Soffocò la figlia di 3 mesi, chiesto l'ergastolo per il padre 31enne

Il fatto nel 2016 ad Altamura. L'accusa è di omicidio volontario premeditato pluriaggravato

martedì 12 febbraio 2019 12.28
La Procura di Bari chiede l'ergastolo, con la misura dell'isolamento diurno, per Giuseppe Difonzo, 31enne di Altamura accusato di aver soffocato nel sonno la figlia di appena 3 mesi. Il fatto risale al 2016: l'uomo è accusato di omicidio volontario premeditato pluriaggravato e di due precedenti tentativi di omicidio. La piccola era nata nell'ottobre 2015, e prima della morte era stata ricoverata per 67 giorni in meno di tre mesi a causa di crisi respiratorie provocate, secondo l'accusa, sempre dal padre.

Al termine della requisitoria i pm Simona Filoni e Domenico Minardi hanno chiesto ai giudici della Corte di assise di inoltrare gli atti processuali alla Procura per «Valutare le condotte delle due assistenti sociali e della psicologa del consultorio familiare» di Altamura, i quali che avevano preso la bimba neonata. Le loro relazioni, emesse pochi giorni prima della morte della piccola, portarono infatti a escludere ipotesi di maltrattamenti convincendo i giudici minorili a revocare il provvedimento di affidamento in comunità già disposto per la piccola.

La ricostruzione dei Carabinieri porterebbe ed accusare Difonzo di aver soffocato la figlia Emanuela, di soli tre mesi, nel suo letto di ospedale nella notte fra il 12 e il 13 febbraio 2016. Difonzo, che era presente in aula, è detenuto per il delitto dal novembre 2016 ma all'epoca era già in carcere per violenza sessuale su una minorenne, una 14enne, per la quale è stato condannato con rito abbreviato alla pena di 3 anni di reclusione.

In nome della mamma di Emanuela, l'avvocato di parte civile ha chiesto un risarcimento danni con provvisionale di 500mila euro. Nella prossima udienza, fissata per il 22 febbraio, la parola passerà alla difesa, rappresentata dall'avvocato Antonello Contaldi. La sentenza è prevista per l'11 marzo.