Strage a Santo Spirito, danneggiati 40 ulivi secolari
La denuncia di Coldiretti: «Necessarie iniziative tempestive ed efficaci di presidio delle aree rurali»
mercoledì 11 luglio 2018
17.50
Nuova strage di ulivi a Bari. A distanza di due anni dai 40 ulivi tagliati per rivendere la legna lo stesso olivicoltore nella stessa campagna a Santo Spirito ha subito lo scapitozzamento e il danneggiamento di altri 40 ulivi secolari.
«Sono stati tagliati e danneggiati altri 40 ulivi secolari dello stesso olivicoltore – tuona il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – che, episodio dopo episodio, oltre a perdere fiducia e speranza, appare in queste ore inconsolabile. Ogni albero garantiva circa un quintale di olive. È solo l'ultimo dei tanti casi, denunciati e non, che si sono registrati nell'area attorno all'aeroporto di Bari e nella zona tra Bitonto, Grumo e Palo»
«Abbiamo scritto al Presidente Emiliano – sottolinea Corsetti, direttore di Coldiretti – perché la situazione risulta essere molto grave e gravi sono stati i segnali, manifestati dagli agricoltori, di scoramento che ha portato molti di loro, sul piano repressivo, a non denunciare più gli episodi delittuosi e, sul piano preventivo, ad organizzarsi in squadre e presidiare durante la notte le loro campagne. Iniziative delle quali è superfluo sottolineare la gravità, anche sotto il profilo dell'immagine. Per questo abbiamo chiesto che, di concerto con la Fondazione Osservatorio sulla criminalità in agricoltura, si proceda a concretizzare iniziative tempestive ed efficaci di presidio delle aree rurali».
Furti e danneggiamenti sono praticamente quotidiani tanto da aver spinto alcuni agricoltori ad organizzarsi con ronde notturne e diurne, mentre altri si sono affidati a istituti di vigilanza. Oltre alla perdita di reddito, a rischio è la stessa incolumità dei nostri agricoltori, non certo un elemento trascurabile. Secondo l'analisi dell'Osservatorio sulla criminalità dell'agricoltura e sul sistema agroalimentare promosso da Coldiretti sui risultati conseguiti dalle Forze di Polizia, l'intero comparto agroalimentare è caratterizzato da fenomeni criminali legati a furti, estorsioni e alla contraffazione di prodotti alimentari ed agricoli e dei relativi marchi garantiti. I danni al sistema sociale ed economico sono molteplici, dal pericolo per la salute dei consumatori finali, all'alterazione del regolare andamento del mercato agroalimentare. Per questo Coldiretti Puglia, ringraziando le forze dell'ordine per l'opera incessante svolta quotidianamente, chiede una stretta sui controlli per assicurare maggiore sicurezza agli agricoltori e agli operai.
«Sono stati tagliati e danneggiati altri 40 ulivi secolari dello stesso olivicoltore – tuona il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – che, episodio dopo episodio, oltre a perdere fiducia e speranza, appare in queste ore inconsolabile. Ogni albero garantiva circa un quintale di olive. È solo l'ultimo dei tanti casi, denunciati e non, che si sono registrati nell'area attorno all'aeroporto di Bari e nella zona tra Bitonto, Grumo e Palo»
«Abbiamo scritto al Presidente Emiliano – sottolinea Corsetti, direttore di Coldiretti – perché la situazione risulta essere molto grave e gravi sono stati i segnali, manifestati dagli agricoltori, di scoramento che ha portato molti di loro, sul piano repressivo, a non denunciare più gli episodi delittuosi e, sul piano preventivo, ad organizzarsi in squadre e presidiare durante la notte le loro campagne. Iniziative delle quali è superfluo sottolineare la gravità, anche sotto il profilo dell'immagine. Per questo abbiamo chiesto che, di concerto con la Fondazione Osservatorio sulla criminalità in agricoltura, si proceda a concretizzare iniziative tempestive ed efficaci di presidio delle aree rurali».
Furti e danneggiamenti sono praticamente quotidiani tanto da aver spinto alcuni agricoltori ad organizzarsi con ronde notturne e diurne, mentre altri si sono affidati a istituti di vigilanza. Oltre alla perdita di reddito, a rischio è la stessa incolumità dei nostri agricoltori, non certo un elemento trascurabile. Secondo l'analisi dell'Osservatorio sulla criminalità dell'agricoltura e sul sistema agroalimentare promosso da Coldiretti sui risultati conseguiti dalle Forze di Polizia, l'intero comparto agroalimentare è caratterizzato da fenomeni criminali legati a furti, estorsioni e alla contraffazione di prodotti alimentari ed agricoli e dei relativi marchi garantiti. I danni al sistema sociale ed economico sono molteplici, dal pericolo per la salute dei consumatori finali, all'alterazione del regolare andamento del mercato agroalimentare. Per questo Coldiretti Puglia, ringraziando le forze dell'ordine per l'opera incessante svolta quotidianamente, chiede una stretta sui controlli per assicurare maggiore sicurezza agli agricoltori e agli operai.