Sequestrati a Bari giocattoli non conformi e cosmetici tossici

Operazione della Guardia di Finanza, sigilli a circa 67mila prodotti fra cui oltre 65mila giocattoli privi della marcatura CE

venerdì 23 agosto 2024 10.00
I finanzieri del Comando Provinciale di Bari hanno sottoposto a sequestro circa 67.000 prodotti, tra giocattoli e cosmetici, privi dell'attestato di conformità CE e potenzialmente nocivi per la salute umana.

Nell'ambito di un mirato piano messo a punto dalla Guardia di Finanza di Bari e volto a garantire un adeguato presidio a tutela dei consumatori e al rispetto della normativa in materia di "sicurezza prodotti", i militari del Gruppo Pronto Impiego Bari, nei giorni scorsi, hanno sequestrato circa 67.000 prodotti, tra giocattoli e cosmetici, privi dell'attestato di conformità CE e potenzialmente nocivi per la salute.

L'attività di intelligence posta in essere dalle Fiamme Gialle baresi, anche grazie all'ausilio dei mezzi informatici in uso al Corpo e agli elementi informativi acquisiti nello svolgimento della quotidiana attività di controllo economico del territorio, ha portato al sequestro di oltre 65.000 giocattoli illecitamente posti in vendita in quanto privi della marcatura CE ("European Conformity" - dichiarazione di conformità che indica che il prodotto è conforme alle disposizioni comunitarie che prevedono il suo utilizzo).

All'interno di un esercizio ove venivano commercializzati prodotti cosmetici sono stati, invece, sequestrati altri 1.600 prodotti per la cura della pelle, risultati pericolosi per la salute in quanto contenenti una sostanza denominata "Butylphenyl Methylpropional" (nota più comunemente come "Lilial"), ovvero una fragranza sintetica utilizzata per la preparazione di prodotti per la cura e l'igiene della persona vietata dal 1° marzo 2022, alla luce dell'aggiornamento, a livello comunitario, dell'elenco delle sostanze considerate "Cancerogene, Mutagene, tossiche per la Riproduzione" (cc.dd. sostanze CMR).

«L'attività svolta dai militari del Gruppo Pronto Impiego Bari - è scritto in una nota - si inquadra nella più ampia azione condotta dal corpo a tutela della salute e della sicurezza della collettività: contrastare la diffusione di prodotti non conformi rispetto agli standard normativi di sicurezza significa contribuire a garantire una protezione efficace dei consumatori e un mercato competitivo ove gli operatori economici onesti possono beneficiare di condizioni eque di concorrenza».