Sindacalista ucciso a Novara, presidio di solidarietà a Bari
A metterlo in atto la Camera del lavoro Autorganizzata - Cobas Bari davanti al Lidl nei pressi del Ponte Adriatico
domenica 20 giugno 2021
15.13
Nella giornata di ieri, 19 giugno 2021 una manifestazione per urlare a gran voce la propria rabbia per l'omicidio del sindacalista Adil Belakhdim si è svolta davanti alla Lidl di Bari, nelle vicinanze del Ponte Adriatico.
Ricordiamo che il sindacalista, lavoratore e coordinatore provinciale del sindacato del Sì Cobas, è stato investito e ucciso mentre era in presidio in provincia di Novara, fuori dai cancelli della logistica della LIDL, travolto da un camion assieme a due suoi compagni.
«Una volta dichiarato a tutti e tutte la nostra solidarietà militante alla famiglia di Abdil e i suoi compagni di lotta - scrivono in una nota da Camera del lavoro Autorganizzata - Cobas Bari - abbiamo spiegato quali erano le ragioni della manifestazione in cui è stato ucciso: la lotta contro lo sblocco dei licenziamenti, l'opposizione ai contratti padronali firmati da CGIL-CISL-UIL, la denuncia delle condizioni di lavoro terribili a cui sono sottoposti milioni di lavoratori e l'opposizione irriducibile al Governo di Confindustria targato Draghi. Poi ci si è spostati fuori del supermercato per restare in presidio e proporre interventi, nonché per parlare e volantinare con le persone che andavano a fare la spesa. È stato fortemente e convintamente ribadito l'invito al boicottaggio della catena e della sua grande distribuzione, nella sua interezza, alla luce delle manifeste e note dinamiche di sfruttamento dei lavoratori coinvolti nel comparto della logistica e non solo. Con pari forza, è stata ribadita la vicinanza alla famiglia di Adil e la denuncia del tentativo di depistaggio di giornali, Governo e Confederali che fin da subito hanno annacquato l'omicidio di un lavoratore, di cui emerge sempre la matrice politica e padronale».
Ricordiamo che il sindacalista, lavoratore e coordinatore provinciale del sindacato del Sì Cobas, è stato investito e ucciso mentre era in presidio in provincia di Novara, fuori dai cancelli della logistica della LIDL, travolto da un camion assieme a due suoi compagni.
«Una volta dichiarato a tutti e tutte la nostra solidarietà militante alla famiglia di Abdil e i suoi compagni di lotta - scrivono in una nota da Camera del lavoro Autorganizzata - Cobas Bari - abbiamo spiegato quali erano le ragioni della manifestazione in cui è stato ucciso: la lotta contro lo sblocco dei licenziamenti, l'opposizione ai contratti padronali firmati da CGIL-CISL-UIL, la denuncia delle condizioni di lavoro terribili a cui sono sottoposti milioni di lavoratori e l'opposizione irriducibile al Governo di Confindustria targato Draghi. Poi ci si è spostati fuori del supermercato per restare in presidio e proporre interventi, nonché per parlare e volantinare con le persone che andavano a fare la spesa. È stato fortemente e convintamente ribadito l'invito al boicottaggio della catena e della sua grande distribuzione, nella sua interezza, alla luce delle manifeste e note dinamiche di sfruttamento dei lavoratori coinvolti nel comparto della logistica e non solo. Con pari forza, è stata ribadita la vicinanza alla famiglia di Adil e la denuncia del tentativo di depistaggio di giornali, Governo e Confederali che fin da subito hanno annacquato l'omicidio di un lavoratore, di cui emerge sempre la matrice politica e padronale».