Sottraggono farmaci dalla postazione del 118: indagati due infermieri in provincia di Bari
I due sono stati ripresi dalle telecamere di sicurezza mentre prelevavano numerosi farmaci nel deposito
giovedì 22 luglio 2021
8.41
I Carabinieri della Stazione di Castellana Grotte hanno dato esecuzione a una misura cautelare interdittiva del divieto di esercitare l'attività professionale e decreto di sequestro preventivo, emessa dal Gip del Tribunale di Bari nei confronti di due infermieri, M.G. di anni 59 e L.A. di anni 67 (quest'ultimo in quiescenza) in servizio presso la postazione 118 di Alberobello, entrambi indagati per il reato di peculato.
Le indagini sono state avviate a seguito delle delazioni fornite ai militari da un medico, anch'esso in servizio in Alberobello, il quale, in più occasioni, si accorgeva dell'ammanco di farmaci dalla valigia a bordo dell'automedica. In particolare, dalle investigazioni, risultava che la ASL di Alberobello, con cadenza settimanale, veniva rifornita con un quantitativo di medicinali superiore al reale consumo dell'utenza, facendo sorgere il dubbio di indebite sottrazioni dal magazzino ove erano stipati. I sospetti venivano suffragati dalle riprese delle telecamere, installate dagli investigatori, le quali riprendevano i due indagati introdursi nel deposito, prelevare numerosi farmaci e occultarli nei pantaloni o nelle giacche, prima di allontanarsi.
Dalle riprese emerge altresì che le sottrazioni avvenivano in ogni giorno di servizio prestato, mentre i farmaci di cui si appropriavano erano principalmente cortisoni ed antiinfiammatori, ma anche garze, protettori gastrici, mascherine FFPP2, siringhe, lacci emostatici, per un valore complessivo di 2.600,00, che invece erano destinati alle esigenze delle ambulanze. Gran parte di essi sono stati rinvenuti dai militari nel corso delle perquisizioni presso le abitazioni dei due indagati o negli armadi spogliatoio utilizzati nel luogo di lavoro. Per uno degli infermieri è stata disposta l'interdizione temporanea dall'attività professionale mentre per il secondo, già in pensione, il sequestro preventivo e per equivalente pari al valore della merce asportata.
Le indagini sono state avviate a seguito delle delazioni fornite ai militari da un medico, anch'esso in servizio in Alberobello, il quale, in più occasioni, si accorgeva dell'ammanco di farmaci dalla valigia a bordo dell'automedica. In particolare, dalle investigazioni, risultava che la ASL di Alberobello, con cadenza settimanale, veniva rifornita con un quantitativo di medicinali superiore al reale consumo dell'utenza, facendo sorgere il dubbio di indebite sottrazioni dal magazzino ove erano stipati. I sospetti venivano suffragati dalle riprese delle telecamere, installate dagli investigatori, le quali riprendevano i due indagati introdursi nel deposito, prelevare numerosi farmaci e occultarli nei pantaloni o nelle giacche, prima di allontanarsi.
Dalle riprese emerge altresì che le sottrazioni avvenivano in ogni giorno di servizio prestato, mentre i farmaci di cui si appropriavano erano principalmente cortisoni ed antiinfiammatori, ma anche garze, protettori gastrici, mascherine FFPP2, siringhe, lacci emostatici, per un valore complessivo di 2.600,00, che invece erano destinati alle esigenze delle ambulanze. Gran parte di essi sono stati rinvenuti dai militari nel corso delle perquisizioni presso le abitazioni dei due indagati o negli armadi spogliatoio utilizzati nel luogo di lavoro. Per uno degli infermieri è stata disposta l'interdizione temporanea dall'attività professionale mentre per il secondo, già in pensione, il sequestro preventivo e per equivalente pari al valore della merce asportata.