Sparatorie dopo video su TikTok, assolto il fratello del boss Montani
Giovanni, fratello di Andrea, è stato scagionato «per non aver commesso il fatto». 4 anni di reclusione per Cassano, alias «Lo sciacallo»
giovedì 19 settembre 2024
18.23
Una condanna e un'assoluzione - quella di Giovanni Montani, fratello di Andrea, «Malagnac», «per non aver commesso il fatto» - dopo le due sparatorie avvenute il 19 marzo 2022, nel quartiere San Paolo di Bari, riconducibili a contrasti tra membri dei clan Strisciuglio e Misceo-Montani. L'uomo, da oggi, è tornato in libertà.
Il Tribunale di Bari (presidente Marco Guida) l'ha assolto. Per Montani, difeso dagli avvocati Raffaele Quarta e Gaetano Sassanelli, il pubblico ministero antimafia di Bari, Fabio Buquicchio aveva chiesto la condanna a 24 anni. A lui era contestato il reato di tentato omicidio aggravato dal metodo mafioso. Condannato invece a 4 anni Nicola Cassano, 26enne per la detenzione e il porto in luogo pubblico di arma da sparo e esplosione di colpi d'arma da fuoco con l'aggravante mafiosa.
Quel pomeriggio Cassano, per rispondere a dei «video di scherno» pubblicati su TikTok e rivolti nei suoi confronti e verso il «suo gruppo delinquenziale», avrebbe esploso numerosi colpi d'arma da fuoco all'esterno dell'appartamento di Michele Minella, 50enne cognato di Montani e genero di Giuseppe Misceo, entrambi ai vertici del clan. In risposta, qualche ore dopo, Cassano sarebbe stato ferito a colpi di pistola mentre si trovava in auto con la sua ragazza, 16enne, al San Paolo.
I colpi esplosi furono almeno sette, Cassano rimase ferito all'anca e alla coscia destra, mentre la fidanzata fu colpita di striscio alla gamba sinistra e alla caviglia destra. Per quell'agguato sono stati già condannati in abbreviato, a 8 anni, lo stesso Michele Minella e il 30enne Davide Pascazio. Le motivazioni entro 90 giorni.
Il Tribunale di Bari (presidente Marco Guida) l'ha assolto. Per Montani, difeso dagli avvocati Raffaele Quarta e Gaetano Sassanelli, il pubblico ministero antimafia di Bari, Fabio Buquicchio aveva chiesto la condanna a 24 anni. A lui era contestato il reato di tentato omicidio aggravato dal metodo mafioso. Condannato invece a 4 anni Nicola Cassano, 26enne per la detenzione e il porto in luogo pubblico di arma da sparo e esplosione di colpi d'arma da fuoco con l'aggravante mafiosa.
Quel pomeriggio Cassano, per rispondere a dei «video di scherno» pubblicati su TikTok e rivolti nei suoi confronti e verso il «suo gruppo delinquenziale», avrebbe esploso numerosi colpi d'arma da fuoco all'esterno dell'appartamento di Michele Minella, 50enne cognato di Montani e genero di Giuseppe Misceo, entrambi ai vertici del clan. In risposta, qualche ore dopo, Cassano sarebbe stato ferito a colpi di pistola mentre si trovava in auto con la sua ragazza, 16enne, al San Paolo.
I colpi esplosi furono almeno sette, Cassano rimase ferito all'anca e alla coscia destra, mentre la fidanzata fu colpita di striscio alla gamba sinistra e alla caviglia destra. Per quell'agguato sono stati già condannati in abbreviato, a 8 anni, lo stesso Michele Minella e il 30enne Davide Pascazio. Le motivazioni entro 90 giorni.