Strage di Bologna, «la città di Bari non dimentica»
Commemorazione del terribili giorno in cui morirono anche sette cittadini baresi
mercoledì 2 agosto 2017
16.56
«2 agosto 1980, la città di Bari non dimentica. La strage di Bologna è stato uno degli eventi più drammatici e ignobili che il nostro Paese abbia vissuto. Un avvenimento impossibile da dimenticare». Lo afferma il sindaco Antonio Decaro in occasione della cerimonia di commemorazione della strage di Bologna, di cui ricorre oggi l'anniversario.
«In quella stazione, quel giorno, sono morte decine di persone, tra cui 7 nostri concittadini. Io nel 1980 ero una ragazzino, oggi sono un adulto e ho due figlie, la più piccola ha quasi la stessa età che avevo io allora. Tanti come me non hanno dimenticato lo strazio e il dolore dei parenti delle vittime, la speranza negli occhi di chi cercava i propri cari tra quelle macerie e le parole del Presidente della Repubblica Sandro Pertini, che a poche ore dalla strage parlava dell'impresa più criminale avvenuta in Italia.
In rispetto e in onore di quelle vite spezzate e dei loro familiari, di quanti ancora li piangono, la città di Bari non vuole dimenticare anzi, si impegna a combattere ogni giorno qualsiasi forma di fanatismo, che sia di matrice politica o religiosa non fa differenza».
«In quella stazione, quel giorno, sono morte decine di persone, tra cui 7 nostri concittadini. Io nel 1980 ero una ragazzino, oggi sono un adulto e ho due figlie, la più piccola ha quasi la stessa età che avevo io allora. Tanti come me non hanno dimenticato lo strazio e il dolore dei parenti delle vittime, la speranza negli occhi di chi cercava i propri cari tra quelle macerie e le parole del Presidente della Repubblica Sandro Pertini, che a poche ore dalla strage parlava dell'impresa più criminale avvenuta in Italia.
In rispetto e in onore di quelle vite spezzate e dei loro familiari, di quanti ancora li piangono, la città di Bari non vuole dimenticare anzi, si impegna a combattere ogni giorno qualsiasi forma di fanatismo, che sia di matrice politica o religiosa non fa differenza».