Stadio San Nicola, slitta a metà luglio la revoca della gara per la gestione
Decisione rimandata a dopo la ricapitalizzazione di FC Bari. Melini: «Provvedimento figlio del mio esposto alla Corte dei Conti»
venerdì 29 giugno 2018
17.49
Tutto rimandato per qual che riguarda la revoca della gara per la gestione dello stadio San Nicola. Un provvedimento che doveva essere preso nella seduta odierna di consiglio comunale, che però ha deciso di non decidere. Il perché è presto detto: l'assise ha stabilito a maggioranza di far slittare a metà luglio il provvedimento, in attesa che la FC Bari venga ricapitalizzata dal presidente Giancaspro, così come stabilito nell'assemblea dei soci dello scorso 15 giugno.
Insomma, la maggioranza in consiglio vuole vederci più chiaro prima di fare un passo più lungo della gamba. Le cose sembrano andare nella direzione auspicata soprattutto dai tifosi biancorossi, visto che Giancaspro ha superato il primo step onorando il pagamento degli stipendi, e il percorso di risanamento del club sportivo sembra essere stato intrapreso. Meglio, comunque, aspettare di avere certezze, dal momento che le traversie del sodalizio di strada Torre Bella non lasciano del tutto tranquilli.
Dopo una seduta durata ore e ricca di schermaglie tra maggioranza e opposizione, è la consigliera Irma Melini a provare a fare un po' di chiarezza sulla vicenda, ribadendo la sua contrarietà alla revoca della gara. «Questo consiglio comunale, in seconda convocazione perché senza numeri sufficienti in prima, era stato esplicitamente convocato per permettere alla Giunta di deliberare la proroga della concessione o un affidamento diretto alla FC Bari prima della scadenza della vecchia proroga. Questo ennesimo colpo di scena sulla gestione della più grande opera pubblica della città trova fondamento nella mia denuncia alla Corte dei Conti», dice la consigliera.
Da tempo contraria alla gestione esterna dello stadio, affidato a FC Bari 1908, Melini auspica che quello di oggi sia solo il primo passo perché si riprenda con la gara, sospesa a gennaio. «Sono dovuta intervenire più volte - continua la consigliera del Gruppo Misto - per ricordare che non avendo votato loro la revoca delle due delibere che portavano alla gara, ora occorre riprendere la gara. Non lo dico solo io con la mia mozione urgente di oggi, ma il segretario comunale in risposta alla "irrituale sospensione" disposta a gennaio».
I tempi, però, stringono, dal momento che domani, 30 giugno, «Scade la terza proroga e vedremo quale artifizio amministrativo si inventerà una Giunta irresponsabile nella gestione dei soldi e dei beni dei baresi», attacca Irma Melini.
«Per quanto mi riguarda la nota del segretario è chiara e diffiderò questa Amministrazione per porre in essere ogni azione utile a riprendere la gara. La lettera al prefetto segnala che il regolamento viene utilizzato per colpire chi come me continua con fermezza a fare il consigliere di opposizione», è la promessa della consigliera.
Insomma, la maggioranza in consiglio vuole vederci più chiaro prima di fare un passo più lungo della gamba. Le cose sembrano andare nella direzione auspicata soprattutto dai tifosi biancorossi, visto che Giancaspro ha superato il primo step onorando il pagamento degli stipendi, e il percorso di risanamento del club sportivo sembra essere stato intrapreso. Meglio, comunque, aspettare di avere certezze, dal momento che le traversie del sodalizio di strada Torre Bella non lasciano del tutto tranquilli.
Dopo una seduta durata ore e ricca di schermaglie tra maggioranza e opposizione, è la consigliera Irma Melini a provare a fare un po' di chiarezza sulla vicenda, ribadendo la sua contrarietà alla revoca della gara. «Questo consiglio comunale, in seconda convocazione perché senza numeri sufficienti in prima, era stato esplicitamente convocato per permettere alla Giunta di deliberare la proroga della concessione o un affidamento diretto alla FC Bari prima della scadenza della vecchia proroga. Questo ennesimo colpo di scena sulla gestione della più grande opera pubblica della città trova fondamento nella mia denuncia alla Corte dei Conti», dice la consigliera.
Da tempo contraria alla gestione esterna dello stadio, affidato a FC Bari 1908, Melini auspica che quello di oggi sia solo il primo passo perché si riprenda con la gara, sospesa a gennaio. «Sono dovuta intervenire più volte - continua la consigliera del Gruppo Misto - per ricordare che non avendo votato loro la revoca delle due delibere che portavano alla gara, ora occorre riprendere la gara. Non lo dico solo io con la mia mozione urgente di oggi, ma il segretario comunale in risposta alla "irrituale sospensione" disposta a gennaio».
I tempi, però, stringono, dal momento che domani, 30 giugno, «Scade la terza proroga e vedremo quale artifizio amministrativo si inventerà una Giunta irresponsabile nella gestione dei soldi e dei beni dei baresi», attacca Irma Melini.
«Per quanto mi riguarda la nota del segretario è chiara e diffiderò questa Amministrazione per porre in essere ogni azione utile a riprendere la gara. La lettera al prefetto segnala che il regolamento viene utilizzato per colpire chi come me continua con fermezza a fare il consigliere di opposizione», è la promessa della consigliera.