico, ora vara un piano per l'apertura estiva degli istituti.
Saranno stanziati 510 milioni di euro, con i quali si procederà ad organizzare corsi di recupero degli apprendimenti, ma non solo. Il progetto punta al "recupero di socialità", come sottolinea il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, intervenuto a Porta a Porta.
Il progetto prevede corsi che vanno dal potenziamento dell'apprendimento all'educazione motoria, dalle discipline artistiche ai corsi sulla sostenibilità ambientale, dal rinforzo delle competenze digitali all'educazione alla cittadinanza.
«Abbiamo messo in campo 510 milioni per dare continuità alla scuola, fare un ponte tra quest'anno e l'anno prossimo - dichiara il ministro - Le scuole cominceranno a valutare i ragazzi a giugno, poi faremo il punto di cosa sanno e cosa devono sapere, per poi organizzare, insieme anche ai comuni, una stagione di recupero di socialità. Stiamo dando una opportunità come mai prima, non soltanto di potenziamento dell'apprendimento. Siamo fiduciosi, stiamo facendo una verifica e la risposta è buona».
«La maggioranza degli interventi - aggiunge il sottosegretario barese Rossano Sasso - è destinata ai territori più disagiati del Paese: quelli del Mezzogiorno, delle aree interne e delle zone dove il tasso di dispersione scolastica è drammaticamente elevato. Sono sicuramente anche le realtà dove per una famiglia non è scontato potersi permettere una villeggiatura, quindi avere a disposizione anche nei mesi estivi un punto di riferimento come la scuola può risultare fondamentale».
I corsi non saranno obbligatori per gli studenti, e anche i docenti potranno aderire su base volontaria. Mentre gli istituti scolastici potranno rivolgersi al mondo delle associazioni e del terzo settore per ampliare l'offerta formativa a disposizione dei ragazzi.
«Il prossimo anno dovrà essere un anno costituente per la scuola - conclude Bianchi - che dovrà essere più "affettuosa". Dobbiamo rimettere la scuola al centro della comunità e degli affetti. Sappiamo che il problema è il prima e il dopo la scuola, dove ci sono dei protocolli rigidi. Necessario il cambiamento degli orari complessivi, stiamo lavorando per organizzare il lavoro per settembre anche per quanto riguarda i trasporti. Dobbiamo riconquistare il tempo, imparare da questa fase. Dobbiamo imparare che possiamo cambiare i tempi complessivi del sistema, la grande sfida e opportunità che abbiamo ora. Cambiare per migliorare».
Saranno stanziati 510 milioni di euro, con i quali si procederà ad organizzare corsi di recupero degli apprendimenti, ma non solo. Il progetto punta al "recupero di socialità", come sottolinea il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, intervenuto a Porta a Porta.
Il progetto prevede corsi che vanno dal potenziamento dell'apprendimento all'educazione motoria, dalle discipline artistiche ai corsi sulla sostenibilità ambientale, dal rinforzo delle competenze digitali all'educazione alla cittadinanza.
«Abbiamo messo in campo 510 milioni per dare continuità alla scuola, fare un ponte tra quest'anno e l'anno prossimo - dichiara il ministro - Le scuole cominceranno a valutare i ragazzi a giugno, poi faremo il punto di cosa sanno e cosa devono sapere, per poi organizzare, insieme anche ai comuni, una stagione di recupero di socialità. Stiamo dando una opportunità come mai prima, non soltanto di potenziamento dell'apprendimento. Siamo fiduciosi, stiamo facendo una verifica e la risposta è buona».
«La maggioranza degli interventi - aggiunge il sottosegretario barese Rossano Sasso - è destinata ai territori più disagiati del Paese: quelli del Mezzogiorno, delle aree interne e delle zone dove il tasso di dispersione scolastica è drammaticamente elevato. Sono sicuramente anche le realtà dove per una famiglia non è scontato potersi permettere una villeggiatura, quindi avere a disposizione anche nei mesi estivi un punto di riferimento come la scuola può risultare fondamentale».
I corsi non saranno obbligatori per gli studenti, e anche i docenti potranno aderire su base volontaria. Mentre gli istituti scolastici potranno rivolgersi al mondo delle associazioni e del terzo settore per ampliare l'offerta formativa a disposizione dei ragazzi.
«Il prossimo anno dovrà essere un anno costituente per la scuola - conclude Bianchi - che dovrà essere più "affettuosa". Dobbiamo rimettere la scuola al centro della comunità e degli affetti. Sappiamo che il problema è il prima e il dopo la scuola, dove ci sono dei protocolli rigidi. Necessario il cambiamento degli orari complessivi, stiamo lavorando per organizzare il lavoro per settembre anche per quanto riguarda i trasporti. Dobbiamo riconquistare il tempo, imparare da questa fase. Dobbiamo imparare che possiamo cambiare i tempi complessivi del sistema, la grande sfida e opportunità che abbiamo ora. Cambiare per migliorare».