Sospetto terrorista fermato a Bari, in chat aveva foto del Vaticano
Il 20enne cittadino somalo ha negato tutto durante l'interrogatorio in carcere
sabato 15 dicembre 2018
18.21
Era stato fermato due giorni fa Bari dalla Digos della Questura di Bari su disposizione della Dda per i reati di associazione con finalità di terrorismo anche internazionale, istigazione a commettere reati di terrorismo e pubblica apologia di reati di terrorismo. Il 20enne cittadino somalo in chat mostrava le foto del Vaticano: questo il dettaglio che avrebbe acuito i sospetti degli inquirenti, procedendo al decreto di fermo d'urgenza.
Sembrerebbe, infatti, che le intercettazioni telefoniche e telematiche abbiano consentito agli inquirenti baresi della sezione antiterrorismo, coordinati dal pm Giuseppe Maralfa, di raccogliere foto, video e altri documenti che farebbero pensare al fermato come vicino all'ideologia jihadista del fondamentalismo islamico. Fra i documenti esaminati dagli inquirenti anche immagini riconducibili a luoghi sensibili quali possibili bersagli di attacchi.
Il ragazzo (disoccupato residente ormai da tempo a Bari), durante l'udienza di conferma del fermo tenutasi presso il carcere di Bari, avrebbe negato il suo coinvolgimento rispondendo per due ore alle domande del gip e del pm.
Sembrerebbe, infatti, che le intercettazioni telefoniche e telematiche abbiano consentito agli inquirenti baresi della sezione antiterrorismo, coordinati dal pm Giuseppe Maralfa, di raccogliere foto, video e altri documenti che farebbero pensare al fermato come vicino all'ideologia jihadista del fondamentalismo islamico. Fra i documenti esaminati dagli inquirenti anche immagini riconducibili a luoghi sensibili quali possibili bersagli di attacchi.
Il ragazzo (disoccupato residente ormai da tempo a Bari), durante l'udienza di conferma del fermo tenutasi presso il carcere di Bari, avrebbe negato il suo coinvolgimento rispondendo per due ore alle domande del gip e del pm.