Sette colpi messi a segno fra Casamassima, Capurso e Noicattaro. In manette rapinatore
Arrestato un 36enne barese: i suoi obiettivi erano bar e stazioni di servizio ma anche una prostituta
martedì 30 ottobre 2018
13.03
Aveva commesso, lo scorso 1 marzo, ben due rapine a mano armata fra le 12 e le 12:30. Questa mattina i carabinieri della stazione di Casamassima hanno notificato un'ordinanza di custodia cautelare al 36enne barese Paolo Milano, pregiudicato, con l'accusa di rapina aggravata continuata e ricettazione. A suo carico, infatti, sono state imputate 7 rapine in danno di una prostituta e ad esercizi vari, dislocati nei comuni di Casamassima, Noicattaro e Capurso. Il bottino racimolato complessivamente dal rapinatore ammonta a meno di tremila euro. Il provvedimento cautelare gli è stato notificato all'interno della Casa Circondariale di Bari, dove era già detenuto per altra causa.
I fatti da cui sono scaturite le indagini dei carabinieri furono commessi a Casamassima lo scorso 1 marzo, quando nelle spazio di mezz'ora Milano mise a segno due rapine: la prima ai danni di una prostituta e l'altra ai danni del bar "My Dill's" annesso all'omonimo distributore di carburanti. Dall'esame delle immagini di videosorveglianza che hanno immortalato il malvivente giungere a bordo di una Fiat Uno di colore grigio, risultata poi essere oggetto di furto avvenuto in Capurso (BA) lo scorso 4 gennaio 2018, dalla descrizione fisica fatta dalle vittime nonché dalla corrispondenza dell'abbigliamento indossato dal rapinatore (un cappellino modello zuccotto grigio, scaldacollo nero), è subito apparso chiaro che l'autore dei due delitti era il medesimo soggetto.
Alla luce di ciò, l'Autorità Giudiziaria barese, condividendo la tesi dei militari, ha disposto una perquisizione domiciliare sul conto di un giovane sospettato. In quella circostanza venne rinvenuto parte dell'abbigliamento indossato dal malfattore durante le sue azioni criminose.
La conferma definitiva è poi avvenuta quando è stata rinvenuta la Fiat Punto con all'interno il cappellino grigio e lo scaldacollo nero, utilizzati dal malfattore ed immortalate dalle videoriprese. Gli accertamenti tecnici eseguiti sul materiale biologico presente sul cappellino hanno restituito il profilo genetico del rapinatore, che comparato con quello prelevato al sospettato, è risultato essere senza alcun ombra di dubbio identico.
Tuttavia, gli elementi indiziari rinvenuti durante l'indagine hanno ricondotto in capo a Milano la responsabilità non solo delle due predette rapine, ma anche di altre compiute sia precedentemente che successivamente a quella data, poiché commesse con le medesime modalità e da un soggetto dalle fattezze fisiche perfettamente compatibili.
Nello specifico sono state ricondotte al malfattore la rapina avvenuta nella giornata del 27 febbraio 2018 a Casamassima ai danni dell'area di servizio "Gas Natural", e quelle avvenute nella giornata del 5 marzo 2018, la prima a Noicattaro ai danni del Bar "My Dill's" e successivamente a distanza di circa 15 minuti in Capurso ai danni del supermercato Simply. Anche in questo caso la comparazione delle immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza installati nei pressi dei luoghi di reato hanno permesso di constatare come l'autore delle rapine fosse un soggetto dagli stessi tratti somatici, che si recava sul luogo del delitto a bordo della stessa Fiat Punto di colore grigio.
I fatti da cui sono scaturite le indagini dei carabinieri furono commessi a Casamassima lo scorso 1 marzo, quando nelle spazio di mezz'ora Milano mise a segno due rapine: la prima ai danni di una prostituta e l'altra ai danni del bar "My Dill's" annesso all'omonimo distributore di carburanti. Dall'esame delle immagini di videosorveglianza che hanno immortalato il malvivente giungere a bordo di una Fiat Uno di colore grigio, risultata poi essere oggetto di furto avvenuto in Capurso (BA) lo scorso 4 gennaio 2018, dalla descrizione fisica fatta dalle vittime nonché dalla corrispondenza dell'abbigliamento indossato dal rapinatore (un cappellino modello zuccotto grigio, scaldacollo nero), è subito apparso chiaro che l'autore dei due delitti era il medesimo soggetto.
Alla luce di ciò, l'Autorità Giudiziaria barese, condividendo la tesi dei militari, ha disposto una perquisizione domiciliare sul conto di un giovane sospettato. In quella circostanza venne rinvenuto parte dell'abbigliamento indossato dal malfattore durante le sue azioni criminose.
La conferma definitiva è poi avvenuta quando è stata rinvenuta la Fiat Punto con all'interno il cappellino grigio e lo scaldacollo nero, utilizzati dal malfattore ed immortalate dalle videoriprese. Gli accertamenti tecnici eseguiti sul materiale biologico presente sul cappellino hanno restituito il profilo genetico del rapinatore, che comparato con quello prelevato al sospettato, è risultato essere senza alcun ombra di dubbio identico.
Tuttavia, gli elementi indiziari rinvenuti durante l'indagine hanno ricondotto in capo a Milano la responsabilità non solo delle due predette rapine, ma anche di altre compiute sia precedentemente che successivamente a quella data, poiché commesse con le medesime modalità e da un soggetto dalle fattezze fisiche perfettamente compatibili.
Nello specifico sono state ricondotte al malfattore la rapina avvenuta nella giornata del 27 febbraio 2018 a Casamassima ai danni dell'area di servizio "Gas Natural", e quelle avvenute nella giornata del 5 marzo 2018, la prima a Noicattaro ai danni del Bar "My Dill's" e successivamente a distanza di circa 15 minuti in Capurso ai danni del supermercato Simply. Anche in questo caso la comparazione delle immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza installati nei pressi dei luoghi di reato hanno permesso di constatare come l'autore delle rapine fosse un soggetto dagli stessi tratti somatici, che si recava sul luogo del delitto a bordo della stessa Fiat Punto di colore grigio.