Si costituisce il latitante Giuseppe Pastoressa. Era legato al clan Strisciuglio di Bari

Il noto criminale bitontono si è presentato spontaneamente presso il carcere di Trani. Era in fuga da gennaio

giovedì 8 marzo 2018 13.06
Nel pomeriggio di ieri la Polizia di Stato ha eseguito un ordine di carcerazione, emesso dall'Ufficio Esecuzioni Penali della Procura Generale presso la Corte d'Appello di Bari, nei confronti di PASTORESSA Giuseppe, nato a Bitonto, di anni 29, dovendo espiare la pena definitiva di 3 anni 4 mesi e 28 giorni di reclusione a seguito di condanna per il reato di ricettazione aggravata in concorso.

I poliziotti del gruppo "Catturandi" della Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile hanno notificato il provvedimento al Pastoressa, sfuggito in varie occasioni alla cattura, che si è costituito spontaneamente presso la Casa Circondariale di Trani.

L'arrestato, che annovera precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, contro la persona ed in materia di armi e stupefacenti, è ritenuto elemento di spicco della criminalità organizzata bitontina.

L'uomo si era reso irreperibile dallo scorso mese di gennaio, allorquando furono eseguiti numerosi ordini di carcerazione nei confronti di 12 soggetti condannati a pena definitiva per i reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, spaccio, detenzione illecita di armi da fuoco ed estorsione.

I provvedimenti cautelari eseguiti erano scaturiti dalle indagini condotte dalla Squadra Mobile nell'ambito dell'operazione denominata "Big Ben" - conclusasi in data 24.6.2013 con l'esecuzione di ordinanza di custodia cautelare, in carcere e ai domiciliari, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Bari su richiesta della locale D.D.A. nei confronti di 27 persone - che avevano documentato l'appartenenza degli arrestati al clan mafioso "Strisciuglio", attivo con le sue articolazioni in Bari e in alcuni comuni dell'hinterland barese, tra cui Bitonto.