Servizio taxi, Caradonna: «Comune di Bari aumenta tariffa per i disabili. Una vigliaccata»
Il consigliere d'opposizione all'attacco: «Per l'amministrazione aumento delle richieste è un peso non un successo»
martedì 29 gennaio 2019
9.13
«Il Comune di Bari aumenta la tariffa del servizio taxi per i disabili». L'attacco arriva dal consigliere comunale di centrodestra Michele Caradonna, che parla «Paradosso della mobilità per i cittadini. Da un lato si regalano dei buoni per comprare le biciclette e dall'altro si aumenta il costo a carico dei cittadini disabili per il trasporto».
Per Caradonna si tratta di «Una vigliaccata. È evidente che per l'amministrazione comunale il fatto che le richieste siano aumentate, rappresenti un peso, e non un successo dell'iniziativa. Utilizzare il servizio taxi per una persona con disabilità significa potersi muovere in parziale autonomia, soprattutto per raggiungere i servizi sanitari il più delle volte, e nei tempi utili, senza magari dover uscire di casa molto tempo prima del necessario, (che per alcune patologie è fattore che provoca grave difficoltà) per il semplice fatto di dover poi perderne molto altro per trovare area di parcheggio adeguata e in prossimità della destinazione, che sappiano essere a Bari un problema non di poco conto. Anche incentivare l'utilizzo dei taxi può essere annoverato nelle buone pratiche di rinnovo della mobilità urbana, nell'obiettivo di ridurre il traffico, ma il punto di vista delle persone con disabilità fatica ad entrare nella testa di questi amministratori».
Per il consigliere d'opposizione «Un buon amministratore dovrebbe offrire a tutti l'opportunità di accedere al diritto alla mobilità, invece questa amministrazione, non riuscendo a garantire il servizio, aumenta il costo a carico dei cittadini disabili. Equità e diritto alla mobilità – incalza Caradonna – di cui tanto il sindaco va vantandosi da anni, sono chimere per i cittadini di Bari, altro che priorità. L'ingegnere-sindaco, esperto di viabilità, dimentica che l'accessibilità alla libera circolazione deve rendere autonome anche le persone con disabilità che ogni giorno devono lottare per muoversi sul territorio senza gravare su altri. Il paradosso della mobilità per i cittadini: da un lato si regalano dei buoni per comprare le biciclette e dall'altro si aumenta il costo a carico dei cittadini disabili per il trasporto. Tra l'altro – aggiunge Caradonna – per chi lo avesse dimenticato, viviamo in una città con marciapiedi rotti, molti sono senza scivoli, e quelli con gli scivoli, fatti così male che si allagano quando piove. Mi chiedo: ma la persona disabile per andare in giro per la città cosa deve fare?».
«Atti e scelte politiche scellerate – conclude Caradonna – dalle quali prendo le distanze. Per me il significato di integrazione è ben altro ed è evidente che io e il sindaco utilizziamo due vocabolari diversi».
Per Caradonna si tratta di «Una vigliaccata. È evidente che per l'amministrazione comunale il fatto che le richieste siano aumentate, rappresenti un peso, e non un successo dell'iniziativa. Utilizzare il servizio taxi per una persona con disabilità significa potersi muovere in parziale autonomia, soprattutto per raggiungere i servizi sanitari il più delle volte, e nei tempi utili, senza magari dover uscire di casa molto tempo prima del necessario, (che per alcune patologie è fattore che provoca grave difficoltà) per il semplice fatto di dover poi perderne molto altro per trovare area di parcheggio adeguata e in prossimità della destinazione, che sappiano essere a Bari un problema non di poco conto. Anche incentivare l'utilizzo dei taxi può essere annoverato nelle buone pratiche di rinnovo della mobilità urbana, nell'obiettivo di ridurre il traffico, ma il punto di vista delle persone con disabilità fatica ad entrare nella testa di questi amministratori».
Per il consigliere d'opposizione «Un buon amministratore dovrebbe offrire a tutti l'opportunità di accedere al diritto alla mobilità, invece questa amministrazione, non riuscendo a garantire il servizio, aumenta il costo a carico dei cittadini disabili. Equità e diritto alla mobilità – incalza Caradonna – di cui tanto il sindaco va vantandosi da anni, sono chimere per i cittadini di Bari, altro che priorità. L'ingegnere-sindaco, esperto di viabilità, dimentica che l'accessibilità alla libera circolazione deve rendere autonome anche le persone con disabilità che ogni giorno devono lottare per muoversi sul territorio senza gravare su altri. Il paradosso della mobilità per i cittadini: da un lato si regalano dei buoni per comprare le biciclette e dall'altro si aumenta il costo a carico dei cittadini disabili per il trasporto. Tra l'altro – aggiunge Caradonna – per chi lo avesse dimenticato, viviamo in una città con marciapiedi rotti, molti sono senza scivoli, e quelli con gli scivoli, fatti così male che si allagano quando piove. Mi chiedo: ma la persona disabile per andare in giro per la città cosa deve fare?».
«Atti e scelte politiche scellerate – conclude Caradonna – dalle quali prendo le distanze. Per me il significato di integrazione è ben altro ed è evidente che io e il sindaco utilizziamo due vocabolari diversi».