Sentenza del Tar chiude via Lippolis a Bari-Santo Spirito, Cavone: «Effetti disastrosi»
Il presidente del consiglio comunale in accordo con i consiglieri municipali sui problemi legati alla decisione del giudice
venerdì 22 febbraio 2019
16.46
Da qualche giorno via Lippolis a Bari Santo Spirito è chiusa al traffico. Alcune transenne impediscono l'accesso dopo che una sentenza del Tar ha dato ragione ad alcune famiglie che dieci anni fa chiesero che la stessa fosse ritenuta strada privata. Un lungo iter burocratico che ha portato alla decisione di oggi, dopo che la stessa amministrazione comunale nel 2002 con una delibera aveva dichiarato quella via come pubblica. Una delibera cancellata dalla sentenza arrivata lo scorso novembre, che potrebbe creare grossi disagi.
«Le sentenze si rispettano - dichiara Michelangelo Cavone - ma gli effetti della chiusura di questa strada saranno disastrosi, soprattutto in estate quando questa arteria viene percorsa per decongestionare il traffico del lungomare di Santo Spirito. L'amministrazione ha il dovere di utilizzare tutti gli strumenti a sua disposizione per far sì che questa strada venga riaperta».
«Non possiamo permettere che per una causa iniziata anni fa oggi a subire siano i cittadini con drastiche conseguenze per il traffico su Via Napoli, Sul lungomare e in Via Speranza (strada già ad alto scorrimento) - sottolinea la consigliera municipale Elietta Noviello - Pertanto chiederemo al Comune di espropriare la strada in questione e restituirla ai cittadini. Oltretutto, a seguito di un sopralluogo ho constatato che le transenne vengono puntualmente aperte per consentire il passaggio, gesto pericolosissimo poiché, per effetto della sentenza che privatizza la via, è stato rimosso il semaforo, in un incrocio importante».
«Le sentenze si rispettano - dichiara Michelangelo Cavone - ma gli effetti della chiusura di questa strada saranno disastrosi, soprattutto in estate quando questa arteria viene percorsa per decongestionare il traffico del lungomare di Santo Spirito. L'amministrazione ha il dovere di utilizzare tutti gli strumenti a sua disposizione per far sì che questa strada venga riaperta».
«Non possiamo permettere che per una causa iniziata anni fa oggi a subire siano i cittadini con drastiche conseguenze per il traffico su Via Napoli, Sul lungomare e in Via Speranza (strada già ad alto scorrimento) - sottolinea la consigliera municipale Elietta Noviello - Pertanto chiederemo al Comune di espropriare la strada in questione e restituirla ai cittadini. Oltretutto, a seguito di un sopralluogo ho constatato che le transenne vengono puntualmente aperte per consentire il passaggio, gesto pericolosissimo poiché, per effetto della sentenza che privatizza la via, è stato rimosso il semaforo, in un incrocio importante».