Stop alla plastica nelle mense scolastiche di Bari. Da lunedì arrivano posate compostabili

Romano: «Con l'anno nuovo addio a oltre 600 mila buste. Scelta in linea con le disposizioni UE»

giovedì 3 gennaio 2019 15.28
Le mense scolastiche di Bari diventano "palstic free". Da lunedì 7 gennaio, data che coincide con la riapertura delle scuole dopo le vacanze di Natale, i 5.300 studenti che usufruiscono del servizio mensa non troveranno più la plastica a tavola. Dallo scorso mese di dicembre, infatti, l'assessorato alle Politiche educative e giovanili, in collaborazione con la Ladisa ristorazione, ditta appaltatrice del servizio di refezione scolastica nelle scuole comunali, ha avviato un confronto finalizzato ad eliminare completamente l'impiego della plastica nelle mense scolastiche cittadine.

Promossa la prima sperimentazione riservata ad alcune scuole; si può estendere il servizio a tutti gli istituti. In primo luogo, si è scelto di utilizzare esclusivamente posate, piatti e bicchieri a marchio Ecolabel, che possono essere smaltiti insieme alla frazione umida dei rifiuti. Inoltre, anziché optare quotidianamente per la distribuzione di 5.300 kit composti da posate e tovagliolo monouso in singole buste di plastica, l'assessorato alle Politiche giovanili ha preferito optare per le posate sfuse, così da utilizzare durante i pasti solo quelle effettivamente necessarie ed evitare l'utilizzo degli involucri di plastica.

Sempre tenendo un occhio di riguarda alla tutela dell'ambiente, il servizio di refezione scolastica viene garantito da mezzi di trasporto di categoria Euro 6 - 8 Kangoo elettrici, 4 Fiat Doblò Cargo metano e 2 Fiat Ducato Natural Power - che riducono al massimo le immissioni di inquinanti nell'aria.

«Iniziamo l'anno nuovo con un piccolo grande cambiamento che eviterà l'uso di oltre 600 mila buste di plastica l'anno - commenta soddisfatta Paola Romano, assessore cittadino alle Politiche giovanili. Una scelta in linea con quanto stabilito dall'Unione europea, che dal 2021 vieterà l'utilizzo di una serie di oggetti usa e getta non degradabili tra cui piatti, posate e buste. La plastica che produciamo e che immettiamo nell'ambiente è davvero troppa e rischia di soffocare il pianeta, con i mari che presto avranno più plastica che pesci, e il riciclo che da solo non è sufficiente a invertire la rotta.Per questo, convinti di dover mirare alla sostenibilità, d'accordo con l'azienda Ladisa abbiamo deciso di intraprendere azioni concrete per ridurre l'impiego della plastica monouso, adottando nuovi materiali che siano resistenti, sicuri e al contempo rispettosi dell'ambiente. Il prossimo passo sarà quello di eliminare le bottiglie di plastica dalle mense scolastiche: al momento siamo passati dalle bottiglie da 0,5 a quelle da 2 litri, ma a breve le elimineremo del tutto per passare alle brocche d'acqua. Inoltre a breve, in collaborazione con Ladisa e Amiu, partiremo con una nuova azione di informazione e sensibilizzazione sui vantaggi della raccolta differenziata nelle scuole, perché i bambini e i ragazzi sono i nostri migliori alleati in questo percorso di civiltà e di rispetto per l'ambiente che ci circonda».