"Si iscrivano all'anagrafe di Bari i richiedenti asilo"
L'appello viene dal neopresidente del Municipio 3 e sociologo Nicola Schingaro
domenica 7 luglio 2019
Con il decreto sicurezza in Italia e a Bari sono cambiate alcune cose a livello legale per i richiedenti asilo. La più problematica è che il permesso di soggiorno per richiesta asilo, pur valendo quale documento di riconoscimento, non può essere utilizzato quale documento valido per richiedere l'iscrizione anagrafica. E la mancata iscrizione potrebbe portare il rifiuto da parte della pubblica amministrazione e di soggetti privati di erogare servizi. Tale problema può essere risolto nel caso in cui il sindaco e gli amministratori locali chiariscano che sis sufficiente il domicilio per accedere a tali servizi. All'interno di questa problematica si è inserito il neo presidente del Municipio 3, il sociologo Nicola Schingaro
«La lotta alla sempre più grave deriva razzista e liberticida del Governo giallo/verde è appena cominciata e deve essere una lotta da agire in maniera capillare - scrive Schingaro su Facebook - L'opposizione messa in campo da molti Sindaci ai provvedimenti del Decreto Sicurezza va ormai avanti da tempo ed è il momento che anche l'amministrazione cittadina di Bari si renda protagonista di questa forma di disobbedienza civile, anzi no, di profonda obbedienza ai dettami costituzionali ed agli imperativi morali ed umanitari. Già qualche mese fa un gruppo di singoli aveva promosso una lettera al Sindaco di Bari per chiedergli di garantire il diritto all'iscrizione anagrafica degli stranieri in possesso di regolare permesso di soggiorno; ora è arrivato il momento di agire. Non c'è più tempo. Solo con atti concreti si può fermare la deriva di inumanità a cui noi tutti assistiamo in questi giorni».
«La lotta alla sempre più grave deriva razzista e liberticida del Governo giallo/verde è appena cominciata e deve essere una lotta da agire in maniera capillare - scrive Schingaro su Facebook - L'opposizione messa in campo da molti Sindaci ai provvedimenti del Decreto Sicurezza va ormai avanti da tempo ed è il momento che anche l'amministrazione cittadina di Bari si renda protagonista di questa forma di disobbedienza civile, anzi no, di profonda obbedienza ai dettami costituzionali ed agli imperativi morali ed umanitari. Già qualche mese fa un gruppo di singoli aveva promosso una lettera al Sindaco di Bari per chiedergli di garantire il diritto all'iscrizione anagrafica degli stranieri in possesso di regolare permesso di soggiorno; ora è arrivato il momento di agire. Non c'è più tempo. Solo con atti concreti si può fermare la deriva di inumanità a cui noi tutti assistiamo in questi giorni».