Sicurezza urbana, la proposta di Carrieri: «Daspo per chi viola le regole in città»
I consiglieri d'opposizione riscrivono il regolamento di polizia urbana: «Introdotto divieto di rovistare nei cassonetti o di accensione fuochi»
giovedì 28 giugno 2018
18.00
Un nuovo regolamento di polizia urbana: è quanto invocato dal centrodestra nel consiglio comunale di Bari. Non una semplice proposta, ma una vera e propria riscrittura del "decalogo" in materia di sicurezza urbana di cui i consiglieri di opposizione si sono resi autori. Una misura resasi necessaria, come sottolinea il consigliere Giuseppe Carrieri in una nota, dalle nuove disposizioni in materia di sicurezza urbana - introdotte dal decreto legge n. 14 del 2017, convertito con modificazioni dalla legge n. 48 del 2017, il cosiddetto "decreto sicurezza" delle città - che hanno ampliato i poteri dei sindaci in materia di sicurezza sul territorio comunale.
Ecco, quindi, il perché di una riscrittura integrale del regolamento, che per quel che riguarda la polizia urbana di Bari era fermo al 1970, risultando quindi anacronistico in molte delle sue norme sia dal punto di vista sostanziale sia da quello formale, come affermano dall'opposizione. Si passa, quindi, dai 146 articoli del vecchio testo agli attuali 65 del nuovo, da cui sono state espunte norme antiquate e che non hanno più alcun riscontro nel presente.
Nuove norme, invece, vengono proposte nel regolamento rivisto e corretto in versione 2018: «S'introducono una serie di articoli per poter applicare le previsioni del cosiddetto decreto Minniti, tra cui il min- daspo urbano, che consente l'allontanamento dalla Città per 48 ore e poi per 6 mesi di chi pone in essere e reitera condotte vietate in talune zone urbane», è la proposta di Carrieri. Si tratta, nello specifico, dell'articolo 5, che individua «Le aree a verde pubblico, i plessi scolastici, i teatri, Bari Vecchia, l'area Umbertina, il quadrilatero murattiano quali zone "sensibili" dove è punito (anche con l'allontanamento per più giorni) chi impedisce l'accessibilità e la fruizione degli spazi con condotte aggressive/violente», specifica Carrieri.
«In tali aree - continua il consigliere salviniano - la Polizia Municipale e le altre forze dell'ordine potranno sanzionare i comportamenti che ostacolano la libera fruizione degli spazi pubblici da parte dei cittadini e disporre l'immediato allontanamento dai luoghi dei trasgressori. Nel caso lo stesso soggetto reiteri successivamente le condotte, potrà essere segnalato al Questore che potrà emettere il divieto di accesso (daspo urbano) per un periodo che può arrivare anche a 6 mesi o a 2 anni per persone pregiudicate».
Non è, però, l'unica novità normativa introdotta dal testo scritto dai consiglieri di opposizione. In esso si parla anche di sanzioni per chi pratica «Il bivacco, l'imbrattare le fontane pubbliche, lo sputare per terra, l'abbandono di oggetti sul suolo pubblico». Nel regolamento proposto dal centrodestra si fa menzione anche dei divieti di «Rovistare nei cassonetti, accensione di fuochi sul territorio comunale, accattonaggio, prestazioni sessuali sulle sedi stradali urbane» e molto altro.
«Il Nuovo Regolamento di Polizia Urbana - dichiara Carrieri - disciplina, in conformità ai principi generali dell'ordinamento giuridico ed in armonia con le norme speciali e con le finalità dello Statuto della Città, comportamenti ed attività influenti sulla vita cittadina al fine di salvaguardare la convivenza civile, la sicurezza dei cittadini, la più ampia fruibilità dei beni comuni e di tutelare la qualità della vita e dell'ambiente. Trattasi di un rinnovamento regolamentare, pertanto, assolutamente doveroso per il bene della nostra Città che facciamo noi consiglieri di opposizione (stante l'inerzia del Sindaco Decaro) poiché da sempre riteniamo la sicurezza urbana un'assoluta priorità di Bari».
Ecco, quindi, il perché di una riscrittura integrale del regolamento, che per quel che riguarda la polizia urbana di Bari era fermo al 1970, risultando quindi anacronistico in molte delle sue norme sia dal punto di vista sostanziale sia da quello formale, come affermano dall'opposizione. Si passa, quindi, dai 146 articoli del vecchio testo agli attuali 65 del nuovo, da cui sono state espunte norme antiquate e che non hanno più alcun riscontro nel presente.
Nuove norme, invece, vengono proposte nel regolamento rivisto e corretto in versione 2018: «S'introducono una serie di articoli per poter applicare le previsioni del cosiddetto decreto Minniti, tra cui il min- daspo urbano, che consente l'allontanamento dalla Città per 48 ore e poi per 6 mesi di chi pone in essere e reitera condotte vietate in talune zone urbane», è la proposta di Carrieri. Si tratta, nello specifico, dell'articolo 5, che individua «Le aree a verde pubblico, i plessi scolastici, i teatri, Bari Vecchia, l'area Umbertina, il quadrilatero murattiano quali zone "sensibili" dove è punito (anche con l'allontanamento per più giorni) chi impedisce l'accessibilità e la fruizione degli spazi con condotte aggressive/violente», specifica Carrieri.
«In tali aree - continua il consigliere salviniano - la Polizia Municipale e le altre forze dell'ordine potranno sanzionare i comportamenti che ostacolano la libera fruizione degli spazi pubblici da parte dei cittadini e disporre l'immediato allontanamento dai luoghi dei trasgressori. Nel caso lo stesso soggetto reiteri successivamente le condotte, potrà essere segnalato al Questore che potrà emettere il divieto di accesso (daspo urbano) per un periodo che può arrivare anche a 6 mesi o a 2 anni per persone pregiudicate».
Non è, però, l'unica novità normativa introdotta dal testo scritto dai consiglieri di opposizione. In esso si parla anche di sanzioni per chi pratica «Il bivacco, l'imbrattare le fontane pubbliche, lo sputare per terra, l'abbandono di oggetti sul suolo pubblico». Nel regolamento proposto dal centrodestra si fa menzione anche dei divieti di «Rovistare nei cassonetti, accensione di fuochi sul territorio comunale, accattonaggio, prestazioni sessuali sulle sedi stradali urbane» e molto altro.
«Il Nuovo Regolamento di Polizia Urbana - dichiara Carrieri - disciplina, in conformità ai principi generali dell'ordinamento giuridico ed in armonia con le norme speciali e con le finalità dello Statuto della Città, comportamenti ed attività influenti sulla vita cittadina al fine di salvaguardare la convivenza civile, la sicurezza dei cittadini, la più ampia fruibilità dei beni comuni e di tutelare la qualità della vita e dell'ambiente. Trattasi di un rinnovamento regolamentare, pertanto, assolutamente doveroso per il bene della nostra Città che facciamo noi consiglieri di opposizione (stante l'inerzia del Sindaco Decaro) poiché da sempre riteniamo la sicurezza urbana un'assoluta priorità di Bari».